LaCollina

Segnaliamo una nuova opportunità formativa di Edilmasster

 

Rivolto a:

disoccupati con residenza o domicilio elettivo nel territorio del Friuli Venezia Giulia in possesso di diploma di Scuola Secondaria Superiore o Qualifica Professionale.

Durata:

Il percorso è formato da più azioni formative per un totale di 190 ore che dovranno essere frequentate congiuntamente:

– Formazione tecnica (FPGO) – 120 ore

– Formazione Imprenditoriale (IMPRENDERO’) – 70 ore

Al termine di queste azioni formative potranno essere attivati, su richiesta:

– Tirocinio extracurriculare (TIREX) – dai 3 ai 4 mesi presso aziende partner

– Formazione mirata per l’inserimento lavorativo (FORMIL) – da 30 a 100 ore presso aziende partner

Periodo indicativo di svolgimento:

– presentazione delle domande di partecipazione entro il 16 febbraio 2018 (entro i 10 giorni successivi sarà comunicato l’esito della domanda e comunicata la data della selezione agli ammessi)

NB: il termine massimo per la presentazione delle domande di partecipazione è stato prorogato fino al 28 febbraio 2018!
– avvio dei percorsi formativi tecnico ed imprenditoriale entro il 9 marzo 2018. Conclusione entro il 16 giugno 2018.

Titolo rilasciato:

attestato di frequenza

Contenuti del corso:

1. Percorso di formazione tecnica

L’obiettivo di fornire abilità specifiche nella lavorazione di materiali tradizionali quali il legno e il metallo, tipici della tradizione artigianale, e di materiali più moderni, le materie plastiche, al fine di creare oggetti e manufatti temporanei a supporto di eventi e manifestazioni.

Moduli formativi:

– Storia e prospettive di sviluppo dell’artigianato artistico in FVG

– Sicurezza e salute sul luogo di lavoro

– Accessibilità e fruibilità del patrimonio artistico e culturale

– Progettazione di dispositivi temporanei

– Tecniche di lavorazione dei materiali

– Tecniche di stampa 3D

– Project Work

2. Percorso di formazione imprenditoriale

L’obiettivo è sviluppare le competenze tecniche e professionali dell’imprenditore artigiano moderno

Moduli formativi

– Business idea e selezione delle opportunità

– Prototyping and business modelling

– Predisposizione del business plan

– Aspetti economici/finanziari nell’avvio dell’impresa

– Aspetti giuridici nell’avvio dell’impresa

– Organization design e risorse umane

– Accesso al credito, finanziamenti e fundraising

– Preselling, marketing, comunicazione e networking

– Strategie regionali di sviluppo e innovazione

– Strumenti regionali, nazionali ed europei per la creazione d’impresa

Sede di svolgimento:

le lezioni si svolgeranno all’interno delle aule e dei laboratori dell’Edilmaster – La Scuola Edile di Trieste (via dei Cosulich, 10). Saranno previsti laboratori, visite didattiche e workshop in ambienti esterni alla struttura scolastica.

Titoli di studio preferenziali:

– Diploma di Scuola Secondaria Superiore ad indirizzo tecnico (settore edile e grafico) o artistico

– Laurea Triennale in Architettura

– Qualifica professionale ad indirizzo edile, grafico o lavorazioni del legno

Numero partecipanti:

12

Criteri di selezione:

– titolo di studio

– voto di laurea o di diploma o di qualifica

– età

– test attitudinale

– colloquio individuale

Composizione del gruppo di selezione:

Il gruppo di selezione sarà composto da

– Coordinatore del percorso corso

– Tutor del percorso formativo

– Rappresentante delle aziende/enti partner del percorso

Partner:

– Comune di Muggia

– FILCA CISL

– ARIES Azienda Speciale CCIAA Venezia Giulia

– CNA Trieste

– Confartigianato Trieste

– Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trieste

– Consulta Regionale delle Associazioni di Persone Disabili e delle loro Famiglie del FVG ONLUS

– Casa dell’Arte di Trieste

– APS Kallipolis Associazione No Profit per uno sviluppo urbano sostenibile

– Associazione Macross

– Parasite 2.0

– La Collina Cooperativa Sociale ONLUS Impresa Sociale

– Punto Zero Società Cooperativa

– Laboratorio degli In-Perfetti

– Torrenuvola Cooperativa Sociale

– R3place Srl

– Nevyjel Restauri d’Arte

– Associazione Culturale MANIFETSO2020

– Golden Show Srl

– Louis Torelli

– Com Art

Si comunica che, causa maltempo, SABATO 24 FEBBRAIO resteranno CHIUSE le seguenti AREE ARCHEOLOGICHE di Trieste e provincia:

Antiquarium di via del Seminario

(Trieste)

Antiquarium e Sepolcreto di via Donota

(Trieste)

Grotta del Mitreo

(Comune di Duino Aurisina)

Si ricorda, inoltre che, per lavori in corso, resterà chiusa, fino a nuova comunicazione, nei giorni di mercoledì e prima domenica del mese la Basilica paleocristiana di via Madonna del Mare (Trieste)

Ad affrontare positivamente le avversità della vita, si comincia da piccoli con creatività e con metodi didattici adeguati che sviluppino talenti e creino opportunità. Per questo nasce “E se diventi farfalla”, un progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che sperimenta in 9 regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto, Basilicata, Toscana) la creatività come risorsa per combattere la povertà.
In Italia, sono tante le famiglie che hanno come unico sostegno alla genitorialità le scuole di infanzia, non tutti i territori rispondono allo stesso modo alle esigenze di socialità e si inclusione. Esistono infatti contesti spesso complessi dove occorrono interventi specifici: aumentare l’accessibilità alle offerte culturali-educative; rinforzare la qualità formativa ed educativa di scuole dell’infanzia e nidi trasformandole da scuole “ghetto” a scuole innovatrici; riqualificare spazi urbani accelerandone la riappropriazione dei cittadini; formare operatori, potenziare le strutture sui vari territori.
“E se diventi farfalla”, titolo che prende in prestito un evocativo verso della poetessa Merini, vuole quindi potenziare, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori del territorio e attraverso  collaborazioni pubblico- private,  le attuali scuole dell'infanzia, aprendo le nuove attività creative a tutte le famiglie interessate, ma soprattutto alle famiglie più fragili, compresi i nuclei familiari stranieri, per offrire ai propri figli occasioni importanti e di qualità per crescere dal punto di vista culturale e  per sviluppare i propri talenti, condividere storie e sentirsi accolti, confrontarsi con le esperienze degli altri, con meno giudizi e pregiudizi che in altri momenti della vita: la fascia da 0 a 6 anni coinvolge la genitorialità in modo profondo. I bambini presenti nei territori di intervento sono più di 140.000.
Nelle regioni identificate dal progetto si registrano molte situazioni a rischio di marginalità: a Mazara, ad esempio, non ci sono asili nido comunali, non ci sono ludoteche, non ci sono parchi gioco, non ci sono aree verdi, non ci sono servizi di prevenzione primaria. A Borgo Zindis, rione di edilizia residenziale pubblica alla periferia di Trieste, il 55% della popolazione rientra nella fascia di reddito più bassa e le famiglie con minori a carico esprimono bisogni di socialità. E' in atto un percorso di riqualificazione. A Rimini, il quartiere dell’intervento è il più povero e multietnico della città, connotato da problemi di prostituzione, spaccio e integrazione sociale.
Le povertà educative da contrastare riguardano quindi contesti diversi: da Sesto Fiorentino con un'alta conflittualità sociale e famiglie di varie origini (cinesi, Rom romeni e macedoni...) che vivono anche in capannoni industriali, accampamenti lungo i canali, alla Carnia in Friuli Venezia Giulia, seconda Regione per abuso di alcool, alla Circoscrizione 3 (Torino) con 990 famiglie monogenitoriali (13,7%) con 887 madri sole con minori 0-6 anni (725 italiane e 162 straniere). A Mantova, la presenza di bambini stranieri 0-6 anni è passata dal 5% (A.S. 02/03) al 25% (A.S. 15/16) con le scuole coinvolte che raggiungono il 56%. Comune denominatore di tutti i territori sono i servizi offerti dalle scuole dell’infanzia, per lo più statali, che non riescono, da sole, a sostenere comunità educanti..
Il progetto coinvolge i servizi educativi e li rende protagonisti con la co-progettazione, la condivisione della formazione, la sperimentazione didattica: le scuole, i centri 0-3 anni, le ludoteche, diventano sede di attività per il quartiere e il territorio, realizzano laboratori per bambini potenziandone la creatività e il pensiero progettuale, aprono le porte alle famiglie e ai genitori, sono sedi di mostre e installazioni, aperte al pubblico di cittadini e al dialogo con le arti per attivare processi di cambiamento sia sull’immaginario generale sia sul successo formativo di bambini e bambine.
Un modo per creare occasioni di scambio e confronto capaci di attraversare diversità culturali, linguistiche e di provenienza geografica, favorendo così percorsi inclusivi che superino la frammentazione dell’attuale sistema educativo.
Il progetto prevede di rendere le scuole al territorio punto di riferimento per le famiglie anche in orario extrascolastico: con orari di apertura stabili, servizi nei mesi invernali o estivi a seconda delle esigenze territoriali, le ludoteche, i centri per l’infanzia, le biblioteche, le Pinacoteche e i musei del luogo, potenziano la loro programmazione rivolta sia ai bambini sia alle famiglie per ovviare a diverse problematiche: la mancanza dei genitori a casa, il bisogno di socializzare e fare amicizie tanto dei bambini quanto degli adulti.
I genitori accedono in modo gratuito a opportunità culturali ed educative mirate, sperimentano modalità di relazione educativa fondata su metodi pedagogicamente rilevanti, partecipano a iniziative pubbliche con risultati manifesti (un’installazione, materiali gioco, mostre gioco…).
Oltre ad essere beneficiari, sono quindi co-progettisti delle attività e dei manufatti dei progetto grazie a una strategia di lavoro cooperativo denominata “comunità di pratiche”: gli operatori/educatori sono facilitatori, mediatori di specifiche conoscenze e competenze, come quelle per lo sviluppo e potenziamento della creatività.

I partner:
Il progetto nasce dalle esperienze pregresse di capofila e partner: “Zaffiria”, a Rimini, gestisce una ludoteca con installazioni per bambini nate dal lavoro di artisti, designer, genitori, nonni, insegnanti; alcune sue sperimentazioni sono alla base di progetti europei in corso; “La Collina”, a Trieste, si occupa di rigenerazione urbana a partire dall'attivazione di processi creativi e di crowdfounding; “Binaria”, a Torino, nasce dal Gruppo Abele; “Pinac”, a Brescia, è la prima esperienza italiana di galleria d'arte per bambini attenta all'espressività delle fasce più fragili; il Comune di Mantova ha attivato la sperimentazione Playground (www.mantovaplayground.it); COSPE onlus, a Firenze, sperimenta le potenzialità della creatività nei contesti multiculturali così come “La Piccola Officina” a Palermo. “Progetto Città » (Bari) e “Cresciamo Insieme” (Brindisi) hanno sperimentato in Puglia servizi innovativi a livello culturale ed educativo con un costante lavoro di rete; “Azione e Solidarietà » a Mazara del Vallo, lavora con il Metodo Bruno Munari. Sono coinvolte le scuole di Rimini, Policoro di Matera e Paularo Arta Terme (Udine). A Codogné (TV) è la Biblioteca Comunale il cuore della sperimentazione.

“Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.
Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD”.

Con il motto “Giornalismo Etico contro i Discorsi d’Odio”, il progetto RESPECT WORDS, coordinato dalla associazione EMA-RTV, coglie la necessità di ripensare come i media e i giornalisti trattano l’argomento relativo ai processi migratori e alle minoranze etniche e religiose.
In un contesto particolarmente preoccupante – disumanizzazione delle politiche inerenti l’immigrazione, mancanza di empatia con la vita e i diritti, aumento di discorsi islamofobici e xenofobi, commercializzazione delle informazioni giornalistiche – oltre 150 media europei e circa 1300 giornalisti degli 8 paesi partner del progetto RESPECT WORDS (Germania, Austria, Slovenia, Spagna, Grecia, Ungheria, Irlanda e Italia) lavoreranno insieme per contribuire alla realizzazione di un nuovo linguaggio, essenziale nella lotta contro i discorsi d’odio.
RESPECT WORDS si basa su tre attività principali:
La prima è orientata verso lo sviluppo e la realizzazione di un codice etico su come trattare, giornalisticamente, gli aspetti legati ai processi migratori (link su “CODICE ETICO”), alle minoranze etniche e religiose. Per preparare questo documento, ogni partner organizzerà nel proprio paese, insieme ad istituzioni ed esperti, un seminario le cui conclusioni saranno raccolte, condivise e organizzate in un comune codice etico europeo.
La seconda attività prevede il lancio online sul sito web del progetto, di una mappa interattiva delle migliori pratiche europee adottate nei confronti dei processi migratori e delle minoranze. Questo darà loro visibilità nel contesto europeo, sottolineando iniziative positive nei settori della comunicazione, dell’informazione, della cultura e dell’integrazione delle popolazioni migranti e delle minoranze. Queste buone pratiche saranno estese ad altre aree, e forniranno esempi per migliorare l’atteggiamento dei media su questi temi.
La terza attività,prevede la realizzazione di una campagna radiofonica europea che i partner del progetto produrranno per mezzo di programmi informativi, interviste e messaggi attraverso cui accrescere la consapevolezza sulle cause delle crisi umanitarie, dei processi migratori, dei rifugiati e dei diritti delle minoranze etniche e religiose. La campagna radiofonica verrà trasmessa, nelle rispettive lingue, in ognuno degli 8 paesi coinvolti nel progetto, con un unico titolo “PAROLE DI RISPETTO”, come il nome del progetto e come il motto per un “giornalismo etico contro i discorsi d’odio”.

Radio Fragola aderisce al progetto: potete ascoltare Respect Words ogni settimana martedì alle 10.35 e sabato alle 10.35

Pagina 69 di 303