Set 23

Da sabato 26 settembre 2020 a domenica 18 aprile 2021, parte la nuova programmazione TEATRO + CINEMA = MUGGIA, con spettacoli, concerti e proiezioni presso il Teatro Comunale "Giuseppe Verdi" e la Sala Confereneze "Gastone Millo" di Muggia, realizzata in collaborazione con ERT FVG-Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, Golden Show srl Impresa Sociale Trieste, L'Armonia-Associazione tra le Compagnie teatrali triestine, Associazione Regionale F.I.T.A.-U.I.L.T.-FVG, Lo schermo fra le righe di Trieste e Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, con il supporto di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

L'immagine coordinata della stagione Teatrale 2020/2021 è a cura della cooperativa sociale La Collina.

programma

locandina 2020

info Comune di Muggia
Assessorato alla Cultura
tel 040 3360340-343-344
uffiQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.benvenutiamuggia.eu

Set 23

Mercoledì 23 settembre, ore 17 inaugura la mostra "Prove d'artiste" in cui Luna e l'Altra ha il piacere di presentare i lavori di un laboratorio artistico sull'identità di genere, sviluppato in un viaggio tra poesia e pittura, durante sette mesi di attività nell'autunno/inverno 2019/2020.
Un gruppo di donne si sono cimentate con la propria creatività, sotto la guida esperta dell'artista Consuelo Rodriguez, nell'ambiente accogliente, protetto, inclusivo e non giudicante de "Una casa tutta per noi".

La Mostra Prove d'artiste è visitabile alla Stazione Rogers di riva Grumula 14, dal 23 al 29 settembre, con orario 16.30-19.30.
Allestimento a cura di Fabiola Faidiga e Maddalena Della Libera.
Il catalogo è della mostra è a cura di Tiziana Giannotti, e il progetto grafico a cura della cooperativa La Collina.
Inaugurazione mercoledì 23 settembre, ore 17, con visite contingentate e sotto l'osservanza di tutte le cautele antivirus.

Di seguito il racconto dell'esperienza attraverso le parole dell'arteterapeuta Consuelo Rodriguez:
"Donne, insieme unite in un viaggio tra poesia e pittura, cavalcando forme, inseguendo linee di orizzonti lontani o versi in sospensione onirica.
Donne che hanno “danzato” tra cromatismi accesi o velati, che hanno ragionato tra i chiaroscuri dei loro sé nascosti sperimentando l’armonia ed il ritmo del colore nei propri lavori, perdendosi, alle volte, nelle abrash acquarellate della propria anima.
Donne, dicevo, che per sette mesi, hanno conosciuto ed utilizzato tecniche diverse, condividendo stati d’animo, dialoghi interiori e facendo emergere la voglia di mettersi in gioco.
Si sono appropriate del foglio, della tela, luoghi dell’anima, dove molto può esser riscritto, per arrivare all’ ESSER-CI e poter riniziare a progettarsi per il futuro.
Donne che, inoltre, hanno imparato a leggere il proprio lavoro e ad interpretarlo. Hanno favorito così la lettura dei propri vissuti, sotto punti di vista diversi e nuovi. Hanno portato alla luce parti di sé poco conosciute e forse mai svelate.
La mia esperienza continua a confermarmi la forza del Fare Arte che stimola: fantasia, immaginazione, creatività; sviluppando al contempo: automotivazione, consapevolezza, autostima. Riduce stati di stress ed ansia, portando altresì, a elaborare sentimenti, paure, desideri e ad acquisire gradualmente fiducia ed accettazione di sé.
Imparare a controllare il segno, a scegliere i colori, ad amalgamarli ed a stenderli, induce gradualmente al controllo delle tensioni emotive, delle emozioni troppo forti, talvolta distruttive.
Attraverso un viaggio artistico, queste Donne, hanno scoperto le loro possibilità passandosi, in forma ludica, pennelli, matite, gomme tubetti. Questo è stato possibile anche grazie all’ambiente accogliente, protetto, inclusivo e non giudicante, che hanno trovato in “Una Casa tutta per noi”.
Per due ore la settimana le “artiste” si sono spogliate dell’armatura, hanno riposto lo scudo, le armi della propria battaglia di vita facendo rete e comprendendo che l’Arte è un mezzo, fondamentale, al processo di riscoperta e di risalita individuale."

Gen 14

"Sulle orme del cavallo blu" è un progetto realizzato con il finanziamento della Fondazione Carigo. Si rivolge prevalentemente alle scuole delle provincia di Gorizia a partire dalla metà di gennaio 2020, coinvolgedo una classe di una scuola secondaria di secondo grado e una della scuola primaria. Attraverso tre macro fasi, connotato da un approccio pratico e costruttivo, gli studenti coinvolti potranno approfondire sia aspetti storici legati al loro territorio, nello specifico al Parco Franco Basaglia di Gorizia, che riflettere ed esprimersi sulla realtà odierna e sulle riforme sociali che grantiscono, o negano, i diritti fondamentali della persona. Il coinvolgimento di bambini e dei ragazzi avverrà all’interno di un set didattico aderente e rispettoso delle diverse età e attitudini cognitive. Nel progetto sono inoltre previsti una serie di punti di contatto tra le due classi, attraverso delle attività laboratoriali miste per gruppi di età (nella fase laboratoriale e nella fase conclusiva di valorizzazione dei materiali).

Gli elaborati prodotti in ciascun segmento laboratoriale andranno infine valorizzati nell’ambito del festival internazionale “èStoria 2020” (piattaforma blog del progetto/allestimenti e/o eventi temporanei) offrendo al pubblico la possibilità di conoscere anche il punto di vista delle giovani generazioni. L’attività sarà a cura degli operatori de La Collina Cooperativa Sociale, con la diretta supervisione e collaborazione scientifica di Alberta Basaglia, Franco Perazza e, per alcuni supporti operativi, di alcune figure specialistiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Gen 14

E' iniziato all'Istituto Statale d'Arte Nordio TRIESTE 2020 SCIENCE GREETERS progetto finanziato dalla Fondazione Pittini che intende inserirsi nell’ambito delle iniziative di ESOF 2020 che vedrà, nel luglio del prossimo anno, la città di Trieste capitale Europea della scienza. Accanto alla comunità di scienziati che parteciperanno alla settimana loro dedicata nel Trieste Convention Center, si uniranno famiglie, turisti e viaggiatori che giungeranno in città per partecipare alla ricca kermesse di eventi, manifestazioni, mostre organizzati in vari luoghi, giardini e piazze.

In un momento di così grande visibilità per il Territorio la Fondazione Pietro Pittini fa partecipare i giovani e renderli parte attiva accompagnando i turisti alla scoperta dei luoghi storici della città, con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare monumenti, palazzi, siti e Istituzioni che hanno decretato lo sviluppo scientifico, storico ed economico di Trieste. Questo l'avvio della alternanza scuola lavoro che vede come protagonisti le studentesse e gli studenti del Nordio. Proprio loro guideranno i visitatori nei principali luoghi di attrazione turistico-storica. Nel corso dell'alternanza saranno opportunamente formati grazie al contributo di esperti, educatori, storici e guide turistiche.

L’obiettivo del progetto è quello di contribuire alla promozione e alla valorizzazione del territorio favorendo, al contempo, la partecipazione e l’ingaggio dei giovani in un’esperienza lavorativa che possa accrescere lo sviluppo di competenze sia specifiche che trasversali. In un mini percorso di “imprenditorialità” si vuole far comprendere loro l’importanza di applicarsi nello studio, di effettuare un compito operativo e di gestire un momento di incontro con i turisti, coordinandosi con gli altri partner di progetto. Allo stesso tempo il progetto ha l’obiettivo di avvicinare i giovani alle Istituzioni di eccellenza del territorio e alla scienza come propulsore di tecnologia, innovazione e sviluppo.

 

Dic 16

IO Tifo Positivo è un progetto nazionale dell’Associazione Comunità Nuova Onlus. Nella nostra regione il progetto è sostenuto dalla Fondazione Pietro Pittini in collaborazione anche con la cooperativa sociale La Collina.

Si rivolge principalmente agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, alle società sportive e agli oratori, con l’obiettivo di educare al rispetto e alla responsabilità. Il progetto cerca di coinvolgere tutte le figure adulte a fianco dei ragazzi: genitori, insegnanti, allenatori. Le attività svolte nei contesti sportivi e nelle scuole sono tutte finalizzate alla prevenzione di qualsiasi forma di violenza verbale e fisica e alla diffusione di una diversa cultura del tifo. Questo attraverso la promozione dei valori dello sport e dei principi ispiratori delle relazioni umane:amicizia, lealtà, collaborazione e rispetto reciproco. Attraverso lo sport e il tifo, si lavora sul tema della legalità, inteso come rispetto delle regole, rispetto di sé e degli altri, rispetto delle figure istituzionali – quali arbitro e giudice – rispetto dell’ambiente, dei materiali, della salute e della diversità.

“Quei bambini sono venuti a darci una lezione che potrebbe avere diversi titoli: la bellezza dello sport, il divertimento dello sport, lo sport come rivalità e amicizia, il tifo è passione mai violenza. E mentre li ascoltavo, con tenera ammirazione, io guardavo al di là, al pericolo che grava su queste creature: che gli adulti li guastino.” Candido Cannavò – Gazzetta dello Sport (16 gennaio 2009)

 

Le azioni messe in campo sono di diverso tipo:

  • Formazione sulla competenza educativa agli operatori delle società sportive (tecnici, dirigenti, genitori).
  • Inserimento di “educatori” in alcune realtà sportive, con l’obiettivo di supportare il lavoro degli adulti (allenatori/dirigenti) e integrare l’offerta sportiva delle società con attività ludico ricreative e culturali.
  • Proposta di eventi/iniziative “in strada”, utilizzando lo sport come opportunità di aggancio e costruzione di una relazione educativa con i giovani coinvolti, offrendo contemporaneamente occasioni di sana aggregazione e di partecipazione “attiva”.
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