Progettare e realizzare insieme la Microarea di Fonderia. Risorse, bisogni del territorio e prospettive

06 Giugno 2019 Scritto da 

A pochi mesi dall'avvio della Microarea di Fonderia, nel contesto del programma Habitat Microaree Muggia e del progetto E se diventi farfalla, la cooperativa sociale La Collina in partenariato con il Comune di Muggia, Ater Trieste e l'Azienda Sanitaria ha organizzato un tavolo di lavoro dedicato a fare il punto insieme sui bisogni del territorio e le risorse a disposizione e progettare insieme i prossimi passi.

Nel tavolo di lavoro, che si è svolto nella mattinata di lunedì 3 giugno presso la Sala Consiglio del Comune di Muggia e che ha coinvolto i rappresentanti dei tre Enti Partner e della cooperativa, ha partecipato anche una esperta di politiche sociali e innovazione istituzionale, Lavinia Bifulco, professoressa del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università di Milano Bicocca.

Il gruppo di lavoro de La Collina Cooperativa Sociale ha presentato una approfondita mappatura del territorio di Fonderia, creata in interazione con gli abitanti del rione e i bambini della scuola dell'Infanzia il Giardino dei Mestieri, durante le attività di “laboratorio di comunità” e di conoscenza porta a porta della popolazione.

Lavinia Bifulco, commentando quanto emerso dalla presentazione dei risultati del lavoro sul campo, ha sottolineato come il Programma Habitat Microarea rappresenti a tutti gli effetti un importante esempio di innovazione sociale e istituzionale, che permette di affrontare in maniera più efficace i bisogni e di aspirare collettivamente a un futuro diverso dal presente e migliore, in cui i cittadini hanno spazio per essere non più utenti passivi di servizi ma protagonisti attivi nella costruzione del benessere proprio e del loro rione.

Il dibattito si è sviluppato attorno a come ottimizzare le risorse esistenti, questione cruciale per definire prospettive ed interventi in un contesto di progettazione condivisa. Una idea guida è stata quella del ruolo delle istituzioni pubbliche, nei processi di innovazione, che hanno la responsabilità e la capacità di sostenere i cittadini e i soggetti del privato sociale nello sperimentare nuovi modi di interpretare e rispondere ai bisogni e nel creare spazi che possano essere motore di immaginazione collettiva.

Le attività presentate durante la mattinata hanno dimostrato l'efficacia di un approccio che si basa sulla presenza quotidiana nel territorio, la vicinanza alla popolazione, il coinvolgimento in attività costruite assieme, che possano avere un impatto diretto e immediato sugli spazi comuni e sulle possibilità di mettersi in relazione.

E dopo il tavolo, il gruppo è andato a pranzo presso la Microarea Zindis, ospiti dell'associazione di abitanti Made in Zindis!

Si proseguirà, anche durante il periodo estivo, con laboratori di comunità dedicati alla cura delle aree comuni e della socialità del rione di Fonderia, coinvolgendo bambini, adulti e anziani (Progetto E se diventi farfalla). Una delle iniziative previste prossimamente sarà l'inaugurazione della sede della Microarea.

Ultima modifica il Venerdì, 14 Giugno 2019 11:57