Venerdì 20 febbraio, alle 18.30, la Casa dell’Arte di Trieste inaugura IMMAGINARIO OLTRE LA CRISI #1 come convivo io con la crisi, un evento espositivo e di dibattito. In un momento di depressione sociale e recessione economica, le ricerche dell’arte contemporanea rappresentano un tangibile caso di studio in grado di riposizionare al centro della vita l’individuo, complice di una sharing economy, l'economia della condivisione, sempre più presente.
La cooperativa sociale La Collina partecipa con una duplice veste a questo importante appuntamento con l'arte: da un lato supporta l'iniziativa condividendone gli obiettivi, dall'altro partecipa direttamente al progetto presentando il video Zindis al centro, anch'io c'entro!, del 2014, la testimonianza di uno dei progetti in corso che ha creato un nuovo tessuto sociale, attraverso la riqualificazione dell'area di Zindis.
Avvicinare il pubblico a opere capaci di suggerire e raccontare come sia possibile superare la crisi è la scommessa di questa mostra, insieme a quella di immaginare nuovi orizzonti al di fuori delle dinamiche del mercato e della routine, ipotizzando un rinnovato interesse per la persona nelle sue infinite declinazioni. Un'occasione unica per mettere a confronto le esperienze di artisti italiani e di altri paesi europei, dando una panoramica sulla diversa percezione della crisi in Italia e in Europa, e sulle diverse modalità di andare oltre.
IMMAGINARIO OLTRE LA CRISI
#1 come convivo io con la crisi
20 febbraio > 15 marzo 2015
Sala Veruda di Palazzo Costanzi - Trieste
tutti i giorni 10>13 + 17>20
22 artisti / 14 associazioni
Daniele Catalli e Eleonora Diana, Dream Circus project, 2014, Italia/Serbia/Macedonia/Turchia
Marco Cechet, BigLie(t)To Interail, 2004, Europa
Giovanni Chiarot, BREZ MEJ a history of border, 2013, Italia/Slovenia
Désirée De Monte, L'osteria del rusco, 2015, Italia
dyzerotre collective, HISTŒRI removing, 2012, Albania
Fabiola Faidiga, La Vigilia/La Veille, 2015, Francia
Roberto Francomano, Il viaggio del Circo Soluna, 2003, Slovenia/Ungheria
Edvard Frank, Emergenza freddo, 2014, Italia
Antonio Giacomin, 80kmh, 2013, Islanda
Guillermo Giampietro, La fine del capitalismo, 2014, Argentina
Marco Gnesda, Sharon Ritossa, Studio Iknoki e Alba Zari , In salita, 2014, Italia
Matteo Guidi, in collaborazione con Ibrahim Jawabreh, Zouhleqa (sliding), 2012, Cisgiordania
Matteo Guidi e Giuliana Racco, In Between Camps, 2013, Cisgiordania
Guglielmo Manenti, Video-Azioni Ex per un bestiario urbano, 2006-07, Italia
Serena Osti, C’è crisi!, 2009, Italia
Barbara Romani, Walking in the wild side, 2015, Italia
Davide Skerlj, Il testimone, 2013-14, Italia/Slovenia
+ La Collina coop. soc., Zindis al centro, anch'io c'entro!, 2014, Italia
un progetto di Casa dell’Arte
in coorganizzazione con Comune di Trieste con la collaborazione di TurismoFVG con la partecipazione di Casa dei Teatri, Gruppo Immagine, Krisis Magazine, La Collina coop. soc., vicino/lontano con il supporto di La Collina coop. soc.

Piero Del Giudice, curatore del catalogo e della mostra L’Europa in guerra, presenta in un doppio appuntamento il catalogo realizzato in occasione della mostra. Alle ore 18 sarà presente alla Libreria Einaudi di Udine, mentre alle ore 21 nella Sala riunioni della Società Operaia di Pinzano al Tagliamento (PN). I due appuntamenti saranno il momento per approfondire le tematiche di una guerra che segna la storia del nostro territorio anche attraverso proiezioni.
Nelle oltre 1000 pagine del catalogo, edito dalla casa editrice e, viene recuperata - dagli Archivi pubblici e dalle più private carte familiari - la traccia della ribellione antimilitarista cresciuta nelle trincee , poi soffocata dalla repressione e dalla monumentalizzazione del Ventennio, un’ampia antologia di scritture ‘contro’ e, a fianco della letteratura colta, i diari di trincea, le lettere censurate prestate dall’Archivio centrale di Stato, le foto votive dei giovani che partono per il fronte, gli ex voto e gli oggetti votivi della religiosità e pietà popolare.
All'incontro alla Libreria Einaudi interverranno, oltre a Piero Del Giudice, Isabella Reale storico dell’arte, conservatore del Museo d’Arte di Pordenone e Francesca Tjia della cooperativa La Collina.
Nuove testimonianze sulla Prima Guerra Mondiale possono essere rese note nella serata di Pinzano al Tagliamento o inviando comunicazione alla Biblioteca Comunale di Pinzano al Tagliamento ‘E. Peressutti’ (tel. 0432 950046 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Anche nel mese di febbraio, la Provincia di Trieste, in collaborazione con la Cooperativa Sociale La Collina, propone quattro appuntamenti gratuiti per approfondire e analizzare le tematiche della mostra L'Europa in guerra - tracce del secolo breve, visitabile fino al 28 febbraio al Magazzino delle Idee di Trieste. Storici e storici dell’arte accompagneranno il visitatore a scoprire le trecento opere esposte tra tele, tempere, disegni, acqueforti, diari, lettere censurate e documenti inediti presenti nella mostra.

«La storia dell’arte italiana del Novecento non ha presenze consapevoli e/o apertamente contro la guerra. Se si esclude Giuseppe Scalarini e, a fine conflitto, Alberto Helios Gagliardo, non c’è un’arte della rappresentazione della guerra contro la guerra. Eppure la Grande guerra è il big-bang del secolo, lo sturm che spazza via generazioni di giovani, scardina assetti sociali, induce il crollo di quattro imperi, apre a due grandi rivoluzioni sociali. C’è, negli artisti, il trauma. Una sorta di sussulto a fronte della realtà della guerra, un ripensamento profondo e un disorientamento. I cavalli dell’intervento sono tutti ‘scossi’. Ripensano al fronte i futuristi, ripensano gli accademici, Mario Sironi interventista ripensa, insieme a Carlo Carrà. C’è - più che un confronto e una ripulsa della morte collettiva al fronte - lo shock che subiscono, di fronte al genocidio della trincea, gli artisti d’avanguardia (futuristi) e l’arte del ‘realismo interventista’ (Sironi) o della scomposizione cubista del reale (Carrà) o l’adesione disciplinata dei tanti giovani che escono dalle accademie e alla guerra si avviano.
La mostra, che ha al suo centro i cosidetti ‘pittori- soldato’ parte da qui, da un trauma. Se si lavora su questo trauma si può ricomporre un quadro complessivo di ‘arte della guerra’. Da Giulio Aristide Sartorio (la star presente in mostra con 11 tele, da simbolista- dannunziano a presenza pop, con uso esplicito della fotografia) ai ‘provinciali’: Arcangelo Salvarani, Armando Manfredini, Giuseppe Augusto Levis già abile verista e pittore esotista che qui muove la tela con una materia quasi informale, con accensioni di fuochi, di grovigli di fili spinati, di caduti» (Piero Del Giudice)
Da questo pensiero di Piero Del Giudice, curatore della mostra L'Europa in guerra – tracce del secolo breve, si sviluppa la tavola rotonda “Artisti e soldati, devozione popolare e ribellione, nelle trincee della grande guerra”, un evento che avrà luogo nella sala conferenze del Magazzino delle Idee alle ore 18.00 giovedì 29 gennaio.

Alle ore 18 di giovedì 22 gennaio, alla sala Carlo e Vera Wagner di via Del Monte 7 a Trieste, sarà presentato il catalogo della mostra L'Europa in guerra – tracce del secolo breve.
È un libro a sé, libro che completa e definisce con documenti, fotografie e pagine di letteratura il progetto espositivo.

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