LaCollina

Venerdì 11 maggio al Posto delle Fragole avrà luogo la 4° serata della serie "Mr. Skavillage & Friends", un appuntamento con la musica giamaicana che ha ospitato di volta in volta dj e artisti della zona ma anche dal vicino Friuli e dalla Slovenia, invitati in console da Alan meglio conosciuto come Mr Skavillage.
Le feste “Mr. Skavillage & Friends” nascono dal desiderio di dare spazio a tutti i selecter, sound e dj locali amanti della musica ska, rocksteady, reggae, new roots, dancehall e anche dub, jungle e ragga drum’n’bass, tutti generi che nascono o derivano dagli influssi musicali dell’isola caraibica chiamata Giamaica, tra le zone più prolifiche al mondo in campo musicale.
Questa volta ad aprire le danze con un allegro mix di ska, rocksteady e reggae ci sarà Andrea aka Kwalaman MC direttamente dall’0verjam Festival, supporter della serata, a Tolmin (Slovenia) dal 10 al 15 luglio (https://www.overjamfestival.com).
Subito dopo sarà il turno di Mr. Skavillage accompagnato da Franz aka D-Vibe al microfono, vocalist del sound system dub “Warrior Charge” di Udine, che durante il set canterà su ritmi new roots per poi passare progressivamente alla dancehall più moderna e ballabile del momento.
E per concludere la serata con le giuste vibrazioni ci sarà Daniele aka Doctor Dejah, già cantante delle mitiche reggae band triestine “Gimma Spliffa” e "Makako Jump" ed ora dj dancehall pronto a far saltare tutti i presenti con le sue tracce più scatenate!
Ma chi è l’organizzatore – ideatore di queste feste? Mr. Skavillage, triestino da sempre appassionato di musica giamaicana, nel lontano 1999 creava il sito www.skavillage.it (ora “congelato”) che per anni è stato uno dei punti di riferimento della musica Ska in Italia. Nel 2005 assieme ad amici uniti dalla stessa passione fondava lo Skavillage Festival, che in 6 edizioni fino al 2010 ha portato in regione molti artisti italiani e stranieri, contribuendo alla diffusione di questo particolare genere di musica giamaicana, lo Ska, nato dalla fusione di rock’n’roll e rhythm & blues con tipici generi musicali caraibici come Mento e Calypso, che è considerato il “nonno” del reggae e con cui ha iniziato lo stesso Bob Marley quando era giovane.
Quasi per gioco inizia a suonare in alcune piccole feste, per poi continuare sempre di più la sua attività di selecter usando il nome con cui tanti a Trieste già lo chiamavano per via del sito e del festival, Mr. Skavillage appunto. Dalla seconda edizione entra a far parte della grande famiglia di Overjam International Reggae Festival, dove si è esibito varie volte, senza contare le numerose feste ed eventi organizzati tra Trieste, Slovenia, Austria, Romania, Albania e Kosovo… per una musica senza confini e discriminazioni, che unisce tutti quelli che hanno la giusta positività e voglia di divertirsi all’insegna del rispetto e dell’amicizia!
Da anni residente all’estero, quando Mr. Skavillage torna a Trieste non può fare a meno di chiamare i suoi Friends e fare festa assieme, un appuntamento che sta divertendo sempre più persone a Trieste, aperto a tutti e a tutte le età!
Per info:
http://www.ilpostodellefragole.eu
https://www.facebook.com/MrSkavillage
https://soundcloud.com/skavillage
https://www.facebook.com/kwalaman
https://www.facebook.com/dvibemc
https://www.facebook.com/Doctor-Dejah-132204623533237/

Risultati estremamente positivi in termini di presenze per la mostra Nel mare dell'Intimità. L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico, dedicata alla memoria di Pedrag Matvejevi? e allestita al Salone degli Incanti di Trieste che si è chiusa martedì 1° maggio registrando 23.856 visitatori in quattro mesi e mezzo di apertura, con una media giornaliera di quasi 200 persone. Il progetto ha peraltro avuto un nuovo e importante riconoscimento da parte del Mibact che ha inserito l’iniziativa nel programma ufficiale “2018. Anno europeo del patrimonio culturale”.

L'esposizione è stata curata da Rita Auriemma, Direttore del Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell'ERPAC - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia che l’ha promossa e organizzata insieme al Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, la Federazione Archeologi Subacquei, il Croatian Conservation Institute, l’International Centre for Underwater Archaeology e numerosi altri partner italiani e stranieri. I servizi di accoglienza del pubblico, bookshop e biglietteria sono stati curati dalla cooperativa sociale La Collina.

Terza tappa del gustosissimo Giro d’Italia enogastronomico di Strawberry Food & Wine (cena degustazione vino e cibo) al Posto delle Fragole: sabato 5 maggio alle 20.30 ci trasferiamo in Piemonte, più precisamente a Scurzolengo in provincia di Asti, dove andremo a scoprire i vini più pregiati della Cascina Tavijn

Cascina ‘Tavjin è una piccola azienda vitivinicola sulle colline del Monferrato in provincia di Asti. Dal 1908 è la famiglia Verrua che si occupa dei vigneti e della cantina, oggi sono Ottavio Verrua con la moglie e le figlie.
La Cascina ‘Tavjin lavora in modo naturale e ha intrapreso nel 2007 il percorso di conversione al biologico pur seguendo da anni questo tipo di lavorazioni.
Percorsi alcuni chilometri sulla statale che unisce Asti a Casale, si devia per Portacomaro. Siamo nella zona di diffusione storica del vitigno Grignolino, in un certo senso la sua culla. Dopo aver attraversato il paese, si scende verso la località Monterovere, nel comune di Scurzolengo. Una strada non asfaltata sulla destra porta, dopo un centinaio di metri, all’Azienda agricola Cascina ’Tavijn, dove dal 1908 la famiglia Verrua coltiva la vite e vinifica le proprie uve: Grignolino, Barbera e il raro Ruché. I Verrua hanno sempre lavorato con cura e passione i cinque ettari di vigneto di proprietà, vinificando direttamente le uve e vendendo i vini prodotti – circa 20mila bottiglie l’anno – a un’affezionata clientela privata. Nadia, con le sorelle Daniela e Luigina, rappresenta la quarta generazione di vignaioli. Come molti dei giovani che decidono di rimanere legati alla vigna, ha deciso di intraprendere l’imbottigliamento dei propri vini a partire dal 2001, affidandosi alla lunga esperienza di papà Ottavio in cantina e alla consulenza dell’enologo Mario Redoglia.
Da tre anni, l’azienda pratica agricoltura biologica (ente certificatore ICEA): su un terreno di arenaria-sabbia, per le viti, frutto per lo più di una selezione clonale, si utilizzano fertilizzanti come trinciato e letame di derivazione biologica e rame, zolfo e piretro, per proteggerle. La fermentazione spontanea è affidata ai soli lieviti indigeni e i vini, non filtrati né chiarificati, sono svinati una volta che tutto lo zucchero è svolto in alcol e lasciati stabilizzare naturalmente in botte. Si effettuano mediamente 3 o 4 travasi. Il risultato sono varie cuvée: il Grignolino d’Asti, la Barbera d’Asti, la Barbera del Monferrato e il raro Ruché di Castagnole Monferrato, parte del quale nel 2009 è stato ricavato con vinificazione a cappello sommerso, con una macerazione sulle bucce lunga un mese. A queste etichette storiche si sono recentemente aggiunti nuovi vini (formalmente "da tavola") da uve Barbera e Grignolino.

CENA ABBINAMENTO SABATO 5 MAGGIO


Tortino di patate, spinaci e speck su crema al montasio

- La Rosetta 2015


Risotto al taleggio e pere, con ragouttino di cortile e granella di nocciole tostate

- Barbera bandita 2015


Costolette di agnello in crosta di pistacchio con purea di sedano rapa

- Slarina 2013


Tortino di cioccolato fondente dal cuore morbido

Costo della serata € 30, con menù, vini, acqua, caffè e coperto inclusi

Per informazioni e prenotazioni: Tel. +39 040 578777 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anche nel 2018 ritorna più fresca che mai Rose Libri Musica e Vino. La rassegna, giunta ormai all’ottava edizione, a San Giovanni a Trieste, luogo che un tempo ospitava l’ex ospedale psichiatrico provinciale e che ora è un bellissimo parco a disposizione della Città, ha messo radici, come le rose a cui s’ispira. Di rose, che rappresentano la rinascita possibile, a San Giovanni oggi ce ne sono più di seimila e sono il frutto di cura, attenzione, tempo, fiducia: ciò che serve anche alle persone, in particolare a quelle meno garantite. Quelle di cui si è fatto carico Franco Basaglia attraverso la legge 180, che ha sancito la chiusura dei manicomi e di cui ricordiamo il quarantesimo anniversario. Persone senza diritti.

Saranno quattro venerdì alla scoperta del Parco, attraverso passeggiate e visite guidate, ma anche di esperienze artistiche (interessantissime le offerte musicali che allieteranno le quattro serate con un gran finale affidato a Patrizio Fariselli, uno dei fondatori degli Area, che si esibirà con Maurizio Camardi) e di frontiere del gusto con vini scelti non a caso (da Libera Terra, nata con l’obiettivo di recuperare beni liberati dalle mafie, a realtà come la Cooperativa Clarabella, che sviluppa attività in campo agricolo per creare opportunità di lavoro per persone che soffrono di disturbi psichiatrici). Non mancheranno i laboratori per i più piccoli, a dimostrazione che è una manifestazione adatta veramente a tutti, e da quest’anno c’è anche il cinema, con una prima di qualità, come “Lievito Madre. Le ragazze del secolo scorso”, di Concita De Gregorio, Esmeralda Calabria e Geraldina Fiechter, pellicola che non era ancora arrivata sugli schermi triestini, e una riproposta di valore come “La mafia uccide solo d’estate” di Pif.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.

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