Ago 04

Regia e drammaturgia di Claudio Misculin;
con: Claudio Misculin; Dario Kuzma; Giuseppe Feminiano; Bruna Bussani; Giulian Zidarich;
ballerina: Cristiana Fusillo

«Salve, mi chiamo Giordano, Marco, Gladio o Mariano Muscolin o Minchiulin o Mussolini a seconda dell’errore di stampa, e, nell’orrore della normalità, sono l’errore che permette la vostra intelligenza. Sono decenni che lavoro nel settore, prima come matto e/o carcerato, poi come istruttore di matti e/o carcerati. Oggi ne ho le palle piene piene piene e faccio ancora teatro con i diroccati perché non so fare l’idraulico. Alle volte faccio film e teatrini coi normaloidi ma non perché siano più divertenti, solo per avere un po’ più visibilità, e quando torno ai miei laboratori costo di più e posso farne di meno.
[...]
Da 40 anni, nei miei spettacoli, ringrazio e critico la psichiatria, anche duramente.
In questo spettacolo, invece, critico la psichiatria ma anche la cosiddetta utenza, cioè i malati, insomma, i matti: la loro indolenza e furbizia nell'approfittarsi degli aiuti che vengono loro forniti.
Credo che oggi, davanti alle nuove forme di potere, le pratiche legate alla follia assumano una dimensione molto importante.
Oggi, la normalizzazione non sigla un patto sociale ma diviene burocratizzazione dell'anima, distanza tra l'uomo e il numero, il camice, il ruolo.
Ed è ciò che permette di morire di fame e di opulenza, contemporaneamente, nello stesso luogo e nello stesso tempo.
Inaccettabile: lo dice finalmente anche questo Papa, ed è l'unico "politico" che io riconosco. La normalizzazione e la tendenza a formattare la Vita, ci colloca in prima linea nella lotta al processo di normalizzazione.
La resistenza alla norma, legata alla lotta all'antiutilitarismo, trova nell'associazione Follia-Arte una potenza fondamentale.
Il Dio potere chiude i manicomi poiché la società tutta diventi un manicomio panottico sorvegliato. La lotta contro il manicomio, quindi, deve diventare generalizzata, deve estendersi a tutta la società.» Claudio Misculin

Ago 04

La Magia dei Libri
Lecture show della notte di San Lorenzo

con
Mariano Tomatis, wonder injector
Wu Ming 1, scrittore

A partire dall'influenza che l’Italia ebbe storicamente sull’arte del book hacking - dai libri veneziani del XVII sec. che leggono nel pensiero fino agli spettacoli magici su carta di Bruno Munari – la lecture show del mago e storico Mariano Tomatis fa vivere la duplice esperienza dello stupore di fronte all’effetto magico e quella del piacere dell’analisi “cartesiana” dei meccanismi in azione dietro le quinte.
«La Magia dei Libri» è introdotto dallo scrittore Roberto Bui, aka Wu Ming 1, e seguito da un dialogo finale a più voci su magia, mesmerismo, potere e ribellioni.

http://www.marianotomatis.it

http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=19774

 

Ago 02

Si terrà sabato 13 agosto alle ore 21.00 al Lunatico il concerto di THE TOPIX introdotto dalla 19.00 dal dj set a cura di Dj Jaguar e Jazz Master.

Da Trieste The Topix è un progetto di musica inedita che prende spunto dal soul-funky nordeuropeo e dal new R&B afro-americano.
L'idea nasce nel 2015 dall'incontro del bassista e songwriter Francesco Cainero e dal chitarrista arrangiatore Matteo Brenci che lavorano per circa un anno alla preproduzione di 8 brani inediti da cui è stato estrapolato il primo singolo "Take Back Your Love" arrangiato e prodotto da Alberto Bravin (PFM, Rhapsody of Fire) e per il quale è stato realizzato il videoclip disponibile su youtube (la regia è del videomaker Lorenzo Lanteri). Nei live la band ama riproporre brani dei nuovi artisti soul e R&B nordeurpeo (Ole Borud, Jarle Bernhoft, Alain Clarke, ma anche del duca bianco David Bowie).
I Topix inoltre stanno lavorando alla realizzazione del primo album che sarà pronto in autunno/inverno 2016.
La band:
Riccardo Gileno (voce)
Nicole Pellicani (voce)
Francesco Cainero (basso elettrico e cori)
Matteo Brenci (chitarra e cori)
Marco Vattovani (batteria e percussioni)
Manuel Figelj (tastiere e programmazione)

Ago 01

L'ironia e la classe di Lucia Vasini (“Faccio un’esistenza vagabonda, la scrittura mi ha aiutato a mettere ordine nella mia vita”) che parlerà del suo libro autobiografico”Nessuno dei due” di teatro, di vita e di scrittura insieme a Pino Roveredo.  

Il libro racconta di Lucia Vasini racconta una storia d’amore e di teatro. Lucia, studentessa della provincia romagnola, arriva nella grande città, la Milano degli anni Settanta, per frequentare la Scuola di teatro del Piccolo. La gioia di vivere e di fare era tutt’uno con questa città. Gli incontri con i grandi del Teatro, come quello con Giorgio Strehler, le stanze prese in affitto. Fino al matrimonio con Maurizio Corradi e l’incontro con Paolo Rossi, un uomo romantico, con un’energia pazzesca che le fa conoscere il mondo del cabaret e la porta ovunque con la sua Renault bianca, mezza sfasciata. E poi conosce un giovane regista teatrale, pieno di talento: Giampiero Solari. E Lucia ancora una volta si innamora.

Inizio incontro ore 21.00, ingresso libero.

Lug 30

Martedì 2 agosto al Lunatico Festival spettacolo del collettivo milanese di video satira alle 21.00, preceduto dal dj set di Radio Fragola

Da fenomeno che impazza sulla rete alle tavole dei palcoscenici, Il Terzo Segreto di Satira – LIVE e? un ibrido comico, a meta? tra lo spettacolo teatrale e l’happening anarchico che vede in scena gli stessi autori/registi dei famosi video on-line intenti a costruire un originale percorso narrativo creato attraverso una strana commistione tra web e teatro.
Alla serata di Trieste saranno presenti tutti e 5 gli autori  (Davide Rossi, Davide Bonacina, Andrea Mazzarella, Andrea Fadenti e Pietro Belfiore) insieme agli attori Marco Ripoldi e Renato Avallone.
Lo spettacolo propone da una parte la proiezione dei filmati piu? significativi de Il Terzo Segreto di Satira, andati in onda sul loro canale youtube e in televisione, dall’altra scene inedite dal vivo recitate dallo storico gruppo di attori, che proseguono il filo conduttore gia? avviato in video.

Politica, societa?, attualita?, conflitti tra personaggi appartenenti a fazioni politiche opposte, costruzione e decostruzione di stereotipi e cliche? tipici dei partiti politici, ma anche archetipi ricorrenti come “il renziano” o “il dalemiano”. Tutti questi elementi costruiscono uno spettacolo originale, inserito in un contesto di quotidianita? e vita vissuta, condito dalla presenza degli autori/registi stessi che cercano di limitare i danni e di tenere a bada il probabile caos sul palco.

Il Terzo Segreto di Satira è un collettivo

Il Terzo Segreto di Satira è un collettivo formato da cinque giovani autori diplomati nel 2010 alla Civica di Cinema di Milano. Hanno formato un gruppo di lavoro insospettabilmente metodico. Scrivono insieme e prendono ogni decisione in comune con democrazia, votando ad alzata di mano, “Tanto siamo dispari, la maggioranza è assicurata “. Nascono poi così i loro corti, che girano in zona Chinatown, dove hanno l’ufficio, e montano da sé. Cochi e Renato, Jannacci e il Derby, i loro modelli insieme ai Monty Python.

Hanno saputo farci ridere sullo smarrimento della sinistra con intelligenza e ironia surreale. In rete i loro video sono diventati virali fino dal primo Il favoloso mondo di Pisapie girato nel 2011 sull’onda della campagna elettorale del sindaco e visualizzato da più di 800mila persone. Ormai il loro canale YouTube ha superato le 10 milioni di visualizzazioni. In tv hanno collaborato, oltre alle due stagioni di Piazzapulita, con Report, In Onda (La7), Gli sgommati su Sky Uno e Aggratis su Rai Due.

I loro live sono “un misto di proiezioni, anche di inediti, e di sketch dal vivo, per lo più derivati dai video. Sul palco portiamo le situazioni più teatrali, come il ‘dalemiano’ e quelli che non possono votare, ma anche gag create per l’occasione come la battaglia tra l’elettore del vecchio e del nuovo Pd, il bersaniano contro il renziano… Tra i due linguaggi non ci sono poi grosse differenze, anche se la recitazione in video è più minimal. E dalla nostra abbiamo il vantaggio che i nostri attori provengono tutti dal teatro, con loro andiamo sul sicuro “.


Se ti metti su internet non devi chiedere niente a nessuno

“Se ti metti su internet non devi chiedere niente a nessuno, non ci sono intermediari di sorta. Quando abbiamo fatto “Il dalemiano” che durava nove minuti, eravamo perplessi noi stessi per la durata del video, con cinque persone che parlavano in una stanza. Quando è uscito abbiamo ricevuto molti complimenti anche dagli addetti ai lavori ma siamo sicuri che, se avessimo proposto il video a quegli stessi addetti ai lavori, ce l’avrebbero rifiutato. Il problema è che Youtube ti dovrebbe permettere di sopravvivere. Lo stand-up comedian che fa il suo monologo ha costi molto bassi, mentre noi ci muoviamo sempre in almeno 8-9 persone”.

“Abbiamo avuto la fortuna di esordire in un periodo particolare. Era il 2011 ed eravamo nell’ultima fase felice di Berlusconi. Poi c’è stato lo stallo di Monti che è durato un annetto. Il contesto storico era favorevole a una ripresa di interesse per la satira politica. Dieci anni fa c’erano dei contenitori comici adatti alla satira, per esempio i programmi della Dandini. Oggi invece ci sono solo i talk show che offrono qualche spazio”.

“La satira sui personaggi della sinistra non è stata una scelta a tavolino, ci è venuto naturale. Noi siamo tutti di sinistra, è stato un modo per esorcizzare le nostre paure”.

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