Gli esiti del Workshop internazionale “IP Demochange Cities”

20 Novembre 2011 Scritto da 
Durante l'estate 2010 (25 agosto-7 settembre) si è svolto a Zindis un workshop internazionale intensivo di progettazione partecipata, promosso e coordinato dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano e finanziato dall'unione europea nell'ambito del programma Erasmus Intensive Programme (IP) denominato "Demochange. Demographic change and european cities". Il workshop ha visto la partecipazione di 30 studenti provenienti da 6 Università di 5 diversi paesi europei: Politecnico di Milano, Università di Trieste, Hafencity Universität Hamburg (Germania), University of Cluj_Napoca (Romania), University of Nicosia (Cipro), Tecnische Universität Wien (Austria).

Il workshop ha preso avvio con una festa (26 agosto) organizzata dal Comune di Muggia, il Distretto 3 e la Cooperativa La Collina. Dell'organizzazione delle molte attività del workshop – sopralluoghi e indagini nel rione, momenti di incontro con operatori, tecnici ed esperti, presentazioni ai residenti delle proposte via via elaborate – si sono occupati il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana dell'Università di Trieste e il Distretto 3 dell'Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 "Triestina".

 

Finalità del workshop era l'elaborazione di proposte progettuali di supporto alla riqualificazione delle aree esterne di Borgo Zindis ed è stato centrato sull'esplorazione diretta, l'interazione con gli abitanti e l'ascolto attivo delle loro questioni (espresse o latenti), l'indagine delle diverse pratiche d'uso degli spazi del quartiere e delle criticità/conflittualità esistenti, la valorizzazione delle potenzialità evidenziate dagli abitanti, il riconoscimento dell'esistenza di diversi "saperi esperti" (dei tecnici, degli abitanti) di cui tenere conto nella progettazione degli interventi.
Obiettivo del workshop non è stato solo puntare l'attenzione sui problemi riscontrabili a Zindis, ma anche e soprattutto individuare le molte risorse che questo quartiere di edilizia pubblica offre all'attivazione di nuovi programmi di rigenerazione spaziale e sociale.

 

Dopo due settimane di presenza a Borgo Zindis, il 6 settembre 2010, con un incontro pubblico organizzato presso la Scuola Elementare "Zamola", sono stati presentati gli esiti. Cinque gruppi di lavoro misti per provenienza geografica e disciplinare hanno prodotto idee progettuali in stretta interazione con gli abitanti del quartiere, rielaborando quanto raccolto attraverso la loro presenza, osservazione, interazione con i soggetti interpellati, unitamente alle loro competenze tecniche e disciplinari, individuando e selezionando "macrotemi" che sono sintetizzati nei titoli degli elaborati:

  1. IL FILO ROSSO
  2. IL PUNTO
  3. MOLTO CON POCO
  4. SPACE INVADERS
  5. MUOVERSI A ZINDIS.
 

I progetti prodotti dagli studenti delineano nuove immagini per Zindis, per migliorare il suo funzionamento interno e le relazioni che esso intrattiene con il suo intorno e la città di Muggia.
Tema di fondo è la creazione di opportunità di incontro e collaborazione tra persone di diversa età e tra queste e le istituzioni (Ater, Ass e Comune), tese a individuare soluzioni condivise ad alcune delle criticità riscontrate in questo insediamento posto alla "periferia" del capoluogo muggesano. Un quartiere in cui la ricca presenza di spazi verdi, la possibilità di vivere in un luogo tranquillo, la prossimità al mare già delineano le condizioni di un abitare di qualità che possono essere ulteriormente valorizzate.
Gli esiti del workshop tratteggiano una prima agenda di azioni, concrete e fattibili, all'insegna del motto "SI PUÒ FARE MOLTO, ANCHE A PARTIRE DA POCO". Percorsi pedonali privi di barriere, spazi attrezzati per l'incontro delle persone ("dai muretti, alle panchine") volti ad agevolare pratiche di auto-organizzazione di attività già presenti nel quartiere, una sede per la futura microarea di Zindis sono alcune delle idee progettuali prospettate.