Promossa dal Comune di Trieste, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione CRTrieste e delle Assicurazioni Generali, la mostra La Grande Trieste è visitabile al Salone degli Incanti fino al 3 maggio . Un progetto espositivo imponente che cerca di interpretare Trieste analizzando un periodo importante della sua storia, in cui il susseguirsi degli eventi convive con lo sviluppo economico e le tensioni sociali, la vivacità culturale e la povertà, le lotte politiche e la mondanità. Un mondo che si dissolve bruscamente con la Grande Guerra lasciando dietro di sé una lunga scia di rimpianti. E anche tanti frammenti di vita nei musei cittadini.
Concepita alla fine del 2013 e progettata nel 2014 dai responsabili scientifici della mostra Maria Masau Dan, Bianca Cuderi e Nicola Bressi – quando si è aperto il dibattito internazionale sulle cause e sulle conseguenze del primo conflitto mondiale – “La grande Trieste” cerca di descrivere, almeno per cenni, ciò che lo scoppio della guerra ha significato per Trieste, la fine di un’epoca e la sua archiviazione.
I servizi di assistenza e sorveglianza, bookshop e biglietteria sono a carico dell’ Ati composta da La Collina  Cooperativa Sociale, Co.A.l.A, Coopculture, Euro&Promos; si tratta di attività che, grazie al personale altamente qualificato, garantiscono e favoriscono un’adeguata ed efficace fruizione delle opere esposte.
Ogni domenica alle ore 11 l'Area Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con La Collina, organizza delle visite guidate gratuite comprese nel prezzo del biglietto. Gli storici della cooperativa accompagneranno il visitatore alla scoperta del fil rouge che lega le diverse opere esposte in un allestimento che, in parte, è anche aereo multicolore e tridimensionale.
I Gruppi e le scuole possono invece prenotare le visite guidate, in questo caso a pagamento e a cura degli operatori del Servizio Didattico dei Civici Musei di Trieste, telefonando il lunedì dalle 9.00 alle 13.00 ed il mercoledì dalle 13.00 alle 17.00 (se non festivi) alla segreteria del servizio didattico (040 675 4480), oppure scrivendo un’e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o inviando un fax (040 675 4727).

1891-1914 LA GRANDE TRIESTE
Salone degli Incanti - Trieste
da lunedì a giovedì, 11-19; venerdì e sabato 11-21 e domenica e festivi 10-19
La domenica visita guidata alle 11
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anche nel mese di febbraio, la Provincia di Trieste, in collaborazione con la Cooperativa Sociale La Collina, propone quattro appuntamenti gratuiti per approfondire e analizzare le tematiche della mostra L'Europa in guerra - tracce del secolo breve, visitabile fino al 28 febbraio al Magazzino delle Idee di Trieste. Storici e storici dell’arte accompagneranno il visitatore a scoprire le trecento opere esposte tra tele, tempere, disegni, acqueforti, diari, lettere censurate e documenti inediti presenti nella mostra.

‘L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve’ è la mostra sulla Grande Guerra che sta riscuotendo un decisivo successo - di pubblico e di critica - al ‘Magazzino delle idee’ di Trieste visitabile fino al 28 febbraio.
La cooperativa sociale La Collina organizza una serie di visite guidate per gruppi e scolaresche: una a indirizzo prevalentemente artistico, una a indirizzo prevalentemente storico, riservate a gruppi di massimo 25 persone al costo di 60 euro.
Lasciatevi guidare in un viaggio tra le opere d'arte di Dix, Grosz, Köllwitz, Sironi, Sartorio, Scalarini, un approfondimento tra le lettere e i diari inediti della grande guerra. Storici e storici dell’arte della cooperativa sociale La Collina realizzano un percorso didattico guidato per rivivere i momenti più significativi della prima guerra mondiale. Saranno illustrati i capolavori esposti e aiuteranno i partecipanti a calarsi nell'atmosfera che contraddistingue questi artisti e il loro contesto storico, artistico, culturale.

«La storia dell’arte italiana del Novecento non ha presenze consapevoli e/o apertamente contro la guerra. Se si esclude Giuseppe Scalarini e, a fine conflitto, Alberto Helios Gagliardo, non c’è un’arte della rappresentazione della guerra contro la guerra. Eppure la Grande guerra è il big-bang del secolo, lo sturm che spazza via generazioni di giovani, scardina assetti sociali, induce il crollo di quattro imperi, apre a due grandi rivoluzioni sociali. C’è, negli artisti, il trauma. Una sorta di sussulto a fronte della realtà della guerra, un ripensamento profondo e un disorientamento. I cavalli dell’intervento sono tutti ‘scossi’. Ripensano al fronte i futuristi, ripensano gli accademici, Mario Sironi interventista ripensa, insieme a Carlo Carrà. C’è - più che un confronto e una ripulsa della morte collettiva al fronte - lo shock che subiscono, di fronte al genocidio della trincea, gli artisti d’avanguardia (futuristi) e l’arte del ‘realismo interventista’ (Sironi) o della scomposizione cubista del reale (Carrà) o l’adesione disciplinata dei tanti giovani che escono dalle accademie e alla guerra si avviano.
La mostra, che ha al suo centro i cosidetti ‘pittori- soldato’ parte da qui, da un trauma. Se si lavora su questo trauma si può ricomporre un quadro complessivo di ‘arte della guerra’. Da Giulio Aristide Sartorio (la star presente in mostra con 11 tele, da simbolista- dannunziano a presenza pop, con uso esplicito della fotografia) ai ‘provinciali’: Arcangelo Salvarani, Armando Manfredini, Giuseppe Augusto Levis già abile verista e pittore esotista che qui muove la tela con una materia quasi informale, con accensioni di fuochi, di grovigli di fili spinati, di caduti» (Piero Del Giudice)
Da questo pensiero di Piero Del Giudice, curatore della mostra L'Europa in guerra – tracce del secolo breve, si sviluppa la tavola rotonda “Artisti e soldati, devozione popolare e ribellione, nelle trincee della grande guerra”, un evento che avrà luogo nella sala conferenze del Magazzino delle Idee alle ore 18.00 giovedì 29 gennaio.

Al Museo della Comunità Ebraica, in una Sala Wagner gremita, è stato presentato il catalogo della mostra L'Europa in guerra – tracce del secolo breve, un'opera imponente dedicata ad Andrea Mariani, un amico prezioso ricordato più volte nel corso della serata.
Ideata e realizzata come un percorso “iniziatico per il coinvolgimento empatico con lo spettatore”, come dalle parole del suo curatore Pietro Del Giudice, la mostra sarà visitabile al Magazzino delle Idee fino al 28 febbraio.
Nel corso della serata, l'Assessore Gianni Torrenti ha sottolineato l'importanza rivestita dalla Cooperativa La Collina Onlus per la perfetta realizzazione della mostra, per le capacità dimostrate non solo nella fornitura dei servizi, ma anche per proporsi come “importante riferimento culturale di questa città”.

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