Mar 30

Riprendono questo fine settimana le visite accompagnate a cura della cooperativa sociale La Collina nei siti dell'Antiquarium di Via Donota e Via del Seminario e la Basilica Paleocristiana

Sabato 1 aprile
visita accompagnata a cura della dott.ssa Lucia Salierno
ore 10.00 presso l’Antiquarium di via Donota
ore 11.00 presso l’Antiquarium di via del Seminario

Entrambi i siti saranno aperti dalle ore 10.00 sino alle ore 12.00

Domenica 2 aprile riapre al pubblico la Basilica Paleocristiana dopo circa un mese di chiusura per lavori di ristrutturazione.
Apertura dalle ore 10.00 alle ore 12.00

Visita accompagnata alle ore 11.00 a cura della dott.ssa Isabella Costadura

Feb 02

In questo primo fine settimana di febbraio, il servizio di accoglienza dei siti archeologici dell'Antiquarium di Via Donota e Via del Seminario e la Basilica Paleocristiana si arricchisce proponendo visite accompagnate gratuite nel corso dell'apertura

Gli orari:

Sabato 4 febbraio
Antiquarium via Donota ore 10.00
Antiquarium via del Seminario ore 11.00

Domenica 6 febbraio - ore 11.00
Basilica Paleocristiana  via Madonna del Mare 11

Gen 12

Sono stati resi noti i dati 2016 degli ingressi ai musei italiani: si tratta di un nuovo record. I 44,5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali hanno portato incassi per oltre 172 milioni di euro, con un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2milioni di visitatori in più e a maggiori incassi per 18,5 milioni di euro.
Un incremento di visite, con oltre 1000 accessi, è stato registrato anche dall'Antiquarium di via del Seminario, i cui servizi di accoglienza al pubblico, apertura e chiusura del sito sono a cura della cooperativa sociale La Collina.

Dic 19

"Nel segno di Klimt, Gorizia salotto mitteleuropeo fra tradizione e modernità" e' il titolo della esposizione allestita nei tre piani del Museo Santa Chiara in corso Verdi 18 a Gorizia inaugurata venerdì 16 dicembre . Promossa dal Comune di Gorizia, la rassegna e'organizzata dal Centro Ricerche Turismo e Cultura ed e' curata da Marina Bressan e Marino De Grassi. Con la mostra Gorizia riafferma il ruolo storico di vera capitale di una importante Contea di confine. E la Città, intesa proprio nella sua ampia funzione di punto di riferimento per la formazione scolastica superiore e quindi culturale e civile dei cittadini del suo esteso territorio, divenne un autentico salotto mitteleuropeo dei flussi di esperienze e di idee che, soprattutto da e verso Vienna, ma pure, ancorché in minor misura, in direzione Monaco e Berlino, si crearono in campo culturale e, per il tema che riguarda questa rassegna, specificatamente nelle arti.
E se l’emergente località turistica di Grado attirò più di ogni altro luogo artisti e architetti della grande Vienna, fu da Gorizia, da Corona di Mariano, da Perteole, da Aiello , in particolare da Cormons, che i figli di queste terre andarono a formarsi nelle capitali tedesche del Nord, affermandosi poi, con diversa fortuna, anche quali artisti. Alcuni di loro sono stati quasi dimenticati, altri di fatto trascurati.
Per la prima volta viene fatto un tentativo di raccoglierli e metterli a confronto con una pur contenuta campionatura della loro produzione artistica fino alla fine della Grande Guerra che viene proposta al largo pubblico assieme ad alcune testimonianze di artisti della Secessione viennese che invece operarono nel territorio della Contea.
I servisi di sorveglianza e assistenza al pubblico sono a cura del personale della cooperativa sociale La Collina, nell'ambito del progetto L.P.U.

Dic 14


Sabato 17 dicembre alle ore 11.00 sarà inaugurata la mostra "Restauratori e Restauri di alcuni reperti di Cjase Cocèl" presso la Sala Esposizioni del Palazzo Municipale.
Gli oggetti esposti nella mostra provengono quasi tutti da donazioni avvenute in questi venti anni di vita del Museo Cjase Cocèl. 
Alcuni sono già stati esposti e ammirati dal pubblico, altri invece sono depositati in un grande magazzino.  
Naturalmente  i reperti antichi  sono soggetti all’usura e agli agenti deterioranti come tarli, muffe ecc. che rischiano di distruggerli e farli scomparire per sempre.
Quest’anno il Museo ha beneficiato della presenza attiva di diverse persone che hanno prestato la loro opera grazie a diversi progetti lavorativi intrapresi  dal Comune e dall’Associazione con privati, enti e scuole, tra i quali anche la cooperativa sociale La Collina.
La Missione del Museo è stata proprio quella di recuperare e riportare alla forma e integrità originali i reperti, sia quelli esposti nelle varie sezioni, sia quelli ricoverati nel deposito. 

“Esporre in un mostra  gli oggetti restaurati, significa innanzitutto valorizzare le persone che qui hanno lavorato con impegno, competenza e passione,  ma  anche far conoscere al pubblico attrezzi  curiosi appartenuti alla quotidianità di un tempo e oggi quasi sconosciuti. Alcuni li  conosciamo bene , altri sono  strani reperti mai visti,  spesso  frutto dell’ingegno dei nostri vecchi,  per i quali riciclare e  dare una seconda vita alle cose era un’arte ma soprattutto una  necessità.” Elisa Tomai

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