LaCollina

Venerdì 4 ottobre la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio riapre al pubblico l’Antiquarium e acquedotto romano di Borgo San Sergio (Trieste, via Donaggio, 12-17), dove è conservato un segmento dell’acquedotto romano proveniente dalla Val Rosandra, il meglio documentato fra quelli che servivano la città romana di Tergeste a partire dal I sec. d.C. Le aperture del sito riprendono dopo la conclusione degli interventi di messa a norma in materia di sicurezza, portati a termine anche grazie ad A.T.E.R. Trieste, che detiene la proprietà del luogo.

Il sito archeologico riprende quindi il consueto orario di apertura: ogni venerdì, dalle 10.00 alle 12.00. Per la riapertura, in coincidenza con la ripresa autunnale delle domeniche gratuite promosse dal MiBACT, è prevista anche una visita accompagnata gratuita alle ore 11.00.
Questo fine settimana infatti coincide con #IoVadoAlMuseo, prima giornata del mese (da ottobre a marzo) in cui tutti i musei e le aree archeologiche statali sono visitabili gratuitamente; per l’occasione saranno offerte al pubblico visite accompagnate gratuite anche in altri siti.

Queste le aree archeologiche aperte nel fine settimana:
Sabato 5 ottobre
- l’Antiquarium di via del Seminario sarà aperto dalle 10.00 alle 12.00, con visita accompagnata gratuita alle ore 11.00;
- la Grotta del Mitreo (Duino Aurisina – Grotta V.G. 4024) sarà aperta dalle 10.00 alle 12.00, con ritrovo alle 9.45 alla Stazione della Guardia forestale di Duino.

Domenica 6 ottobre
- la Basilica paleocristiana di via Madonna del Mare sarà aperta dalle 10.00 alle 12.00, con visita accompagnata gratuita alle ore 11.00.

Quest’anno la manifestazione S/paesati- eventi sul tema delle migrazioni compie vent’anni. Un traguardo importante che sta a significare come i temi dello spaesamento, dei fenomeni migratori, della globalizzazione, dei cambiamenti della società siano argomenti che appassionano i cittadini e le cittadine di Trieste e della regione Friuli Venezia Giulia. Tuttavia l'organizzazione, essendo proiettata verso il futuro e pensando alle prossime trasformazioni, non ha voluto essere in alcun modo celebrativa, ma ha continuato il  proprio percorso alla scoperta dei mondi e delle dimensioni creative connesse con le migrazioni, consapevole dell’urgenza e dell’importanza di affrontare con serietà e rispetto la complessità della realtà odierna.

Apre la manifestazione il 1° ottobre il performing reportage Tre Manoscritti della fotografa polacca Monika Bulaj che condurrà attraverso i mondi sulla via della seta, in cui le culture e le religioni si mescolano e si confondono. Con questo spettacolo in cui si combinano la parola e l’immagine, viene ribadita l’attenzione per la fotografia, che è stata una costante di S/paesati sia nella scelta dell’ immagine annuale del festival, sia per le mostre che si sono susseguite nelle varie edizioni.

Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.spaesati.org di cui la Cooperativa Sociale La Collina cura gli aggiornamenti. Sempre l'ufficio comunicazione della cooperativa si occupa della gestione delle newsletter, ovvero della creazione, impostazione del design grafico ed invio, con il conseguente tracciamento ed analisi dei risultati. Chi desidera ricevere aggiornamenti sul festival tramite la newsletter può iscriversi alla mailing-list di S/paesati dall'apposito form presente sul sito.

Sabato 28 settembre 2019 salutiamo CLAUDIO MISCULIN: artista eccezionale, attore straordinario, regista, autore, film e videomaker, anima geniale e fondante dell'ACCADEMIA DELLA FOLLIA.
CLAUDIO per decenni ha messo sé stesso, il suo corpo-voce, il suo Teatro, la sua vita al servizio della rivoluzione basagliana dentro a un'esperienza autentica di relazioni potenti. Coinvolto e coinvolgente, come solo un artista può esserlo, in tempi in cui quasi tutti si ritraggono, si salvaguardano e recitano laddove non ci sia alcun prezzo da pagare, Claudio è riuscito a rendere vero/simili cose che non lo sono quasi mai. Ha saputo mettere in scena tutto ciò che riguarda la follia, le storie autentiche dei suoi “matti di mestiere e attori per vocazione" in un rapporto diretto senza mediazioni portando tutti, compresi noi 'normaloidi qualunque', fuori dagli schemi e dagli stereotipi.

Dal 1976 aveva iniziato il suo percorso artistico legato alla riforma Basagliana e all'emancipazione sociale delle persone affette da disturbo mentale e dei più fragili in generale. Nel 1992 fondò l'Accademia della Follia con la quale ha proposto in tutta Italia il suo concetto creativo rivoluzionario. Un'attività che nel 2010 gli valse la Medaglia al merito del presidente della Repubblica nel campo delle Arti, della Cultura e dello Spettacolo.

Saluteremo Claudio sabato 28 settembre in due momenti:

dalle ore 10.00 alle ore 12.50 presso la Sala Azzurra del Cimitero di Sant'Anna.

E dalle ore 15.00 video, musica, mostra di materiali dell'Accademia della Follia presso la Sala Ugo Guarino del Parco di San Giovanni, di fronte al roseto.

Alle ore 16.00 ci sposteremo al Teatrino Franca e Franco Basaglia, sempre nel Parcodi San Giovanni per il Saluto “spettacolare” dei matt-attori vecchi e nuovi, a cura dell'Accademia della Follia.

Siete tutti invitati!

Claudio ha detto al suo gruppo: “Ndé avanti”.

Non fiori! Vi invitiamo a sostenere il progetto a cui Claudio ha creduto da sempre, l’Accademia della Follia”, presso l’IBAN: IT39T0548402201CC0741000494

Venerdì 4 ottobre alle 18 inaugura "Che bellezza che finura! Miela Reina / Luigi Spazzapan Relazioni d'arte" presso la Galleria Regionale d'Arte Contemporanea Luigi Spazzapan a Gradisca d'Isonzo (GO). Si tratta dell'inaugurazione dei nuovi allestimenti delle collezioni e di una mostra dedicata a due grandi pittori della regione, sperimentatori e artisti d’avanguardia. Un nuovo progetto per valorizzare la figura di Luigi Spazzapan: l’uomo, l’artista e le sue opere.

Si terrà a Trieste, dal 23 al 26 settembre 2019, il convegno internazionale realizzato dalla Scuola Internazionale Franca e Franco Basaglia – The Practice of Freedom – dal titolo Good Practice Services: Promoting Human Rights & Recovery in Mental Health.

L’OMS a Ginevra ha chiesto al Centro Collaboratore OMS per la Ricerca e la Formazione in Salute Mentale – Dipartimento di Salute Mentale, ASUI Trieste di collaborare alla realizzazione dell’evento, che includerà presentazioni nazionali e approfondimenti nell’ambito del programma OMS QualityRights, che nasce con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai servizi di salute mentale e di promuovere i diritti umani delle persone con condizioni di salute mentale e disabilità psicosociali, intellettuali e cognitive.

I partecipanti provengono da 44 paesi e da tutti i continenti: tra di essi 128 relatori e delegati di governi nazionali, i vertici dell’OMS per la salute mentale e di grandi organizzazioni internazionali quali la WFMH (World Federation for Mental Health), Mental Health Europe, IMHCN (International Mental Health Collaborating Network), IIMHL (International Initiative for Mental Health Leadership), e dei diritti umani (Human Rights Watch). Tra gli esperti, i direttori del NICE della Gran Bretagna e del NIMH americano, della Fountain House International, leader di organizzazioni dell’utenza a molti altri.

Il convegno vuole contribuire ad identificare servizi e programmi nel mondo che si basino sui presupposti della centralità della persona, evitando la coercizione, e sulla risposta ai bisogni delle persone, sul sostegno alla recovery, sulla promozione dell’autonomia e dell’inclusione sociale, in linea con gli standard internazionali sui diritti umani. Nell’ambito del programma QualityRights l’OMS sta infatti completando un documento di orientamento sulle buone pratiche, che si propone di fare una mappatura, identificando e documentando servizi per la salute mentale territoriali, innovativi, promettenti ed emergenti.

Dimostrare che questi tipi di servizi esistono e sono efficaci è fondamentale per informare e ispirare i responsabili politici e altri attori-chiave ad agire e diffondere approcci nuovi e innovativi nell’assistenza in salute mentale in tutto il mondo. Nel convegno saranno quindi presentate pratiche di risposta alla crisi in alternativa al ricovero, di dialogo aperto, di abolizione della contenzione, di supporto reciproco tra persone con esperienza di malattia (peer support) e relativi servizi (recovery college, case per la guarigione), di intervento sugli homeless dall’India alla Francia all’America, di dipartimenti e reti complessive di Servizi (in Francia e Brasile, oltre a Trieste e regione FVG), di interventi sull’area riabilitativa e dell’inclusione sociale (casa, lavoro, etc.) in Nuova Zelanda, Israele e Italia, di progetti personalizzati con budget di cura, di esperienze alternative agli ospedali giudiziari, di pratiche di genere tra donne.

Verrà presentato soprattutto il cosiddetto modello Trieste, quale esempio riconosciuto di un completo cambio di sistema e di paradigma, dalle istituzioni alla comunità, dalla malattia alla persona, fondato su centri di salute mentale aperti sulle 24 ore che rispondono a territori definiti di piccole dimensioni, integrato da altri programmi per l’inserimento socio-lavorativo, per l’abitare supportato e l’inclusione sociale. Ciò ha comportato anche la completa abolizione delle pratiche di contenzione ed un uso dei trattamenti sanitari obbligatori che risulta essere il più basso in Italia (e nel mondo). Il modello del CSM 24 ore in particolare è stato adottato con successo in Svezia e in Brasile, sperimentato in altre regioni italiane, e recentemente in Galles, Repubblica Ceca, Polonia, e nel prossimo futuro a Hollywood come area pilota per la collaborazione con Los Angeles di cui si sono già occupati i media.

Il caso Italia più in generale, con la lotta alla contenzione e la riforma che ha abolito l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario e sviluppato servizi alternativi (le Rems), sarà raccontato dai protagonisti. In una tavola rotonda, il già direttore dell’OMS per la Salute Mentale Benedetto Saraceno, formatosi a Trieste, metterà a confronto esperienze di riforma basate sui diritti che provengono da paesi altri, dal Sud del mondo (Africa) e dall’Est Europa. Inoltre si parlerà di esperienze e reti di empowerment, ossia di cosa si muove in Europa e nel mondo per rafforzare la voce e il peso decisionale di utenti e familiari in primo luogo.

Il convegno internazionale sarà anche dedicato ai programmi di cooperazione internazionale e di collaborazione basati sull’esperienza triestina e regionale e attivati dal Centro Collaboratore di Trieste e dalla Scuola Internazionale ad esso collegata, attraverso specifici accordi e convenzioni (tra cui quelle con California, Argentina, Regno Unito, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia ed altri paesi).

Verranno presentate dal Centro Collaboratore di Trieste le Raccomandazioni per il superamento graduale degli ospedali psichiatrici, con un documento elaborato sulla base di una ricerca che ha interpellato i leader delle migliori esperienze mondiali. Inoltre vi sarò spazio per presentazioni di buone pratiche di impresa sociale e inserimento lavorativo, per programmi e servizi che tutelino i diritti, propri di ogni cittadino, al lavoro, alla salute, all’eguaglianza di fronte alla legge, alla vita indipendente e al protagonismo delle persone.

Sarà infine presentata la proposta per la Candidatura al Nobel per la Pace dell’esperienza nata dal lavoro di Franco Basaglia.

Il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e del Centro Collaboratore OMS – Ricerca e formazione in salute mentale, dottor Roberto Mezzina, presenterà infine gli esiti del lavoro degli ultimi anni a conclusione del suo mandato, rilanciando il lavoro della Scuola Interazionale intitolata ai Basaglia.

Il programma del convegno è disponibile qui.

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