LaCollina

E' stata curata dalla cooperativa La Collina la grafica per la promozione della mostra  E.F.C.A. ESTACION FLOTANTE DE CONTEMPLACION ACTIVA organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia e GRUPPO78, nell’ambito del progetto PRACC-Progetto Arte Contemporanea Carà.
La personale di Francisco Fernandez Taka, a cura di Maria Campitelli-Gruppo78 con la collaborazione di Guillermo Giampietro inaugura mercoledì 19 aprile alle ore 18.30 presso il Museo d'Arte Moderna "Ugo Carà". 

E' giunto a conclusione Memoria Oltre, progetto ideato dalla cooperativa sociale La Collina, con il finanziamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Reset Cooperativa Sociale, Associazione Culturale Fuoritesto, Associazione Culturale ManifeTSo 2020, Arci Servizio Civile Trieste e Istituto Regionale per la storia del Movimento di Liberazione (Trieste).

Oltre 150 studenti di 8 scuole della regione, dai 12 ai 18 anni, hanno ragionato sul tema della memoria storica legato alle vicende della Prima Guerra Mondiale. Un filo invisibile che ha disegnato una mappa di memoria restituita da Trieste a Udine, da Gorizia a Pordenone. I ragazzi, non semplici fruitori delle lezioni scolastiche, sono diventati “soggetti di memoria” capaci di restituire un evento temporalmente lontano alle nuove generazioni, come la Prima Guerra Mondiale, con un atto creativo oltre i confini, i pregiudizi, le semplificazioni.

Partendo dall’esplorazione dei segni stratificati, come i monumenti e le lapidi che la memoria della Prima Guerra Mondiale ha lasciato nel nostro territorio regionale, e dall'analisi e comprensione di diverse fonti storiche e artistiche, i ragazzi hanno ideato e costruito in scala 25 ipotesi di progetti monumentali raccolti per l'occasione nella mostra finale “Memoria Oltre – Costruire la comprensione”. Elaborati, prodotti multimediali, installazioni create come testimonianza, “Monumèntum” della Prima Guerra Mondiale e dei conflitti di oggi direttamente dai ragazzi protagonisti del progetto.

“Forme, materiali ed esperienze ci proiettano, cent’anni dopo il primo grande conflitto, verso la dimensione storica del nostro presente. 25 monumenti progettati e realizzati dai ragazzi e dalle ragazze di 8 scuole della Regione Friuli Venezia Giulia generano nuovi modi di ricordare, riflettere e narrare la storia. Perché oltre la memoria c’è?il nostro futuro; l’orizzonte dell’umanità intera.” Luca Gabrielli coordinatore del progetto – Cooperativa sociale La Collina

Al progetto hanno partecipato gli studenti delle scuole: Scuola Secondaria di Primo Grado Ippolito Nevio di Pradamano (UD), Istituto Comprensivo L. Da Vinci - Scuola L. Da Vinci - Ronchi dei Legionari (GO),  Scuola Secondaria di Primo Grado Nazario Sauro di Muggia (TS), Scuola Secondaria di Primo Grado Muzio De Tommasini di Prosecco (TS), Scuola Secondaria di Primo Grado Giuseppe Caprin di Trieste, ISIS G. Carducci - D. Alighieri di Trieste, Edilmaster di Trieste.

Memoria Oltre: un ponte di dialogo tra passato, presente e futuro, vero elemento dell’architettura della memoria, snodo di una cittadinanza della pace in grado di connettere, superare, includere.


“Memoria Oltre – Costruire la comprensione”
Giovedì 1 giugno

doppio evento

Ore 10.00 – Teatrino Franca e Franco Basaglia – Parco di San Giovanni (Trieste)
Memoria Oltre – Costruire la comprensione – la mostra
Saranno presenti i ragazzi che hanno partecipato al progetto, i coordinatori dei laboratori, le autorità, e i partner. In questa occasione i progetti saranno visionabili in una installazione di 25 m lungo i padiglioni difronte al Teatrino.
Inoltre hanno confermato la loro presenza lo scrittore Pino Roveredo, il giornalista Pietro Spirito e la storica documentarista Sabrina Benussi (Ass. Culturale Fuoritesto).

Ore 18.30 – DoubleRoom – Via Canova 9 Trieste
Memoria Oltre – Attraversando la memoria – videoinstallazione
Videoinstallazione Memoria Oltre: un ponte di dialogo tra passato, presente e futuro, vero elemento dell’architettura della memoria, snodo di una cittadinanza della pace in grado di connettere, superare, includere.
Il making of, le produzioni finali, le sensazioni, i punti di vista dei ragazzi e la narrazione di Memoria Oltre in una videoinstallazione per cogliere meglio il confronto generazionale tra Prima Guerra Mondiale e conflitti di oggi.

Imperdibile appuntamento di maggio con Fè Ste Feste Festival: sabato 13 maggio alle ore 20.00 inaugurazione della personale del fotografo Nino Gaudenzi dal titolo Street Photography: “The beginning of work”. Una serie di scatti divisi in 8 tipologie di soggetto. Ogni Tema nasce in maniera autonoma senza alcuna preparazione preliminare, vedendo solo a lavoro finito analogie tra scatti fatti a distanza di tempo ed in luoghi diversi. Il modo di fotografare di Nino si può racchiudere in questa frase: “Per me scattare una foto è escludere tutto il resto del mondo dalla mia lente.”
A seguire il concerto dei Sunday Band. Tiziano, Maddy, Save e Gabriele vi stupiranno con il loro scoppiettante repertorio rock e blues di covers e canzoni riarrangiate. 


NINO GAUDENZI
Si appassiona alla fotografia sin da ragazzo, accompagnando il padre Renato nelle sue passeggiate “fotografiche” in città , sul carso e nel vicino Friuli. Dal padre impara i primi “segreti“ fondamentali ed ha la fortuna di introdursi nel mondo della fotografia utilizzando una macchina Reflex Olimpus manuale, pertanto obbligato a centellinare gli scatti, visti anche i costi dei materiali di consumo (anni ’70-80 …. Rullino e stampe o diapo, niente computer, niente schede di memoria: Ne apprezza particolarmente “l’insieme di regole” che permette di raggiungere il risultato e la pazienza necessari a trovare il momento giusto (molto simili al pescatore in riva al fiume).
Non trovando, all’epoca, abbastanza stimolante la scuola, si avvia giovanissimo al lavoro, e altrettanto giovane costruisce la famiglia; proprio la moglie Manuela, ne primi anni ‘90 gli regala la prima macchina fotografica “quasiseria”: una NIKON F801. Nino sviluppa particolare piacere a fotografare composizioni “essenziali” e/o “street” ricevendo spesso complimenti da amici e conoscenti per la capacità di cogliere l’inquadratura.
Dopo alcuni piacevoli anni con la NIKON, lavoro e famiglia costringono Nino a rinunciare momentaneamente al suo hobby; deve cedere l’attrezzatura e dedicarsi ad altro.
Ma la passione non sopisce, e già agli inizi degli anni 2000 cerca di portarsi in eventuali viaggi e vacanze la macchina fotografica del padre o del fratello; poco dopo acquista una prima compattina con zoom Panasonik con la quale inizia a riprendere confidenza con la voglia di hobby fotografico. Nel frattempo è arrivata l’era del digitale, la possibilità di archiviare migliaia di immagini, e di usare il computer. Nino ha sviluppato negli anni una certa famigliarità con l’uso del computer, grazie alla passione per i giochi ma anche per lavoro, quindi coglie subito la duttilità dei nuovi strumenti per la fotografia.
Finalmente, (2013-2014) in occasione del 25° anniversario di nozze + 50° compleanno, Nino entra in possesso di una attrezzatura fotografica dignitosa. La passione riesplode, e già in occasione del viaggio di anniversario rientra con quasi 4000 foto. 
Negli ultimi 3 anni Nino ha collezionato oltre 30000 foto, trovando particolare attitudine allo stile “street”, e lavorando tutte le foto che poi pubblica su social FB e sul sito JUZA, in post produzione al computer. Monta e produce anche alcuni filmati-raccolta con sottofondo musicale. Alcuni colleghi fotoamatori gli dicono che ormai ha uno “stile” riconoscibile, e questo per Nino è motivo di grande orgoglio. Dal 2016 entra a far parte del Circolo Fotografico Triestino.

SUNDAY BAND 

La Sunday band nasce dall'incontro di Gabriele Starini alla batteria, Saverio Gaglianese al basso e Tiziano Bole. Tre musicisti con backgrounds musicali diversi che si incontrano a Trieste alle jam sessions della domenica del Round Midnight e all'Antico Spazzacamino. Proprio come in una jam session il repertorio è molto vario e cambia di volta in volta come cambiano le collaborazioni. In questa concerto proporranno un repertorio rock e blues di covers e canzoni riarrangiate per l'originale voce di Maddalena Murano che ha già collaborato con loro in altre situazioni. 

Fè Ste Feste Festival è un evento ideato e organizzato dalla cooperativa sociale La Collina. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito e si svolgono al Posto delle Fragole.

Altre novità arrivano all'Osteria Sociale Casa del Popolo di Ponziana: sabato 20 maggio non perdete l'inaugurazione del rinnovato giardino lounge. Dalle 18.30 aperitivo e cena con le musiche selezionate da dj Quero.

L’Osteria sociale è stata riaperta a marzo 2017; storico locale del quartiere di Ponziana, ampio e accogliente, un luogo di incontro e di convivialità.

Terzo imperdibile appuntamento con percorso culturale tra la filosofia e la pittura al Posto delle Fragole. Domenica 14 maggio alle 10.30, il filosofo Alessandro Di Grazia ci accompagnerà in un nuovo viaggio di suggestioni pittoriche alla ricerca del pensiero di un maestro dell’arte.

In questo nuovo incontro si parlerà del pittore ed acquafortista olandese del seicento Rembrandt.

Rembrandt fu uno dei più importanti artisti del secolo d'oro olandese e della pittura, non solo del XVII secolo ma di tutta la storia dell'arte occidentale. Dopo che gli furono attribuiti centinaia di dipinti, i ricercatori moderni hanno ristretto la sua produzione a circa 300 dipinti, di cui quasi 100 autoritratti, a cui va ad aggiungersi un migliaio di disegni. Rembrandt è un pittore tra i più profondamente personali; non solo in riferimento ai numerosi autoritratti, ma al suo stile emozionante e libero da convenzioni, e straordinario nella realizzazione. I suoi capolavori, come La ronda di notte, o anche opere precedenti, come la Lezione di anatomia del dottor Tulp, sono tra le pietre miliari della grande pittura dell'età dell'oro olandese.

Questi incontri di pratiche filosofiche e pittura hanno come titolo Dal corpo alla carne: l'auto rappresentazione del soggetto nella pittura occidentale.

Attraverso l'osservazione e l'analisi di alcune famosissime opere della pittura occidentale il laboratorio si prefigge di mettere in evidenza in quale modo l'immagine del soggetto si sia trasformata durante lo sviluppo della cultura europea.

L’ultimo appuntamento con il filosofo Alessandro Di Grazia è previsto per il 28 maggio, dove si parlerà del pittore irlandese Francis Bacon.

Il laboratorio sarà per lo più caratterizzato da uno stile dialogico proprio delle pratiche filosofiche.

Non sono necessarie competenze specifiche di storia dell'arte.

Al termine, sarà possibile fermarsi per pranzare insieme al filosofo Alessandro Di Grazia per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777

L’evento è organizzato dalla Cooperativa sociale La Collina.

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