Gli auguri dalla redazione de L'Aquilone!

10 Dicembre 2018 Scritto da 

Buon Natale a tutti quelli che si possono permettere una festa in libertà, col conforto della casa, augurandogli di riuscire ad apprezzare le minime cose, i piccoli gesti, il senso dell’evento, affinché negli anni non ci sia il rammarico di non averle frequentate. Buon Natale, con gli auguri sussurrati sottovoce, discretamente, a tutti quelli che rispetteranno la nascita di Cristo nella restrizione di una prigione, dove un tempo che non torna appesantisce le nostalgie, e la malinconia e l’angoscia torna indietro con un dolore da morire. Auguri anche ai Governanti che con l’uso dell’amnesia e l’abuso dell’indifferenza, trattano la condanna penale come un castigo dell’inferno, e per questo maltrattano la questione penitenziaria con l’incuria del rispetto e il rifiuto del diritto umano. Auguri sorpresi, arrabbiati e stupiti pure a chi con l’arroganza del potere ruba i soldi dei cittadini e che, grazie a una giusta ingiustizia, restituirà poi in sessant’anni di comode rate, mentre intorno, il popolo bue l’impiccano per poche migliaia di lire. Buon Natale anche alla bontà ad orologeria che, come tutti gli anni, si sistemerà la coscienza cristiana organizzando il pranzo per gli abitanti dei marciapiedi e delle stazioni, lasciandoli poi per trecentosessantaquattro giorni nella fame più nera, quella che uccide. Buona festa, con o senza Natale, a tutti i figli della disperazione affinché la nostra terra gli sia buona, togliendo alla nostra coscienza il peso infame dei bambini morti in mare, delle donne stuprate in Libia e dalle guerre che ingoiano morte col prosperoso mercato delle armi fornite dall’Occidente. Buon Natale dal giornale di Tolmezzo a tutti quelli che i Natali li possono scartare e a chi, e penso agli ergastoli ostativi, non potrà mai più accenderli.

 

(piccola anticipazione del nuovo numero di L'Aquilone!)

Ultima modifica il Martedì, 08 Gennaio 2019 09:06