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Lunedì 27 agosto alle ore 21.15 tappa lunatica a Cervignano del Friuli presso l'Auiditorium all'aperto della Biblioteca-Casa della Musica, nell'ambito di Notti di Cinema di Mezza Estate.

Ma cos'è Altezza Cuore? Un film? Un docufilm? O semplicemente un backstage di vita? Da un’idea di Cristiano Stea e Pino Roveredo con la regia di Ivan Grozny Compasso. Un progetto di ASUITs, con il contributo di Fondazione CRTrieste, realizzato dalla cooperativa sociale Reset con la collaborazione della cooperativa sociale La Collina.

Circa 4 anni fa nasce il progetto Scritture Mal-Educate, laboratorio di scrittura creativa, che trova il suo fulcro nel concetto di scrittura quale mezzo per l’espressione e momento di condivisione tra tutti e per tutti. Il progetto coinvolge persone con disabilità seguite dal Distretto Sanitario N° 4, ma anche di altri Distretti e persone senza alcuna disabilità, che, con l’aiuto dello scrittore Pino Roveredo, hanno raccontato la loro malattia e la loro vita. Un modo per combattere la solitudine e l’isolamento, che la disabilità impone.
Altezza cuore è uno dei progetti nato nel laboratorio: il video-racconto in presa diretta, senza copione, di storie di vita e di disabilità, di storie di normalità. Dietro la camera non si cela nessun pietismo, ma lo sguardo di chi vive senza che la diversità impedisca la partecipazione alla quotidianità. Perchè la libertà è innanzitutto partecipazione.
Cristiano Stea, Direttore esecutivo del progetto, Neuropsicologo della Riabilitazione del Distretto Sanitario N°4 dell'ASUITS spiega "I numeri della disabilità sono alti, una società che vuole essere inclusiva deve saper rivolgere il proprio sguardo senza paura nè pietismo verso la diversità per poter vivere in un mondo sempre più integrato e privo, di barriere culturali e architettoniche. Barriere spesso "invisibili" che creano solitudini reali ma inaccettabili. Anche per questo nasce questo docu-film che "socchiude" una porta nella quale possiamo osservare e riflettere..."
Altezza cuore fin dal titolo intende colpire i ragionamenti, abbattere lo stigma sulla disabilità. L’espressione “Altezza cuore” non è solo la cronaca violenta dello sparare all’altezza del cuore: chi vive su una sedia a rotelle quando incontra una persona guarda dritto per dritto puntando proprio il cuore.
Girato tra il 2017 e il 2018, con il coinvolgimento di oltre un centinaio di persone.

Ingresso Libero

Mercoledì 29 agosto alle ore 21.00 al Lunatico Festival Universal Sex Arena, una band fondata sulla performance live nella sua componente più fisica, meccanica, urgente.

Dalle 19.00 selezioni musicali di Miss Greg DJ Set, che tornerà in chiusura del concerto.

Universal Sex Arena:
Durante i concerti, abbiamo bisogno scambiare la nostra energia con le altre persone presenti: a nostra disposizione ci sono la nostra musica ed il nostro corpo. Ogni nostro spettacolo rappresenta qualcosa che potrebbe non ripetersi. I concerti sono muscolari, positivi, intensi: spesso non calcolabili a priori.
Dal momento della formazione, Universal Sex Arena si basa sul songwriting di Voiture Tempo.
Il 2 febbraio 2018, per La Tempesta International e Kowloon Records, è uscito Abdita, il nostro terzo album. Registrato e prodotto da Maurizio Baggio (The Soft Moon, Merchandise, EMA) e Voiture Tempo, vede la partecipazione di persone speciali tra cui Luca Ferrari dei Verdena ed Elli De Mon.
Dopo il primo doppio LP autoprodotto “Women Will Be Girls” del 2012, suoniamo circa 80 concerti in Italia ed è tutto auto organizzato. Al termine del tour, con l’interesse de La Tempesta International, iniziamo ad immaginare il nostro secondo album e nel 2014, prodotto da Marco Fasolo (Jennifer Gentle / Sub Pop), esce “Romancitysm”. I successivi due anni sono fatti di concerti in Italia.
Nel tempo, abbiamo condiviso il palco con molte interessanti band italiane ed internazionali. Tra gli altri, siamo stati selezionati dai !!! (Chk Chk Chk) per aprire il loro concerto di Bologna (Locomotiv, novembre 2017), dai Verdena per aprire alcune date del tour di Endkadenz e dai P.I.L. per il loro concerto di Venezia, nel 2015. Alcune delle situazioni che ci piace ricordare: La Tempesta al Rivolta (Venezia, 2013, 2014), Covo Club (Bologna, 2013, 2014), Vinile Club (Vicenza, 2012, 2013, 2014, 2015), Estragon (Bologna), Velvet (Rimini), La Salumeria della Musica (Milano), Cox18 (Milano), Circolo degli Artisti (Roma), CSO Pedro (Padova, 2012, 2013, 2015), White Trash (Berlino), AMA Music Festival, Curtarock Festival (Padova), Etnoblog (Trieste), Urlo Festival (Treviso), TPO Bologna, Deposito Giordani (Pordenone), Radar Festival (Padova).

Al Parco di San Giovanni, Trieste

Ingresso libero

Sabato 25 agosto dalle ore 10.00 al Parco Sant'Osvaldo, presso le Serre del Parco, la quarta tappa del Lunatico Tour Udine: Concerto in serra
Concerto del duo Giovanni Maier e Alessandro Mansutti. Contrabbasso e batteria in minute improvvisazioni mattutine: racconti, pianeti, inseguimenti ed elastici.

Ingresso libero

Per l'occasione il Lunatico Festival collabora con Progetto Parco Sant'Osvaldo

Giovedì 23 agosto alle ore 20.30 al Lunatico Festival incontro con Helena Janeczek e Wu Ming 1

«La ragazza con la Leica», storia della fotografa tedesca ribelle e avventurosa e pioniera del fotogiornalismo Gerda Taro, vincitore del Premio Bagutta e dello Strega, è l'ultimo romanzo di Helena Janeczek, scrittrice e traduttrice tedesca naturalizzata italiana che da anni porta avanti un percorso narrativo di ibridazione tra biografia, ricerca storica e romanzo, che affronta tra gli altri i temi della Shoah, dell'antifascismo, dell'identità. Wu Ming 1, componente del collettivo Wu Ming, dirige da tre anni la collana di narrazioni ibride QuintoTipo per le Edizioni Alegre.

Al Parco di San Giovanni, Trieste

Ingresso libero

Martedì 21 agosto alle ore 20.45 al Lunatico Festival “Quello che conta sono i soldi", uno spettacolo che parla di ricchezza economica, di valore e di scambio in un mondo segnato dal costante aumento delle disuguaglianze, dall’inarrestabile accumulo della ricchezza in poche mani e dalla perdita del valore dell’esperienza, delle idee, delle relazioni umane, della cultura e dell’arte, a favore del “ valore di scambio”, che assegna a ogni aspetto dell’esistenza un suo prezzo al posto di un suo valore intrinseco ed esperienziale.

Lo spettacolo è il risultato di “Quello che conta sono i soldi – corso interattivo di formazione alla ricchezza individuale”, riflessioni e interviste sui temi del denaro, della ricchezza e dello scambio, rivolte a diverse fasce sociali, con particolare attenzione alle aree di disagio, e generazionali: dai bambini alla terza età; incontri e conferenze con esperti, per aiutare il cittadino-spettatore a emanciparsi dalla solitudine percettiva in cui versa di fronte a fenomeni sempre più incomprensibili, cercando di contrastare il disagio sociale derivante dalla somma di queste solitudini frustranti. I precedenti incontro svoltisi tra Trieste e Zababria hanno permesso la stesura di un canovaccio teatrale che, attraverso a una serie di sessioni di prove aperte, ha portato alla costruzione del testo dello spettacolo in forma di paradossale gioco di ruolo interattivo.

Lo spettacolo verrà guidato da Boris Bakal, geniale regista e attore di teatro e cinema, artista intermediale e scrittore, direttore artistico di Baca?i Sjen- ki/Shadow Casters (Zagabria), una piattaforma artistica che ha vinto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per lo sviluppo di progetti culturali eclettici e dal taglio fortemente interattivo.

J. M. Keynes scrisse: “La stessa regola auto distruttrice del calcolo finanziario regola tutti gli aspetti dell’esistenza (...) Saremmo capaci di spegnere il sole e le stelle perché non danno alcun dividendo”, che è esattamente quello che l’uomo sta facendo. Se 85 persone al mondo (un numero che va restringendosi) detengono più ricchezza (accumulata a spese del pianeta) della somma delle ricchezze dei 3,5 miliardi di persone più povere della terra, ciò dimostra che tra l’accumulo infinito di denaro e il benessere dell’umanità non vi è relazione. Purtroppo, un mondo che al centro abbia il rispetto della vita e non il denaro, è un mondo che neanche riusciamo più a immaginare, rinchiusi come siamo dentro a questo Matrix dove siamo liberi di inseguire bisogni indotti e sognare sogni non nostri, e forse incapaci, ormai, anche solo di immaginare un diverso senso della vita.

Al Parco di San Giovanni, Trieste
Ingresso libero

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