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Due settimane di installazioni, live performance, spettacoli e workshop per indagare e agire sulla città attraverso le arti digitali e i linguaggi della multimedialità e dell’interattività. La città è uno spazio vivo, composito, in perenne mutamento. Case, strade, piazze, cortili, negozi, edifici industriali, aree verdi compongono un mosaico carico di suggestioni visive, sonore e tattili. La fisicità dei luoghi si mescola ai gruppi umani che in questi luoghi abitano e agiscono. Il Festival coinvolge artisti di tutta Europa per esplorare i legami fra città visibili e invisibili attraverso il linguaggio delle arti digitali e della multimedialità. Se da un lato l’arte è in grado di agire direttamente sugli spazi fisici, rendendoli elementi attivi, significativi, capaci di raccontare storie e comunicare emozioni, dall’altro le nuove tecnologie offrono innumerevoli possibilità per esplorare ciò che della città non appare visibile ad occhio nudo: la sua storia, le vicende, i rapporti sociali ed economici, ma anche le possibilità di immaginare e progettare il futuro.

Ogni anno In\Visible Cities propone un focus specifico. Il Focus 2018 è “Cantieri aperti. Il racconto del lavoro, dei mestieri, delle professioni tra passato e presente”.
Attraverso le pratiche delle arti digitali e i linguaggi della multimedialità, artisti di tutt’Europa saranno chiamati a sviluppare riflessioni originali su questioni inerenti il mondo del lavoro che sempre più si trovano all’ordine del giorno: il rapporto tra le generazioni, con le difficoltà, da un lato, ad accedere al mercato del lavoro e, dall’altro, a lasciarlo; la trasmissione dei mestieri tradizionali; il racconto delle pratiche artigianali e la narrazione della precarietà; i nuovi lavori nell’economia digitale; i percorsi di apprendistato e formazione per gli italiani e i migranti; il racconto dei cosiddetti “cervelli in fuga” e la situazione lavorativa negli altri paesi europei. Più in generale i progetti potranno affrontare il tema delle “pratiche lavorative” di ieri e di oggi, la questione dei diritti, la narrazione delle realtà lavorative del territorio, le memorie dei lavoratori.

Nell'ambito di In\Visible Cities il Lunatico Festival ha collaborato alla realizzazione di "La memoria restituita" una videoinstallazione e una performance di Chiara Perini. 

Per informazioni e programma completo: invisiblecities.eu/ 

Il Festival è co-finanziato da: Regione Friuli Venezia Giulia; Turismo FVG; Comune di Gorizia; Camera di Commercio della Venezia Giulia

Organizzato da:
Associazione culturale Quarantasettezeroquattro
Ufficio stampa Federica Marchesich
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
+39 3280114295

Sabato 6 ottobre 2018 al Parco Basaglia di Gorizia verrà inaugurata l’opera MIND THE GAP di Christian Fogarolli. Seguirà la visita ad Agorè e Kinemax.

MIND THE GAP è un progetto pensato appositamente per Parco Basaglia, luogo dal quale, nel 1961, l’omonimo psichiatra italiano diede avvio alla sua rivoluzione terapeutica (e sociale).
Il titolo della mostra – un gioco di parole con i termini “mind” (mente) e “gap” (divario, differenza) – punta l’attenzione sulla diversità come valore culturale e impiega l’arte contemporanea per ripensare i preconcetti e sfatare i pregiudizi che ancora oggi affliggono il mondo della salute mentale.

Nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione de L’istituzione negata (1968), MIND THE GAP propone una riflessione sull’archivio dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Gorizia, recentemente riordinato, e sul messaggio fondamentale di Franco Basaglia: la fine dell’istituzione manicomiale come luogo di contenimento e reclusione, che esclude dalla società, e l’inizio dell’istituzione come centro di inclusione e apertura verso la società.

La mostra di Christian Fogarolli si compone di tre luoghi a Gorizia:
- Parco Basaglia
- cinema KINEMAX
- lo spazio dell’associazione culturale agorè.

Una prima opera site specific è stata realizzata dall’artista, ex novo, per Parco Basaglia e qui collocata poiché essa è basata su alcune ricerche condotte dall’artista nell’archivio di quello che è stato l’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Gorizia.
Presso le altre due sedi – l’associazione culturale Agorè e Kinemax – sono invece presentati altri lavori dedicati ad altri luoghi di salute mentale e al tema della memoria._____________

VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA
(ritrovo davanti al cancello di Parco Basaglia)

domenica 14, 21, 28 ottobre, ore 15:00
oppure a richiesta scrivendo ai contatti: www.projectmindthegap.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Altreforme Udine 0432 227853
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A cura di Giorgia Gastaldon

Organizzazione:
Altreforme, Udine
Azienda di Servizi Sanitari n. 2 Bassa Friulana Isontina

Con il supporto e il patrocinio di:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Azienda di Servizi Sanitari n. 2 Bassa Friulana Isontina
Università degli Studi di Udine
Coop Alleanza 3.0
Galleria Mario Mazzoli, Berlino Galleria
Alberta Pane, Venezia e Parigi KB 1909
Studio Faganel, Gorizia
Kinemax, Gorizia
Agorè, Associazione di Promozione Sociale, Gorizia
Comune di Gorizia

Con il partenariato di:
Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Azienda Sanitaria Trentina, Distretto di Pergine Valsugana
AGI Verona
The Blank contemporary Art, Bergamo
Museum Dr. Guislain, Gand
ISIS D’Annunzio Liceo Artistico Max Fabiani di Gorizia
Liceo Classico Dante Alighieri di Gorizia

uno speciale ringraziamento va a
La Collina Cooperativa Sociale

Progetto grafico
Pierluigi Buttò

Sito web
Remigio Guadagnini

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