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Venerdì 3 agosto alle ore 19.00 al Lunatico Festival Condominio #Scandaletti, concerto di Parole e Musica. Un cantautore attore e una storia da raccontare. Dieci canzoni sono i dieci piani di un edificio fantastico.

Stefano Scandaletti, voce; Davide Gobello, chitarra; Donald Renda, batteria elettronica; Andrea Beninati, violoncello; Monica Codena, drammaturgia. Dal vivo il repertorio del suo lavoro discografico CONDOMINO #SCANDALETTI. Scandaletti prende ispirazione dalla differente umanità che abita il suo Condominio; dai buchi spuntano chiacchiere, dagli echi delle scale, dai silenzi in ascensore, dalle silhouette illuminate dietro le tende escono i suoni che danno vita a nuove armonie. Scandaletti, in una realtà fantastica, si sposta attraverso i piani, dal suo monolocale fino al superattico. Diversi personaggi sono accomunati, oltre che dallo spazio vitale, dallo stesso senso di perdita dell’identità o confusione, a prescindere dall’età, dallo stato sociale e dalla composizione dei nuclei familiari. Gli abitanti/protagonisti hanno smarrito o mai conosciuto la capacità di amare, e con essa anche la capacità di unirsi come comunità – gli appartamenti non sono altro che camere dello stesso edificio, dove ognuno si sente lontano e diviso.

I brani sfiorano il pop plastico dei video games, degli autoscontri, delle sigle dei cartoni animati giapponesi. Nel loro interno sono compresse parole che trasformano la musica in cibo, droga, battito cardiaco, lamette, baci, occhi lucidi, violenza e passione.

Giovedì 2 agosto alle ore 20.30 il Lunatico Festival presenta "Pericoloso a sè e agli altri (e di pubblico scandalo)", reading teatrale sulle storie anonime di uomini e donne reclusi. Attraverso una raccolta di lettere e referti medici degli internati negli anni Trenta dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste si raccontano le torture perpetrate giorno dopo giorno nel fisico e nell’anima, suicidi e muti delitti sentenziati dalla violenza istituzionale.

Erano i figli delle classi sociali più povere. Operai, studenti, disoccupati, casalinghe, prostitute, immigrati. Molte di queste creature avevano conosciuto la miseria e le malattie. Avevano perso mariti, figli o fratelli in guerra. Ma nessuno teneva conto di questo dolore. La persona veniva internata dietro richiesta del medico in copia controfirmata dal questore con la formula “pericoloso a sé e agli altri e di pubblico scandalo” ed era considerata come un prigioniero, privato dei diritti civili e di ogni bene terreno. Spogliati della propria identità, dovevano indossare l’uniforme e i loro effetti personali venivano sequestrati.

Venivano recluse nei manicomi le persone affette per qualunque causa da alienazione mentale. Entravano così tutti senza distinzione: ammalati di epilessia, di sifilide, tifo, tubercolosi, sindrome di down; alcolisti e bevitori saltuari, cocainomani; madri affette di depressione post partum o semplicemente esauste da troppi parti, donne picchiate da compagni violenti, adolescenti ribelli, ma anche tanti bambini e bambine: bambini vissuti nella miseria, bambini sordomuti, bambini che spesso diventavano adulti dentro un ospedale psichiatrico.

Franco Basaglia smaschera la follia cieca della violenza istituzionale e oppone il suo rifiuto morale e politico, e insieme alla sua équipe compie una delle più importanti rivoluzioni della nostra storia contemporanea. Seguiamo le vite degli internati attraverso il filo conduttore dei suoi pensieri e azioni che restituirono non solo la dignità al malato ma alla società stessa, quindi a tutti noi che ne facciamo parte, per riflettere soprattutto su chi e cosa siamo diventati oggi.

Documenti raccolti da Tullia Alborghetti, Nicoletta Peloso e Mauro Serio presso l’Archivio di Stato di Trieste

Adattamento Teatrale: Tullia Alborghetti, Mauro Serio, Fulvio Falzarano

Consulenza tecnico artistica: Alessandro Metz

Progetto di Reading Teatrale con la collaborazione di Fulvio Falzarano, Mauro Serio, Tullia Alborghetti, Costanza Dolce, Riccardo Pieretti, Luigi Orsini e Daniele Tenze


Martedì 31 luglio alle ore 20.30 al Lunatico Festival l'Accademia della Follia presenta lo spettacolo "E mi no firmo" di Claudio Misculin.

I nodi fondamentali del movimento di pensierie azioni di chi fece la rivoluzione basagliana e la conseguente legge 180. Fatti, luoghi, persone. Uno spettacolo non solo storico, ma politico. Narra con una certa precisione fatti, luoghi, persone,.. perché la drammaturgia è stata supervisionata appunto da coloro che quei fatti li hanno fatti. La testimonianza che vuole essere lo spettacolo non è soltanto storica, ma anche politica.

Regia e drammaturgia : Claudio Misculin

Attori: Claudio Misculin, Dario Kuzma, Giuseppe Feminiano, Giuliana Zidarich, Gabriele Palmano, Franco Cedolin, Marzia Ritossa, Roberto Parisi, Giulia Misculin

Sabato 28 luglio alle ore 21.00 il palco del Lunatico Festival ospita i Diplomatics e il Move on up DJ set. 

I Diplomatics nascono a Vicenza nel 2013 e sono sei musicisti con solida esperienza nella scena rock e punk del nord est (Super Sexy Boy 1986, Speedjackers, i Melt). Traggono ispirazione da pietre miliari del Rock’n’Roll come Rolling Stones, MC5, The Who, Ramones, Dead Boys, Velvet Underground, The Saints, Radio Birdman.
Fin dagli esordi hanno condiviso il palco con band del calibro di Buzzcocks, Dictators, Fleshtones, Morlocks, Giuda, Nikki Corvette, Jack Oblivian, Dirty Fences, Lisa & The Lips, Vic Godard & Subway Sect, The Kids, Slaughter & the dogs e altri.
Nel 2013 registrano un primo EP omonimo contenente due singoli, tra cui il primo video "Shadow".
Senza mai fermare l'attività live i Diplomatics registrano e producono il loro album d'esordio uscito nel Novembre del 2014 e dal titolo "Don't be scared, here are the Diplomatics", da cui vengono tratti i singoli "Monkey me" e "Who I am".
Nel febbraio 2017 presentano il loro nuovo disco "I lost my soul in this town" il quale esprime al meglio la maturità sonora raggiunta dalla band la quale attualmente fonde nel migliore dei modi ogni influenza musicale avuta: rock and roll, punk, soul, funk e noise. Il primo singolo estratto è "Hey loser, you poser!".

Giovedì 26 luglio alle ore 20.30 al Lunatico Festival incontro con Leonardo Fiorentini, autore di "La cannabi fa bene alla politica" e con Barbara Bonvicini e Viola Tofani curatrici del libro. 

Le politiche sulla cannabis sono in evoluzione in tutto il mondo. L’Uruguay e 9 Stati USA hanno legalizzato quella ricreativa; il Canada si appresta a farlo, mentre le esperienze europee di Olanda e Portogallo sono note. In questo contesto internazionale appare evidente che la questione cannabis non sia più argomento tabù per la politica. Questo volume presenta una rassegna degli ultimi progressi legislativi, politici, parlamentari e di ricerca relativi alla cannabis in Italia. Allo stesso tempo, perché il proibizionismo è un “male” globale, presenta anche una panoramica di cosa si muove sul versante riformatore, principalmente nelle Americhe, con la speranza che le positive esperienze di legalizzazione sia dal punto di vista dei consumi, dei riflessi sociali ed economici, aiutino un processo di presa di coscienza che già attraversa tutte le generazioni.

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