Il terzo segreto di satira live al Lunatico Festival

30 Luglio 2016 Scritto da 

Martedì 2 agosto al Lunatico Festival spettacolo del collettivo milanese di video satira alle 21.00, preceduto dal dj set di Radio Fragola

Da fenomeno che impazza sulla rete alle tavole dei palcoscenici, Il Terzo Segreto di Satira – LIVE e? un ibrido comico, a meta? tra lo spettacolo teatrale e l’happening anarchico che vede in scena gli stessi autori/registi dei famosi video on-line intenti a costruire un originale percorso narrativo creato attraverso una strana commistione tra web e teatro.
Alla serata di Trieste saranno presenti tutti e 5 gli autori  (Davide Rossi, Davide Bonacina, Andrea Mazzarella, Andrea Fadenti e Pietro Belfiore) insieme agli attori Marco Ripoldi e Renato Avallone.
Lo spettacolo propone da una parte la proiezione dei filmati piu? significativi de Il Terzo Segreto di Satira, andati in onda sul loro canale youtube e in televisione, dall’altra scene inedite dal vivo recitate dallo storico gruppo di attori, che proseguono il filo conduttore gia? avviato in video.

Politica, societa?, attualita?, conflitti tra personaggi appartenenti a fazioni politiche opposte, costruzione e decostruzione di stereotipi e cliche? tipici dei partiti politici, ma anche archetipi ricorrenti come “il renziano” o “il dalemiano”. Tutti questi elementi costruiscono uno spettacolo originale, inserito in un contesto di quotidianita? e vita vissuta, condito dalla presenza degli autori/registi stessi che cercano di limitare i danni e di tenere a bada il probabile caos sul palco.

Il Terzo Segreto di Satira è un collettivo

Il Terzo Segreto di Satira è un collettivo formato da cinque giovani autori diplomati nel 2010 alla Civica di Cinema di Milano. Hanno formato un gruppo di lavoro insospettabilmente metodico. Scrivono insieme e prendono ogni decisione in comune con democrazia, votando ad alzata di mano, “Tanto siamo dispari, la maggioranza è assicurata “. Nascono poi così i loro corti, che girano in zona Chinatown, dove hanno l’ufficio, e montano da sé. Cochi e Renato, Jannacci e il Derby, i loro modelli insieme ai Monty Python.

Hanno saputo farci ridere sullo smarrimento della sinistra con intelligenza e ironia surreale. In rete i loro video sono diventati virali fino dal primo Il favoloso mondo di Pisapie girato nel 2011 sull’onda della campagna elettorale del sindaco e visualizzato da più di 800mila persone. Ormai il loro canale YouTube ha superato le 10 milioni di visualizzazioni. In tv hanno collaborato, oltre alle due stagioni di Piazzapulita, con Report, In Onda (La7), Gli sgommati su Sky Uno e Aggratis su Rai Due.

I loro live sono “un misto di proiezioni, anche di inediti, e di sketch dal vivo, per lo più derivati dai video. Sul palco portiamo le situazioni più teatrali, come il ‘dalemiano’ e quelli che non possono votare, ma anche gag create per l’occasione come la battaglia tra l’elettore del vecchio e del nuovo Pd, il bersaniano contro il renziano… Tra i due linguaggi non ci sono poi grosse differenze, anche se la recitazione in video è più minimal. E dalla nostra abbiamo il vantaggio che i nostri attori provengono tutti dal teatro, con loro andiamo sul sicuro “.


Se ti metti su internet non devi chiedere niente a nessuno

“Se ti metti su internet non devi chiedere niente a nessuno, non ci sono intermediari di sorta. Quando abbiamo fatto “Il dalemiano” che durava nove minuti, eravamo perplessi noi stessi per la durata del video, con cinque persone che parlavano in una stanza. Quando è uscito abbiamo ricevuto molti complimenti anche dagli addetti ai lavori ma siamo sicuri che, se avessimo proposto il video a quegli stessi addetti ai lavori, ce l’avrebbero rifiutato. Il problema è che Youtube ti dovrebbe permettere di sopravvivere. Lo stand-up comedian che fa il suo monologo ha costi molto bassi, mentre noi ci muoviamo sempre in almeno 8-9 persone”.

“Abbiamo avuto la fortuna di esordire in un periodo particolare. Era il 2011 ed eravamo nell’ultima fase felice di Berlusconi. Poi c’è stato lo stallo di Monti che è durato un annetto. Il contesto storico era favorevole a una ripresa di interesse per la satira politica. Dieci anni fa c’erano dei contenitori comici adatti alla satira, per esempio i programmi della Dandini. Oggi invece ci sono solo i talk show che offrono qualche spazio”.

“La satira sui personaggi della sinistra non è stata una scelta a tavolino, ci è venuto naturale. Noi siamo tutti di sinistra, è stato un modo per esorcizzare le nostre paure”.

Ultima modifica il Venerdì, 29 Luglio 2016 12:52