Ludovica

In Turchia, su oltre 79.000.000 di abitanti, più di 700.000 persone soffrono di schizofrenia. Per anni, la Solidarity Association for Schizofrenia Patients and Their Families, è stata un punto di riferimento per i pazienti e le loro famiglie sul territorio. Il Blue Horse Café (Mavi at Kafè) di Ankara è stato ideato nel 2009 come parte di un progetto di riabilitazione.

Da allora, ha dato la possibilità a diverse persone schizofreniche di riappropriarsi di un ruolo attivo nella società, che ne rafforzasse l’ autostima, contrastando i pregiudizi attraverso il contatto diretto dei pazienti con il pubblico. Dalla sua apertura, il Café ha dato lavoro a circa 30 persone, senza però poterne garantire sempre degli stipendi.

Il progetto Mavi at Kafè un passo avanti – è partito da uno scambio di buone prassi con il processo di deistituzionalizzazione basagliana avvenuto a Trieste. Sia il nome del Caffè che il progetto stesso, prendono spunto dal simbolo di Marco Cavallo e dalla consolidata realtà di inserimento lavorativo del Bar Il posto delle Fragole di Trieste, attualmente gestito dalla Cooperativa Sociale La Collina.

In Turchia, lo stigma ed il rischio di esclusione sociale, riducono notevolmente l’efficacia delle terapie di cura. Il pregiudizio che “le persone affette da schizofrenia non possano lavorare” è parte integrante del senso comune del paese. Inoltre non esistono leggi che tutelino il loro ingresso o reinserimento nel mondo del lavoro. L’esperienza del Mavi At Kafè (Blue Horse Cafè) pur rendendo possibile l’empowerment dei suoi associati non ne garantisce l’autonomia e indipendenza economica. Lo stigma continua ad essere molto forte, anche perché trattasi di un progetto isolato nel contesto socio politico del paese.

Il progetto iniziato il 13/12/2018, ha avuto due obiettivi primari:

garantire la sostenibilità economica del Mavi at Kafe attraverso un rapporto formativo e di scambio con l’esperienza di Trieste;
creare una radio web comunitaria che possa coinvolgere altre realtà e organizzazioni turche sensibili al tema, rafforzando il network esistente a livello locale e internazionale.
Grazie al finanziamento della Regione Fvg, è stato possibile quindi:

  • attivare due Borse lavoro, retribuendo i volontari del Mavi at Kafe.

  • ridefinire la strategia commerciale del Ristorante, migliorandone l’offerta,

  • creare le basi per l’avvio del podcasting di una radio web comunitaria turca;

Il tutto è stato possibile con dei viaggi in Turchia da parte degli esperti de La Collina e di Copersamm, ed all’attivazione di una piattaforma e-learning creata ad hoc per formare il personale del Mavi at Kafe.

In un momento in cui il disagio giovanile è una delle questioni prioritarie che interessano le società occidentali, il progetto S(pazzi) per la libertà intende portare il contributo all'individuazione dei bisogni dei giovani, alla loro capacitaizone nell'affrontare le situazioni di fragilità, promuovendo la ricerca consapevole e partecipata di soluzioni inclusive e sostenibili, attraverso l'accesso alla rete dei servizi territoriali e alle opportunità offerte dai contesti di vita. Il progetto ideato da CoPerSaMM si avvale anche della collaboraizone della cooperativa La Collina per la realizzazione delle visite guidate nel Parco di San Giovanni e la realizzazione di laboratori radiofonici con Radio Fragola. Da gennaio è iniziata l'attività presso alcuni classi dell'Istituto Sandrinelli di Trieste con alcune lezioni focalizzate sull'informazione corretta e attenta sulle tematiche della salute mentale, su come promuovere percorsi personali di benessere. Da febbraio a gennaio le classi coinvolte potranno sperimentare con mano quanto appreso attraverso visite guidate storiche culturali nel Parco di San Giovanni e laboratori di comunicazione sociale. Obiettivo del progetto è aiutare i ragazzi a comprendere quanto la sofferenza psichica non sia solo una quetsione sanitaria, materia di specialisti e addetti ai lavori, ma ancor prima una questione etica, che investe temi come il lavoro, l'abitare e l'affettività.

Sono stati affidati alle cooperative La Collina e Coala i servizi di guardania e di pulizia delle 14 palestre cittadine gestite dall'Uti giuliana. Si tratta delle palestre delle scuole: Carducci, Dante, le due del Da Vinci, Galilei, Galvani, Max Fabiani, le due dell’Oberdan, la sede centrale e la succursale del Petrarca, Preseren e Volta. L'affidamento si protrae fino al 30 giugno 2020. Le palestre dell'Uti giuliana ospitano gli allenamenti e le partire di centinaia di atleti di diverse società fra cui FutuRosa e Trieste Volley.

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