IL PICCOLO - Zindis apre la sede della “microarea” europea (09/09/2013)

12 Settembre 2013 Scritto da 

Il Piccolo - Cronaca - 9 settembre 2013

Una grande festa per l'inaugurazione
Zindis apre la sede della "microarea" europea
In arrivo fondi per 430mila euro. Nesladek: «Un modello che migliora la qualità della vita»

MUGGIA. Tutti in piazza a Zindis per l'inaugurazione della nuova sede ufficiale della Microarea. Da oggi le porte della sala "Piazzale grande di Zindis Stradello A/23" saranno aperte agli abitanti del posto per segnalazioni , iniziative o solo per quattro chiacchiere. All'inaugurazione presenti anche il primo cittadino Nerio Nesladek, l'assessore Kosic, Ofelia Altomare dell'Ass1 e il presidente Ater Claudio Serafini. Questo è un viaggio incominciato nel 2008, quando l'area territoriale del borgo è diventato il centro di un processo per la sua rivitalizzazione e riqualificazione. Un anno più tardi nasce il progetto "Zindis al Centro", con il quale il comune muggesano stipula una convenzione con la cooperativa sociale La Collina per una ricerca sul Borgo. Parallelamente si è sottoscritto il protocollo d'intesa "Programma Habitat Microaree Muggia" fra enti pubblici Comune, Ater e l'Ass n.1 Triestina.

Nasce da questa collaborazione il progetto europeo di cooperazione transfrontaliera italo-slovena S.Ho.W. per realizzare interventi in due micro territori: Zindis e il centro storico di Koper con i fondi europei, dei quali 430mila euro sono destinati al Borgo. «L'obbiettivo principale –sottolinea Claudio Serafini dell'Ater, lieto di presenziare a questo evento- è migliorare la qualità della vita». Grazie anche al grande contributo delle persone, gli abitanti del quartiere, anche quelli più piccoli. Come gli alunni delle scuole elementari, che propongono di fare del "magnifico labirinto" che è Zindis un magico arcobaleno di colori, dipingendo le case di diverse tonalità. «Ora restano 320 mila euro per la messa in sicurezza e per gli interventi architettonici funzionali»conclude il presidente.

Il sindaco ammette che «questo è qualcosa su cui non avremmo scommesso qualche anno fa, ma è una cosa che andava fatta per restituire a questo borgo quello che non ha avuto per decenni. E non sto parlando solo di manutenzione o costruzione, ma di una risposta che poteva portare anche più vita, mai spenta in questi luoghi. Mi riempie di orgoglio fare parte di questo progetto. Mi impegno dunque, e non solo a titolo personale, a non far morire questa iniziativa con la fine dei fondi europei. Sperando che cresca e che venga presa ad esempio anche da altri luoghi». «Volevo sottolineare -aggiunge l'assessore Kosic- che questa avventura è particolare. Abbiamo volontari, associazioni, privato sociale e amministrazioni pubbliche che collaborano per la sua buona riuscita». L'avvio dell'iniziativa è stata sponsorizzata dalla cooperativa La Collina, i primi spazi invece sono stati messi a disposizione dalla parrocchia locale.

Roberta Chissich

Ultima modifica il Martedì, 09 Dicembre 2014 15:13