Giovedì 29 agosto al Lunatico "La buona educazione degli oppressi"

13 Agosto 2019 Scritto da 

Incontro con Wolf Bukowski

Un libro che è anche una «piccola storia del decoro», nella quale l’autore de «La danza delle mozzarelle» e «La santa crociata del porco» ricostruisce come l'adesione della sinistra ai dogmi del «decoro» e di una versione pervertita della «sicurezza» abbia spalancato le porte all'egemonia della destra. Una perlustrazione dell'«abisso in cui ci sono fioriere che contano come, e forse più, delle vite umane». Wolf Bukowski dialoga con Wu Ming 1 e Andrea Olivieri sui temi sollevati dal suo ultimo lucidissimo libro edito da Edizioni Alegre.

È in corso da anni una guerra, combattuta tra le strade delle città, contro poveri, migranti, movimenti di protesta e marginalità sociali. Le sue armi sono decoro e sicurezza, categorie diventate centrali nella politica ma fatte della sostanza di cui son fatti i miti: Furio Jesi chiamava idee senza parole gli artifici retorici di questo tipo, con cui la cultura di destra vagheggia fantomatici «bei tempi andati» di una società armoniosa. Lo scopo è cancellare ogni riferimento di classe per delimitare un dentro e un fuori, in cui il conflitto non è tra sfruttati e sfruttatori ma tra noi e loro, gli esclusi, che nel neoliberismo competitivo da vittime diventano colpevoli: povero è chi non si è meritato la ricchezza. Il mendicante che chiede l'elemosina, il lavavetri ai semafori, il venditore ambulante, il rovistatore di cassonetti, dipinti come minacce al quieto vivere. I dati smentiscono ogni affermazione ma non importa, la percezione conta più dei fatti: facendo appello a emozioni forti, come la paura, o semplificazioni estreme, come il «non ci sono i soldi» per le politiche sociali, lo scopo delle campagne securitarie diventa suscitare misure repressive per instillare paure e senso di minaccia. A essere perseguita non è la sicurezza sociale, di welfare e diritti, ma quella che dietro la sacra retorica del decoro assicura solo la difesa del privilegio. Sotto la maschera del bello vi è il ghigno della messa a reddito: garantire profitti e rendite tramite gentrificazione, turistificazione, cementificazione, foodificazione. Wolf Bukowski ripercorre come l'adesione della sinistra a questi dogmi abbia spalancato le porte all'egemonia della destra. Una perlustrazione dell'«abisso in cui, nel nome del decoro e di una versione pervertita della sicurezza, ci sono fioriere che contano come, e forse più, delle vite umane».

Inizio ore 20:30 Parco di San Giovanni Ingresso libero

Ultima modifica il Venerdì, 16 Agosto 2019 07:32