Di e con Andrea Appi e Ramiro Besa

Il titolo del nuovo spettacolo de I Papu è la domanda a cui nessun giovane di mezza età può sfuggire.
Le persone curiose di conoscere la risposta a questa domanda potranno, indipendentemente dal Paese d’origine ma tassativamente entro l’orario di inizio dello show, accreditarsi nella Home page del sito della Repubblica italiana unica e indivisibile, effettuare il login con Password e Carta d’Identità e iniziare a svolgere il loro stage non retribuito per indicativamente 80 minuti lordi.
Durante la performance si raccomanda un comportamento consono alle normative del dlgs 81/08 in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una comunicazione semplificata del proprio Iban e una disponibilità all’ozio e al monologo interiore.
Ai più fortunati sarà permesso di uscire prima del termine della performance; tutti gli altri saranno fatti prigionieri e convertiti a comicità più immediate.

Inizio ore 20:30 Parco di San Giovanni Ingresso libero 

Beat sintetici, synth stralunati e chitarre ignoranti per inscatolare i testi di un “poeta e un po’ no”.
L’Iperuranio è il “mondo delle idee” del cantautore Nicola Bertocchi, dopo un’appropriazione indebita di uno dei concetti più ispirati di Platone. “Postimpressionismo”, prodotto da Nicola Ardessi, sarà l’esordio discografico, in uscita a fine estate per laPOP. “(Non)Essere”, il primo estratto, è stato presentato alla Milano Music Week 2018. “L’Altalena”, seconda anticipazione, fuori il 28 giugno.

Inizio ore 21:00 Ingresso libero Parco di San Giovanni 

Un Ferragosto a suon di blues!
Davor Hacic Hutch è uno dei musicisti di punta della fertile scena istriana. Sensibile e raffinato chitarrista, dotato di una voce dai toni caldi e sensuali, ama il blues in tutte le sue forme.
Dotato di tocco fluido e mai scontato, conosce a fondo molte delle chiavi ritmico melodiche del blues, che fanno emergere una musicalità empatica e solo apparentemente semplice. È uno dei musicisti più richiesti del litorale croato.

Franco Toro, storico bluesman della scena giuliana, da 40 anni sui palchi di mezza Europa, studia il blues e il folk americano riproponendoli e rimescolandoli con personalità.
Chitarrista dalla grande propulsione ritmica e raffinato cantante ricerca, scavando nell’immenso mare delle registrazioni del blues prebellico, i pezzi che abbiano la storia e la scintilla per tornare a rivivere a vantaggio del pubblico di oggi.

Inizio ore 21:00 Ingresso libero

“Bambeenee: L’origine del male” è l’ultimo lavoro in scala cronologica degli Stolen Words. Dar voce ai bambini è dar voce alle verità più profonde, verità spaventevoli che come un ciclone possono scoperchiare dal calore di una case la sicurezza del tetto.
Sperimentarsi senza paura è la chiave per essere ciclone, per essere vento, per essere bambini.
Stolen Words è un collettivo di poeti di strada nato nel 2016. Ragazzi giovanissimi si riuniscono di propria sponte, organizzandosi uno spazio che possa soddisfare un bisogno intimo e maleducato di scrittura e messa in scena, allo scopo di riappropriarsi di quel protagonismo giovanile, dedicato alla proposta e alla costruzione di contenuti, da restituire alla collettività. L’esordio avviene nel Giugno 2016 all’interno della tre giorni dedicata a Joyce, il “ bloomsday “, organizzata dal museo Joyce e Svevo in collaborazione con il comune di Trieste. Da quel momento sono riusciti a portare i loro deliri in poesia nell’ambito di diversi contesti culturali; da festival amanifestazioni in piazza, da locali a proteste sociali.

Inizio ore 20:30 Ingresso libero

Alle ore 21.00 al Lunatico Festival una serata psichedelica nella notte di San Lorenzo. I Kill your Boyfriend atterrano per la prima volta sul palco del lunatico con le loro sonorità post punk.

I Kill Your Boyfriend nascono nel 2011 come side project di elementi dei Wora Wora Washington, Transisters e Kitsune (da Matteo Scarpa (Wora Wora Washington, The Transisters) voce e chitarra e Marco Fontolan (Kitsunetsuki) chitarra e drum machine ). La loro ricerca sonora spazia dallo shoegaze alla psichedelia, dalla wave all’elettronica filtrata da una sensibilità diretta e viscerale, raffinata e violenta. I KYB debuttano con un EP autoprodotto e visceralmente ispirato al suono sporco e cupo di Jesus & Mary Chain, My Bloody Valentine, Joy Division, Velvet Underground. Dopo il notevole esordio, s_t, uno split con i New Candys, il secondo devastante album The King is Dead e un numero consistente di concerti tra Italia, Germania e Svizzera, hanno pubblicato un nuovo elaborato ep intitolato "Ghost".
Occhiali da sole neri e look tipicamente anni ’80, il loro sound fonde sapientemente post punk, wave e shoegaze.

 

Ingresso libero 

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