LaCollina

Nella suggestiva location del Posto delle Fragole nel parco di San Giovanni a Trieste, all’interno del Lunatico Festival, lunedì 23 luglio 2018 alle ore 18.30 saranno presentati una serie di corti realizzati durante il corso “Percorsi di Cultura e d’Impresa”, dove i partecipanti, tra aprile e luglio, hanno appreso e si sono cimentati con le varie tecniche della comunicazione.
Durante l’evento, sotto la sapiente guida dello scrittore Pino Roveredo, a colpi di botta e risposta, saranno presentati con ironia e divertimento gli argomenti di ogni singolo filmato. I Matto-ni, come si è voluto chiamare questo stravagante e giovanissimo gruppo, vi proporranno la loro visione di alcuni dei labirinti mentali, dalla società o da noi stessi imposti.

Ascoltate, immaginate ed in qualche modo sentite, tramite l'immedesimazione le storie di:

Io, Mesfin: Racconta attraverso la sua esperienza, la guerra, la paura per un fenomeno umano che dovrebbe essere estinto. Arrivato in Italia, Mesfin racconta di come correndo si può vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.

Se potessi vedermi: Eterna insoddisfazione, costante senso d'inadeguatezza. Vedersi per come non si è, vestiti d'illusioni. Illusioni che in superfice si presentano come le acque di un lago. Un lento oblio che potrebbe essere diverso. Come se un sasso colpisse la superficie.

Di che colore è la realtà: Dalla semplice volontà di ordinare un caffè, si affacciano alla percezione altri sentieri del possibile. Un caleidoscopio di colori così vivi e reali che si legano indissolubilmente alle emozioni. Ma quando le emozioni prendono le redini della realtà?

Un esempio di Murphy: Un licenziamento, una storia d'amore che finisce. La routine di ogni giorno che si sussegue. Una rabbia vissuta attraverso il cibo ed uno schermo. L'impotenza e la necessità di cambiamento, si spengono come una fiamma che consuma il suo carburante, troppo presto.

Senza ritorno: Una vita vissuta esclusivamente tra quattro mura, anni passati in solitudine con internet come unico contatto con il mondo esterno. L’ha isolato la società stessa? si è isolato da solo? Poco è importante. Questo stato sarebbe durato per sempre per il nostro protagonista, ma la vita gli ha ricordato che il tempo scorre ed è un bene prezioso. Non è infinito e non si può riavvolgere come nei videogiochi.

Ludovica Tassinari, Stefania Scaramelli, Alex Ramello, Diego Clozza, Mesfin Noliani, Luisa Albanese, Nicolas Candotto, Tina Ugarkovic Vi aspettano il 23 Luglio 2018 ore 18.30, con spritz alla mano!

L'evento è ideato dai partecipanti a "Percorsi di cultura e d'impresa", iniziativa promossa e realizzata dalla rete Conoscere e raccontare Trieste formata da: IRES FVG Impresa sociale, U.T.I. Giuliana-Julijska M.T.U. e dalle cooperative sociali La Collina e Reset.
Le operazioni sono cofinanziate dal Fondo sociale europeo, nell’ambito dell’attuazione del POR. Il POR è cofinanziato dal Fondo sociale europeo.

Presentato il calendario di appuntamenti collaterali e visite guidate, ideato e curato da Marianna Accerboni, per la mostra Vetro, la mia seconda pelle. La mostra ospitata dal Magazzino delle Idee è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21; i servizi di accoglienza e assistenza al pubblico sono a cura della cooperativa sociale La Collina.

Questi gli appuntamenti speciali in programma fino a settembre:

venerdì 20 luglio - ore 19
visita guidata alla mostra condotta da Marianna Accerboni.

venerdì 3 agosto - ore 19
incontro con un esperto del Museo del Vetro di Murano per mettere a confronto i diversi metodi e le diverse tradizioni e culture del vetro del Nord Est europeo, rapportate all’arte di Gordana Drinkovi?. Conversazione a più voci con D. Murkovic e M. Accerboni.

giovedì 23 agosto - ore 19
visita guidata alla mostra condotta da Marianna Accerboni.

mercoledì 5 settembre - ore 19
concerto breve per Gordana Drinkovi?: le opere della scultrice e designer croata saranno interpretate nelle diverse sezioni della mostra attraverso la musica, in una sorta di originale visita guidata. Interpreti Stefano Casaccia al flauto e il soprano Marianna Prizzon. Prolusione di D. Murkovic, ideazione e conduzione dell’incontro a cura di M. Accerboni.

Le visite guidate saranno gratuite comprese nel biglietto d'ingresso.

 

Sabato 14 luglio, dalle 18, nel Parco di San Giovanni ci sarà un Cardio Party speciale per celebrare il compleanno di Zlivio.

I veterani del Cardioparty sapranno già che si tratta di una serata all'insegna dell'arte nelle sue molteplici forme... pittura, musica, teatro e molto più

Le opere di Zlivio verranno messe all'asta e si possono aggiudicare indicando la propria puntata
- online: nei commenti sotto alle fotografie che verranno postate sull'evento facebook: https://www.facebook.com/events/2076515189341679/
- fisicamente: utilizzando gli appositi bigliettini che troverete durante la serata.

Una selezione speciale di opere verrà infine bandita dal palco con una vera e propria asta.

Come sempre tutti i proventi verranno destinati a scopi benefici.

Info:
https://www.facebook.com/events/2076515189341679/

 

LUNATICO FESTIVAL | TEATRO|

martedì 17 luglio ore 20.30
A CASA LORO

Monologo in atto unico di e con Giulio Cavalli
Testo di Giulio Cavalli e Nello Scavo
Proiezione e musiche di A. Nidi e Giulio Cavalli

«Quando negli uffici della Mezzaluna Rossa squilla il telefono non scatta nessuna corsa contro il tempo. Sanno già di cosa si tratta. «Cadaveri da ricomporre, non c’è nessuno da soccorrere». Va avanti così da mesi. Gli operatori sono stati addestrati per salvare vite, ma in Libia è sempre troppo tardi. Alle volte li restituisce il mare, altre vengono scoperti per caso in una buca di sabbia. «Spesso non si riesce neanche a capire se si tratta di migranti uccisi dagli scafisti, di combattenti eliminati nei regolamenti di conti tra bande di paramilitari, oppure entrambi i casi», spiega una fonte locale.
Giorni fa ne hanno tirati fuori 14 da una fossa vicino Bengasi. Alcuni erano neri, altri maghrebini.
Legati mani e piedi recavano segni di torture di molto precedenti all’uccisione. Neanche questo aiuta. I miliziani catturati e interrogati vengono trattati come i subsahariani che non hanno soldi o che si ribellano nelle prigioni clandestine degli scafisti. Eliminati per dare l’esempio, oppure perché le loro braccia non sono buone neanche per il mercato interno degli schiavi. Gli uomini dello scaltro generale Haftar giurano di non saperne nulla. Mentre più a Sud, nelle zone desertiche, l’Organizzazione internazionale dei migranti ha dovuto attivare, come in mare, una operazione 'Sar' per la ricerca e il soccorso dei 'desaparecidos' del Sahara».
(Nello Scavo, Avvenire 1 settembre 2017)

Il Mediterraneo è il cimitero liquido dei nostri scheletri ma lì intorno, nelle regioni che scendono per l’Africa, quelle sulla rotta balcanica e nella zona impigliata tra i fili spinati della Turchia ci sono le persone. Persone, semplicemente, con il fardello delle loro storie che hanno l’odore di carne viva, senza valigie ma con quintali di paura, costretti al macabro destino di stare sulle pagine dei giornali o sulle bocche più feroci della politica e poi davvero non avere un posto dove stare.
Il mare non uccide. Ad uccidere sono le persone, la povertà, le politiche sbagliate e le diseguaglianze che rendono il mondo un posto opposto dipendentemente dal nascere dalla parte giusta o sbagliata.
“A casa loro”, partendo dalle coraggiose inchieste di un reporter internazionale, prova a raccontare quella parte del mondo che ci illudiamo di conoscere e di poter giudicare guardando le immagini dei profughi mentre invece ci viene nascosta nel buio delle notizie non date.
“A casa loro” è anche la scelta di versare sul palco quel pezzo di mondo che ignoriamo per assolverci e invece la storia ce ne renderà conto perché la solidarietà non sta nei regolamenti, nei trattati internazionali e nemmeno negli editoriali. E per questo forse anche uno spettacolo teatrale serve: i furbi parlano molto di solidarietà, ma ne parlano troppo con chi avrebbe bisogno di riceverla, piuttosto che parlarne con chi avrebbe bisogno di farla.
(Giulio Cavalli)

GIULIO CAVALLI
Scrittore, attore e giornalista. Autore e attore di teatro civile ha collaborato con Paolo Rossi,Renato Sarti e Dario Fo. Ha scritto come editorialista per Left, Fanpage.it, Il Fatto Quotidiano, l’Espresso, Linkiesta. Si occupa di criminalità organizzata con inchieste, spettacoli, conferenze e incontri nelle scuole. Ha pubblicato due romanzi per Rizzoli e Fandango.

NELLO SCAVO
Nello Scavo è giornalista di "Avvenire", nonché reporter internazionale e cronista giudiziario.
Negli anni, ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale, firmando servizi da molte zone «calde» del mondo come la ex-Jugoslavia, il Sudest asiatico, i paesi dell'Urss,
l'America Latina, il Corno d'Africa. Per scrivere I sommersi e i salvati di Bergoglio (Piemme, 2014)
è partito per Buenos Aires, alla ricerca della verità sulle voci di presunta connivenza di Papa
Francesco con le dittature sudamericane. Suo è anche La lista di Bergoglio (EMI, 2013), tradotto
in più di 15 lingue. Nel 2017 ha pubblicato con Piemme Perseguitati.

venerdì 13 luglio 20.30 (dalle 19 dj set di Plastik)

GIOVANNI SUCCI

Rock musician, songwriter, reading performer. Mr. Bachi Da Pietra, Madrigali Magri, La Morte, Lampi Per Macachi, Spam&SoundEnsemble…

Giovanni Succi è un artista colto ed eclettico, attivo sulla scena musicale italiana da circa un trentennio, protagonista di diversi progetti per i quali ha firmato l’intera discografia come autore (Bachi da Pietra, Madrigali Magri, La Morte…), caratterizzandoli ciascuno con una scrittura, una voce e una vena compositiva inconfondibili.

Il 22 settembre 2017 per La Tempesta Dischi è uscito “Con ghiaccio“, di fatto il primo disco di inediti pubblicato a nome Giovanni Succi, essendo stati i due precedenti – “Il conte di Kevenhüller” (Tarzan Rec., 2012) e “Lampi Per Macachi” (Wallace Rec./Audioglobe, 2014) – rivisitazioni di opere altrui: il primo una lettura per sola voce dell’ultima opera di Giorgio Caproni, il secondo un tributo personale a Paolo Conte, per diversi aspetti sui artisti di riferimento. Oggi per la prima volta dagli esordi Giovanni Succi presenta le sue canzoni nei panni di se stesso. Un nuovo inizio.

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