Il senso della scoperta: nuove testimonianze archeologiche dal mare e dalla terra nella Laguna di Marano

18 Dicembre 2017 Scritto da 

Giovedì 21 dicembre 2017 alle ore 18.00,  al Museo Archeologico della Laguna di Marano (Centro Civico - Via Sinodo 28) si inaugurerà la mostra Il senso della scoperta. Nuove testimonianze archeologiche dal mare e dalla terra nella Laguna di Marano, realizzata dal Comune di Marano Lagunare in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio.
La scoperta di qualsiasi antico manufatto – intero o frammentario, prezioso o all’apparenza insignificante – ci introduce in una realtà lontana: quella degli uomini che hanno vissuto centinaia di anni o millenni fa nelle nostre terre, che qui hanno abitato, sfruttato le risorse dell’ambiente, viaggiato, commerciato, svolto attività quotidiane con gesti che tante volte ancora oggi noi ripetiamo simili o identici…
Ogni scoperta di un reperto archeologico acquisisce un senso se, osservandolo, datandolo, decifrandolo, collegandolo ad altri rinvenuti negli stessi luoghi, lo facciamo “parlare” e raccontare la propria storia: la storia di chi l’ha fabbricato applicando la sua sapienza tecnica, l’ha fatto circolare, l’ha maneggiato, l’ha usato, l’ha gettato via una volta inservibile… Tante vicende che danno forma, tutte insieme, a una storia più complessa, quella plurimillenaria del nostro territorio. Tanti reperti che costituiscono, tutti insieme, un insostituibile archivio documentario, da preservare e valorizzare. Un patrimonio che è di tutti noi e che è parte della nostra identità culturale.
La mostra nasce proprio con l’intento di “dare un senso” a una serie di scoperte fortuite avvenute nelle terre che si affacciano sulla laguna o nei fondali marini ad essa antistanti. Vi sono esposti alcuni manufatti recentemente consegnati alla Soprintendenza, per il tramite del Museo, da parte di privati. Vi sono narrate le loro storie, che ci svelano situazioni ed eventi del passato, dall’età del Bronzo all’epoca romana, fino agli inizi del 1800.
Tra i reperti più significativi vi sono delle preziose asce dell’età del bronzo, che dimostrano la straordinaria sapienza tecnica acquisita nella fusione dei metalli dagli artigiani di oltre 3500 anni fa. Un raffinato piatto in ceramica da mensa e alcune anfore recuperati dal mare ci introducono nella fitta trama di scambi commerciali che interessò l’alto Adriatico in età romana. Alcune palle di cannone in ferro ci restituiscono l’eco di un’importante battaglia navale combattuta nelle acque antistanti la laguna all’epoca di Napoleone.
La mostra, ospitata nello spazio espositivo museale, resterà aperta fino al 1 maggio 2018. L’iniziativa rappresenta anche un modo per “festeggiare” i primi dieci anni del Museo Archeologico della Laguna di Marano. Un museo recentemente rinnovatosi nell’arredo e nell’allestimento degli apparati informativi. Nuove modalità di visita, basate su strumenti multimediali, consentono ora ai visitatori di vivere un’esperienza museale diversa, “personalizzandola” a seconda delle proprie curiosità e approfondendo le conoscenze sugli oggetti esposti in stretto rapporto con il contesto storico e paesaggistico da cui provengono.