Ott 29

Dal 31 ottobre al 31 gennaio 2021 il Magazzino delle idee di Trieste presenta la mostra Sandro Miller Malkovich Malkovich Malkovich! Homage to Photographic Masters. L’esposizione, a cura di Anne Morin e Simona Cossu, è organizzata dall’Ente regionale per il patrimonio culturale, Erpac in collaborazione con diChroma photography, La Chrome di Madrid, con la courtesy della Galleria FIFTY ONE di Anversa.

essantuno ritratti a colori e in bianco e nero del fotografo statunitense Sandro Miller, ispirati dai maestri della fotografia e interpretati da John Malkovich.

Malkovich mette il proprio straordinario talento mimico a servizio di un abilissimo fotografo e di alcune delle immagini e degli autori più noti della storia dell’arte e della fotografia scelti da Sandro Miller per il ruolo che hanno avuto nell’ispirare il suo lavoro: da Richard Avedon a Diane Arbus, da Irving Penn a Yousuf Karsh, da Dorothea Lange a Andy Warhol.

L’amicizia tra Malkovich e Miller risale alla fine del 1990, quando entrambi collaborarono a un progetto per la Steppenwolf Theater Company di Chicago. Nel 2013 Miller ha proposto a Malkovich di interpretare alcune immagini dei maestri del ritratto fotografico. Miller e Malkovich hanno iniziato a scattare solo dopo un anno di preparazione, assistiti da una troupe di costumisti, truccatori, scenografi e direttori delle luci.

Il successo del progetto si deve soprattutto alla straordinaria opera di immedesimazione compiuta da Malkovich che insieme a Miller rivisita soggetti e autori, stili e linguaggi diversissimi fra loro: diventa così Albert Einstein che mostra la lingua a Arthur Sasse (1951), Che Guevara ritratto da Alberto Korda (1960) e il maestro del brivido Alfred Hitchcock ritratto con ironia da Albert Watson, ma anche Jack Nicholson truccato da Joker per Herb Ritts (1988). Passa dal Self Portrait di Robert Mapplethorpe, al Piss Christ di Andrés Serrano (1987), dalla pop art di Andy Warhol a un’immagine volutamente frivola di Pierre et Gilles (1990) ideata per una campagna pubblicitaria di Jean Paul Gaultier, fino al volto dolente della madre migrante, Migrant Mother (1936) di Dorothea Lange. Un progetto in grado di scrutare Irving Penn con Pablo Picasso (1957), Yousuf Karsh con Ernest Hemingway (1957), Diane Arbus con le gemelline (1967) più spaventose del nostro immaginario.Conclude la mostra la sezione inedita Malkolynch che si compone del video Psychogenic Fugue (2015), un cortometraggio frutto della collaborazione fra Sandro Miller e David Lynch e definito da Miller “un ottovolante nella mente di David Lynch” e alcune fotografie. Nel video e nelle immagini fotografiche otto fra i personaggi più noti di Lynch sono reinterpretati da John Malkovich, tra cui Frank Booth, Mystery Man, il protagonista di The Elephant Man, il personaggio di John Nance Henry Spencer del film Eraserhead, l’agente Dale Cooper e la Signora Ceppo, del Segreto di Twin Peaks. Per il gran finale, Malkovich interpreta Lynch in persona.

 

I servizi di accoglienza al pubblico e bookshop sono a cura della coopertaiva sociale La Collina.

Sandro Miller Malkovich Malkovich Malkovich! Homage to Photographic Masters.
Dal 31.10.2020 al 31.01.2021

Magazzino delle Idee - Trieste

Ott 20

I fisici dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, propongono un ciclo di brevi conferenze per il pubblico sui temi di ricerca di punta riguardo alla fisica nucleare, alla fisica delle particelle e delle astroparticelle e alle ricadute sulla società di tali ricerche, soprattutto nel campo della fisica medica.

Il titolo della rassegna è "Le forze della natura", a sottolineare come l'umanità sia da sempre affascinata dalle forze che la circondano e non abbia mai smesso di interrogarsi sulla struttura fondamentale della realtà.
Lo scopo di questi incontri è mostrare come la ricerca di base in fisica fondamentale, mossa dall'anelito alla conoscenza, possa portare a utili ricadute per la società.

I temi degli incontri, cui seguirà un dibattito aperto al pubblico, sono curati dai fisici dell’INFN, dell’Università e della SISSA . Gli incontri si svolgeranno dal giovedì alla domenica alle 17:30 presso l’Auditorium del Salone degli Incanti, l’ultimo domenica 8 novembre. Il calendario della rassegna sarà disponibile a breve sul sito www.ts.infn.it e sulla pagina fb di INFN – Sezione di Trieste.

Per chi volesse visitare la mostra “Cyborn” , aperta fino al 10 novembre, il programma delle visite guidate gratuite è: dal lunedì al venerdì 16.30 e 17.30, sabato e domenica 10.30 e 11.30, pomeriggio 16.30 e 17.30.
Per prenotazioni di gruppi e scuole è possibile concordare altri orari scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questi i temi degli appuntamenti:

Gli acceleratori di particelle. Applicazioni alla radioterapia (sabato 10 ottobre)
Il Cern, Gli acceleratori di particelle (domenica 11 ottobre)
La fisica teorica delle particelle elementari - quali i prossimi passi? (giovedì 15 ottobre)
L’universo violento, dal Sole ai Lampi di Raggi Gamma (venerdì 16 ottobre)
Il bosone di Higgs e le altre particelle (sabato 17 ottobre)
Asimmetria materia-antimateria: dall’Universo alle interazioni tra quarks (domenica 18 ottobre)
CERN – Acceleratori e fasci di antimateria (giovedì 22 ottobre)
L'INFN per la società – Energia e Ambiente (venerdì 23 ottobre)
I nuovi rivelatori di particelle (sabato 24 ottobre)
LA fisica dopo LHC. Quale tecnologia per quali acceleratori? (domencia 25 ottobre)
Imaging con radiazione di luce di sincrotrone. Nuove opportunità per la diagnosi (giovedì 29 ottobre)
La materia oscura nell’universo (venerdì 30 ottobre)
L'inizio dell'Universo e il Quark Gluon Plasma (giovedì 5 novembre)
Le Onde gravitazionali. Una scoperta a lungo attesa (venerdì 6 novembre)
L’Origine degli elementi , le supernovae e le stelle di neutroni (sabato 7 novembre)
L’universo oscuro : materia oscura ed energia oscura , dove trovarle? (domenica 8 novembre)

Per ragioni di sicurezza legate alle misure anti Covid-19, è necessario prenotare il proprio posto scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. 

Ott 02

Il Comune di Ronchi dei Legionari, l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Comunale "Sandro Pertini" presentano la rassegna "SCRITTORI DEL TERRITORIO" incontri con l'autore presso Auditorium comunale. Gli eventi sono su prenotazione allo 0481 477205.

Di seguito il calendario:

05 ottobre 2020 ore 18:30
Incontro con l'autore Ivan Crico
presentazione deli libro L'ANTRO SIEL DEL MONDO L'ALTRO CIELO DEL MONDO
Dialoga con l'autore Ivan Portelli

07 ottobre 2020 ore 18:30
Incontro con l'autrice MARIA ALDRIGO
presentazione del libro CANILI
Dialoga con l'autrice Paolo Medeossi

09 ottobre 2020 ore 18:30
Incontro con l'autore MARCO BARONE
presentazione deli libro LA BANDA DEI NERI
dialogano con l'autore Ivan Bianchi e Alessandra Kersevan

Per informazioni e prenotazioni 0481 477205.

Giu 24

Da sabato 27 giugno 2020, presso il Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Muggia, è visitabile la mostra “Germi di forma”, personale dello scultore muggesano Villibossi, curata da Massimo Premuda e organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, per festeggiare gli ottant’anni dell’artista. La mostra presenta sculture e disegni recenti ed è corredata da un catalogo che ripercorre la vita e la ricerca artistica dello scultore dalla metà degli anni Sessanta ad oggi, attraverso le numerose partecipazioni a prestigiosi simposi internazionali di scultura in tutta Europa e attraverso testi storici di Stelio Crise, Sergio Molesi e Giulio Montenero, per arrivare alla produzione su legno dell’ultimo decennio. Nel volume, oltre a un ricco apparato biografico e bibliografico, sono riportati molti pensieri e riflessioni di Villibossi sul duro lavoro dello scultore, e si apre con un sentito augurio da parte del Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Muggia, Laura Marzi: “Una grande mostra per celebrare gli ottant’anni dello scultore Villibossi è sicuramente un’occasione straordinaria per presentare le più recenti sculture e opere su carta dell’artista a dimostrazione della sua inesauribile creatività, ma è anche un’occasione imperdibile per raccontare la sua ricerca artistica così intimamente legata alla sua vicenda umana.

I servizi di accoglienza al pubblico e l'ideazione del catalogo sono a cura della coopertaiva sociale La Collina

Una personale molto attesa per celebrare la carriera di un artista muggesano che, con le sue numerosissime partecipazioni a prestigiosi simposi internazionali di scultura, con gli importanti premi vinti e con le monumentali commissioni pubbliche e private in tutta Europa, ha portato, dalla metà degli anni Settanta fino ad oggi, il nome di Muggia ben oltre i confini nazionali.”

La mostra presenta una ventina di sculture recenti di grandi dimensioni su legno, ma anche su pietra e marmo, a cui vengono affiancati significativi disegni dell’ultimo decennio che integrano il mondo e la poetica dell’artista, e anche tanti bozzetti in terracotta funzionali alla produzione delle sculture in esposizione. La personale si prefigge il compito di rileggere il rapporto fra disegno e scultura nel percorso dell’artista e intende approfondire i temi propri della ricerca di una vita analizzando le sue fonti di ispirazione, in primis la natura in tutte le sue declinazioni. Così Massimo Premuda, curatore della mostra, investiga la figura e la poetica dell’autore: “Pensare a Villibossi, equivale a pensare alla scultura. In particolare, ci piace immaginarlo come un “pellegrino internazionale della pietra”, per riprendere la definizione di Sergio Molesi, intento a ripercorrere le sue numerose partecipazioni a simposi internazionali di scultura in tutta Europa dalla metà degli anni Settanta ad oggi.
Una vita dedicata alle arti plastiche sotto tutte le loro possibili declinazioni, dalla pietra, sua materia d’elezione, fino al legno, sempre più investigato negli ultimi anni. Una rigorosa ricerca artistica di oltre cinquant’anni che proprio nella profonda relazione con la natura e con l’altro da sé trova le sue forme più alte, partendo da una rispettosa osservazione dell’elemento naturale e del materiale organico di cui è intrinsecamente composto, e che genera potenti opere capaci di coniugare e far convivere con esiti felicissimi la spinta naturale e l’intuizione razionale, modellando sculture in cui l’apparente contrasto tra forma e materia sembra mediato dalla natura stessa.
Che Villibossi sia un raffinato scultore e un acuto disegnatore già lo sappiamo, ma ciò che ci interessa investigare in questa mostra, fra sculture e disegni dell’ultimo decennio, è innanzitutto il rapporto fra queste due tecniche nel caso di un artista che è riuscito ad eccellere in entrambe. Si potrebbe cadere facilmente nell’errore di considerare i suoi disegni solo schizzi preparatori, ma si tratta invece di opere autonome e indipendenti nell’euritmica poetica tipica dell’autore. La mostra si propone dunque di superare questa chiave di lettura per valorizzare segni e colori dell’artista, e il secondo punto da indagare è proprio l’estrema coerenza di una ricerca artistica priva di contraddizioni che, dai primi lavori della metà degli anni Sessanta ad oggi, è sempre riuscita a restare in equilibrio fra natura e artificio, organico e razionale, carnalità e astrazione allusiva. […]
La ricerca recente di Villibossi è così ambientata in un’eterna primavera in cui, in una sorta di biomorfismo, viene scandito il tempo vitale dei cicli naturali fra infiorescenze ed effervescenze vegetali, e in cui l’artista, assecondando i ritmi dell’universo, genera dalle materie prime, quali carta, legno e pietra, quei germi di forma propri del suo immaginario.”

Sabato 27 giugno 2020, verranno proposte 4 visite guidate con l’artista alle ore 10.30, 11.30, 17.30 e 18.30 per incontrare l’autore e confrontarsi sulle opere in mostra. Per consentire a tutti di godere della mostra in sicurezza, il pubblico verrà contingentato in gruppi da 18 persone previa prenotazione obbligatoria, scrivendo un’email all’Ufficio Cultura Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o telefonando allo 040 3360340.
La mostra potrà essere visitata a ingresso libero fino a domenica 16 agosto 2020 con il seguente orario: venerdì dalle 17 alle 20, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, domenica e festivi dalle 10 alle 13.

Ricordiamo infine che i Musei comunali di Muggia hanno riaperto le porte al pubblico dai primi di giugno nel rispetto delle linee guida per contenere il rischio epidemiologico nei musei e nei luoghi della cultura, con nuovi orari e nuove modalità d’accesso.
La prima novità è il cambio degli orari di apertura al pubblico dei musei che vanno a concentrarsi nel weekend e che godono di orari di visita più ampi. Nello specifico il Museo Carà rispetta i seguenti orari: venerdì dalle 17 alle 20, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, domenica e giorni festivi dalle 10 alle 13.
All’interno dei musei vanno osservate semplici regole che ormai ben conosciamo: si indossa sempre la mascherina e anche i guanti se si sfogliano i cataloghi del bookshop, si possono igienizzare le mani in entrata, si rispetta la distanza di sicurezza di 1m con gli altri visitatori, a eccezione delle famiglie o dei congiunti, e infine si accede ai servizi igienici uno per volta. Inoltre, per garantire il distanziamento interpersonale del pubblico, potranno accedere contemporaneamente al Museo Carà 18 visitatori. È prevista infine anche una nuova modalità d’accesso con la possibilità di prenotare la visita, telefonando allo 040 3360340 o scrivendo un’email all’Ufficio Cultura Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

info e prenotazioni
Comune di Muggia - Assessorato alla Cultura
040 3360340 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.benvenutiamuggia.eu - www.comune.muggia.ts.it

Gen 08

Oltre 5mila fotografie e altrettanti documenti (articoli, disegni, manifesti, tesi e testimonianze) più di 50 ore di riprese da film, video, telegiornali e trasmissioni televisive dal 1964 a oggi, tutti digitalizzati, esposti al pubblico in un ambiente interattivo. L’Archivio contiene materiali riferiti al periodo 1908-1971 relativi alla fondazione e alla storia dell’ospedale psichiatrico di Trieste. Si sviluppa negli anni ’71-’79, che vedono la radicale trasformazione avvenuta sotto la direzione di Franco Basaglia, e prosegue fino ai giorni nostri raccogliendo tutto ciò che concerne lo sviluppo di quell’esperienza e dell’azienda sanitaria di Trieste fino a oggi.

Dal 14/01/2020 sarà possibile visitare la mostra multimediale OLTRE IL GIARDINO nel seguente orario di apertura:

MARTEDì ore 10-12
MERCOLEDì ore 10-12
GIOVEDì ore 10-12

Sede espositiva a questo indirizzo:
Padiglione M, Via de Pastrovich 1, Parco di San Giovanni – Trieste

per prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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