Martedì 6 settembre al Lunatico lo spettacolo "Passeggeri a Trieste"

27 Agosto 2016 Scritto da 

Passeggeri a Trieste di Gianni Fenzi racconta le vicende di alcuni personaggi storici passati per Trieste in varie epoche che hanno avuto con la Città un rapporto di conoscenza culturale e incontri a vario titolo emblematici: Gustav Mahler, Carlotta d’Austria, Gabriele d’Annunzio, Eleonora Duse, Egon Shiele, Leonor Fini, Franco Basaglia, Tina Modotti.

Gianni Fenzi, autore, regista e attore scomparso nel 2006 parlava della sua opera in questi termini: “Personaggi di passo, nidificatori stanziali a Trieste e Regione, spiati e raccontati da Gianni Fenzi. Una sorta di person – watching rivolto a una serie varia, multidisciplinare cosmopolita non cronologica, di personaggi dell’umano multiforme ingegno, che hanno avuto a che fare con Trieste e Regione. Chi per caso, chi per scelta, ognuno di essi è inciampato in questa realtà riportando escoriazioni o folgorazioni, ebbrezze o depressioni, mai però restando indifferenti a questo intrigante plot ante danubiano... una cronistoria raccontata da un guardone di oggi come fosse una diretta di un illuministico viaggio , con libertà di movimento e di musica, qualche effetto sonoro in circa quindici minuti compresa ironia, e possibilmente leggerezza.”

Abbiamo scelto di raccontare la storia di Franco Basaglia e di Carlotta d'Austria con la partecipazione straordinaria di Omero Antonutti e Ariella Reggio accompagnati dai musicisti Aleksander Ipavec alla fisarmonica e Chiara Chiabudini al pianoforte, seguendo le indicazioni di regia di Gianni Fenzi, ripresa da Sabrina Morena con la collaborazione della moglie Rita Ravalico Fenzi.

Un ponte tra passato prossimo e passato remoto è la serata dedicata alla follia che parte dall'esperienza di Franco Basaglia a Trieste e la sua rivoluzione copernicana che ha visto la chiusura dei manicomi con il radicale cambiamento di punto di vista sulla malattia mentale per andare a ritroso e ritovare Carlotta, moglie di Massimiliano d' Austria nella suo esilio persa tra i ricordi e la sua follia. Attraverso le parole dello psichiatra e le testimonianze dei “matti” l'autore Gianni Fenzi ripercorre le ragioni della deistituzionalizzazione della follia in una serie di piccole scene suggestive e poetiche per rimandare il sapore di quel grande cambiamento di cui Trieste è stata capace. Carlotta ovvero “la follia rieducata” rappresenta il “prima” dell'approccio alla malattia quando veniva isolata e rinchiusa in modo da non vederla e non sentirla. Carlotta è in Belgio nella sua tenuta di Bouchout che coltiva le rose e rievoca la sua vita a Miramare, la sua partenza con Massimiliano per il Messico e il suo ritorno in Europa per chiedere aiuto al Papa e a Napoleone III. A Roma Carlotta diede i primi segni di un grave squilibrio mentale. Il 7 ottobre il fratello Filippo la raggiunse e la condusse a Miramare, dove rimase sotto la, pare, crudele sorveglianza degli agenti della sicurezza austriaca fino a quando i suoi fratelli riuscirono, con difficoltà, a ricondurla in Belgio.

La serata inizia alle ore 19 con gli aperitivi musicali a cura di Radio Fragola; a seguire, intorno alle 21, lo spettacolo.

Ultima modifica il Giovedì, 18 Agosto 2016 09:23