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Feb 04

Sono stati affidati alle cooperative La Collina e Coala i servizi di guardania e di pulizia delle 14 palestre cittadine gestite dall'Uti giuliana. Si tratta delle palestre delle scuole: Carducci, Dante, le due del Da Vinci, Galilei, Galvani, Max Fabiani, le due dell’Oberdan, la sede centrale e la succursale del Petrarca, Preseren e Volta. L'affidamento si protrae fino al 30 giugno 2020. Le palestre dell'Uti giuliana ospitano gli allenamenti e le partire di centinaia di atleti di diverse società fra cui FutuRosa e Trieste Volley.

Set 02

Quest'anno la Regione FVG ospiterà il festival di turismo Responsabile IT.A.CÀ in due tappe: Trieste e Gorizia.
IT.A.CÀ è un festival ideato nel 2009 da tre attori della cooperazione internazionale con sede a Bologna (l’associazione YODA, COSPE onlus e NEXUS Emilia Romagna) e oggi coinvolge una rete composta oltre 700 realtà locali, nazionali e internazionali. Si tratta di un festival premiato dall‘Organizzazione Mondiale del turismo dell’ONU per l‘eccellenza e l’innovazione nel turismo.

Il Festival si svolgerà venerdì 6 settembre a Trieste (in Parco San Giovanni) e sabato 7 settembre a Gorizia (in parco Basaglia).
www.festivalitaca.net/portfolio-articoli/itaca-trieste-e-gorizia-agosto-settembre-2019/ a questo link sarà possibile visionare quali gli eventi che caratterizzeranno queste giornate.

L’apertura ufficiale del festival, a Parco San Giovanni di Trieste, verrà fatta dalla cooperativa Sociale La Collina che ha deciso di accogliere per la prima volta questo festival nella nostra regione curando l'organizzazione delle due tappe a Trieste e Gorizia.

IT.A.CÀ (che in dialetto bolognese significa “Sei a Casa”) struttura il suo programma itinerante basandosi su un tema sempre diverso: quello di quest’anno è la Restanza. La Restanza, concetto sviluppato dall’antropologo Vito Teti, è qui interpretata non come pigrizia o incapacità di agire bensì come scelta di vita consapevole volta a prendersi cura dei luoghi come beni comuni. È basandosi proprio da questa Restanza che La Collina deciso di presentarsi con due giornate dedicate ai luoghi che hanno caratterizzato la rivoluzione Basagliana. I due ex ospedali psichiatrici sono luogo di storia e cultura: la Cooperativa La Collina ha così deciso di utilizzare il turismo come motore di integrazione e scambio di buone prassi per far conoscere quel che è avvenuto.

www.festivalitaca.net/2019/08/francesca-giglione-trieste-gorizia/ a questo link sarà possibile leggere maggiori dettagli circa la nostra specifica tappa.

Questo il programma delle due giornate in sintesi:

Venerdì 6 settembre 2019 - Parco S.Giovanni di Trieste:

Il festival aprirà alle 14 con un intervento di Franco Rotelli. Sarà prevista una passeggiata storico culturale (itinerari basagliani) per Parco San Giovanni in grado di ripercorrere la Storia della Rivoluzione (che svolgerà Giorgio Liuzzi insieme al team de La Collina). Al termine vi sarà un incontro con la Sartoria Sociale Lister che ha sede sempre in uno dei padiglioni del parco, e poi in chiusa ci sarà modo di conoscere la storica Radio Fragola e la mostra “Oltre il giardino” (una mostra multimediale dotata di 3 tavoli touchscreen che permettono di immergersi nella storia della rivoluzione basagliana toccando letteralmente più di 5000 foto, video e documenti)

Sabato 7 settembre 2019 - Parco Basaglia di Gorizia:

La giornata apre sempre nel primo pomeriggio (ore 14) con l’altro itinerario Basagliano che permetterà una passeggiata storia culturale di Parco Basaglia grazie all’archivista Sara Fantin che ha lavorato a “La memoria restituita”: un progetto finalizzato al recupero e inventariazione dell’archivio storico dell’Ospedale psichiatrico provinciale Isontino. Sarà poi prevista l’esposizione di alcuni scatti realizzati da Sergio Scabar nel ’76 proprio in quello che era l’ospedale psichiatrico. Verranno esposti 3 installazioni - con relativa spiegazione - dei progetti realizzati dai ragazzi di architettura (durante il workshop svoltosi ai primi di giugno a Parco Basaglia) in 3 differenti luoghi del parco e saranno visionabili in maniera libera da parte dei partecipanti.

Per concludere ci sarà un dialogo aperto alla cittadinanza con Professori (dell’Università degli studi di Trieste) ed esperti del territorio.

Ott 08

Due settimane di installazioni, live performance, spettacoli e workshop per indagare e agire sulla città attraverso le arti digitali e i linguaggi della multimedialità e dell’interattività. La città è uno spazio vivo, composito, in perenne mutamento. Case, strade, piazze, cortili, negozi, edifici industriali, aree verdi compongono un mosaico carico di suggestioni visive, sonore e tattili. La fisicità dei luoghi si mescola ai gruppi umani che in questi luoghi abitano e agiscono. Il Festival coinvolge artisti di tutta Europa per esplorare i legami fra città visibili e invisibili attraverso il linguaggio delle arti digitali e della multimedialità. Se da un lato l’arte è in grado di agire direttamente sugli spazi fisici, rendendoli elementi attivi, significativi, capaci di raccontare storie e comunicare emozioni, dall’altro le nuove tecnologie offrono innumerevoli possibilità per esplorare ciò che della città non appare visibile ad occhio nudo: la sua storia, le vicende, i rapporti sociali ed economici, ma anche le possibilità di immaginare e progettare il futuro.

Ogni anno In\Visible Cities propone un focus specifico. Il Focus 2018 è “Cantieri aperti. Il racconto del lavoro, dei mestieri, delle professioni tra passato e presente”.
Attraverso le pratiche delle arti digitali e i linguaggi della multimedialità, artisti di tutt’Europa saranno chiamati a sviluppare riflessioni originali su questioni inerenti il mondo del lavoro che sempre più si trovano all’ordine del giorno: il rapporto tra le generazioni, con le difficoltà, da un lato, ad accedere al mercato del lavoro e, dall’altro, a lasciarlo; la trasmissione dei mestieri tradizionali; il racconto delle pratiche artigianali e la narrazione della precarietà; i nuovi lavori nell’economia digitale; i percorsi di apprendistato e formazione per gli italiani e i migranti; il racconto dei cosiddetti “cervelli in fuga” e la situazione lavorativa negli altri paesi europei. Più in generale i progetti potranno affrontare il tema delle “pratiche lavorative” di ieri e di oggi, la questione dei diritti, la narrazione delle realtà lavorative del territorio, le memorie dei lavoratori.

Nell'ambito di In\Visible Cities il Lunatico Festival ha collaborato alla realizzazione di "La memoria restituita" una videoinstallazione e una performance di Chiara Perini. 

Per informazioni e programma completo: invisiblecities.eu/ 

Il Festival è co-finanziato da: Regione Friuli Venezia Giulia; Turismo FVG; Comune di Gorizia; Camera di Commercio della Venezia Giulia

Organizzato da:
Associazione culturale Quarantasettezeroquattro
Ufficio stampa Federica Marchesich
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+39 3280114295

Set 08

Il settore ristorazione della cooperativa La Collina nel corso di questo 2017 si amplia ulteriormente. Oltre alla recente presa in gestione dell'Osteria Sociale Casa del Popolo di Ponziana, la cooperativa si è aggiudicata un nuovo servizio, la gestione del bar interno dell'Istituto “L. da VINCI – de SANDRINELLI” di Trieste. I locali sono stati interessati da alcuni interventi di ristrutturazione, e il servizio bar riprenderà ora a pieno regime dopo la pausa estiva, servendo oltre 650 alunni e 120 docenti, oltre al resto del personale scolastico.

Giu 06

Due nuovi corsi organizzati da Ires FVG si avvalgono di alcuni docenti della cooperativa sociale La Collina, che mettono a disposizione dei partecipanti la loro esperienza didattica e lavorativa, anche attraverso lezioni di learning by doing.

Il primo corso “Conoscere il Territorio” offre gli strumenti di base per “esistere” sul proprio territorio. Esistere come cittadini che esercitano diritti e sono in grado di accedere ai servizi; esistere come soggetti consapevoli della cultura e della storia dei luoghi; esistere come lavoratrici e lavoratori in potenza, quindi consapevoli del tessuto economico locale e della sua cultura. Esistere, infine, come persone capaci di trasmettere ad altri le proprie conoscenze.

“Prendere Parola” offre alcuni strumenti utili per comunicare: sia in modo diretto, attraverso la voce e la scrittura, che attraverso le nuove possibilità offerte dagli strumenti multimediali e dalle reti. Esso vuole anche promuovere un metodo corretto e un’etica della comunicazione: tratta quindi d’informazione (e di fonti); di come si costruisce e si sostiene un argomento (argomentare non significa parlare più forte dell’interlocutore); della diffusione delle idee e di reputazione. Le attività saranno particolarmente utili a chi intenda orientarsi, attraverso percorsi successivi, verso le professioni legate alla comunicazione (area commerciale, marketing, front office…). Il metodo di lavoro si basa su simulazioni ed esercitazioni pratiche orientate alla realizzazione di prodotti concreti, in linea di massima audiovisivi che possano essere diffusi in rete. Il corso si articola in quattro aree tematiche.

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