Intervista a Lorenzo Declich sull'incontro “Sotto il velo del luogo comune" di giovedì 28

26 Luglio 2016 Scritto da 

Negli ultimi decenni la parola Islam è entrata di prepotenza nei media. La sentiamo pronunciare con sempre maggiore frequenza nelle conversazioni quotidiane e in relazione ad avvenimenti di cronaca. “L’Islam è sulla bocca di tutti, ma spesso chi ne parla in televisione, sui giornali, in autobus o al bar,  ne ha un’idea fortemente stereotipata” spiega Lorenzo Declich autore di Islam in 20 parole, che giovedì 28 luglio, a partire dalle 21, sarà a Trieste per Lunatico festival, con “Sotto il velo del luogo comune. Cose che non sappiamo dell’Islam, del Medio Oriente e di noi stessi”.  In realtà tutto ciò che ruota attorno all’Islam è qualcosa di alieno e di sconosciuto – ci spiega l’esperto del mondo arabo musulmano - e spesso  viene rappresentato come un sistema di regole che a partire dalla sua epoca d’oro non è mai cambiato. Lorenzo Declich ci propone così un itinerario di parole, alcune molto conosciute come Allah e jihad e altre meno note come din, umma, iman, attraverso le quali iniziare a comprendere un mondo che oggi ci spaventa, e soprattutto ci aiuta a  sgombrare il campo da pregiudizi e luoghi comuni che stanno diventando una gabbia, un’invalicabile barriera psicologica. Ma cosa non sappiamo dell'Islam che invece dovremmo sapere? “Almeno una  e cioè che l’Islam ha una storia di 1.500 anni – afferma Declich -   e che gran parte di questa storia non ha avuto nulla a che vedere con il jihad”.  E come si combattono paure e luoghi comuni? “Col confronto, con l''approfondimento, e poi con la coscienza che anche i pregiudizi possono essere una base per iniziare a ragionare”. Scopriremo come giovedì 28 luglio, a partire dalle 21, insieme a lui. L’ingresso è libero.