LaCollina
Giovedì 23 agosto sarà ospite al Lunatico il Premio Strega 2018 Helena Janeczek
19 Agosto 2018Giovedì 23 agosto alle ore 20.30 al Lunatico Festival incontro con Helena Janeczek e Wu Ming 1
«La ragazza con la Leica», storia della fotografa tedesca ribelle e avventurosa e pioniera del fotogiornalismo Gerda Taro, vincitore del Premio Bagutta e dello Strega, è l'ultimo romanzo di Helena Janeczek, scrittrice e traduttrice tedesca naturalizzata italiana che da anni porta avanti un percorso narrativo di ibridazione tra biografia, ricerca storica e romanzo, che affronta tra gli altri i temi della Shoah, dell'antifascismo, dell'identità. Wu Ming 1, componente del collettivo Wu Ming, dirige da tre anni la collana di narrazioni ibride QuintoTipo per le Edizioni Alegre.
Al Parco di San Giovanni, Trieste
Ingresso libero
Martedì 21 agosto la Compagnia Mamarogi al Lunatico con "Quello che conta sono i soldi"
17 Agosto 2018Martedì 21 agosto alle ore 20.45 al Lunatico Festival “Quello che conta sono i soldi", uno spettacolo che parla di ricchezza economica, di valore e di scambio in un mondo segnato dal costante aumento delle disuguaglianze, dall’inarrestabile accumulo della ricchezza in poche mani e dalla perdita del valore dell’esperienza, delle idee, delle relazioni umane, della cultura e dell’arte, a favore del “ valore di scambio”, che assegna a ogni aspetto dell’esistenza un suo prezzo al posto di un suo valore intrinseco ed esperienziale.
Lo spettacolo è il risultato di “Quello che conta sono i soldi – corso interattivo di formazione alla ricchezza individuale”, riflessioni e interviste sui temi del denaro, della ricchezza e dello scambio, rivolte a diverse fasce sociali, con particolare attenzione alle aree di disagio, e generazionali: dai bambini alla terza età; incontri e conferenze con esperti, per aiutare il cittadino-spettatore a emanciparsi dalla solitudine percettiva in cui versa di fronte a fenomeni sempre più incomprensibili, cercando di contrastare il disagio sociale derivante dalla somma di queste solitudini frustranti. I precedenti incontro svoltisi tra Trieste e Zababria hanno permesso la stesura di un canovaccio teatrale che, attraverso a una serie di sessioni di prove aperte, ha portato alla costruzione del testo dello spettacolo in forma di paradossale gioco di ruolo interattivo.
Lo spettacolo verrà guidato da Boris Bakal, geniale regista e attore di teatro e cinema, artista intermediale e scrittore, direttore artistico di Baca?i Sjen- ki/Shadow Casters (Zagabria), una piattaforma artistica che ha vinto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per lo sviluppo di progetti culturali eclettici e dal taglio fortemente interattivo.
J. M. Keynes scrisse: “La stessa regola auto distruttrice del calcolo finanziario regola tutti gli aspetti dell’esistenza (...) Saremmo capaci di spegnere il sole e le stelle perché non danno alcun dividendo”, che è esattamente quello che l’uomo sta facendo. Se 85 persone al mondo (un numero che va restringendosi) detengono più ricchezza (accumulata a spese del pianeta) della somma delle ricchezze dei 3,5 miliardi di persone più povere della terra, ciò dimostra che tra l’accumulo infinito di denaro e il benessere dell’umanità non vi è relazione. Purtroppo, un mondo che al centro abbia il rispetto della vita e non il denaro, è un mondo che neanche riusciamo più a immaginare, rinchiusi come siamo dentro a questo Matrix dove siamo liberi di inseguire bisogni indotti e sognare sogni non nostri, e forse incapaci, ormai, anche solo di immaginare un diverso senso della vita.
Al Parco di San Giovanni, Trieste
Ingresso libero
Venerdì17 agosto tappa lunatica del tour di Doro Gjat!
13 Agosto 2018Venerdì 17 agosto alle ore 19.00 al Lunatico Festival Doro Gjat + Kwalaman DJ Set
Alle 19.00 e in chiusura della serata selezioni musicali di Kwalaman DJ Set
Dalle 21.00 concerto di Doro Gjat
Luca "Doro Gjat" Dorotea nasce a Tolmezzo nel 1983 e sin da adolescente si appassiona alla musica, in particolare all’hip hop. L’esordio artistico arriva nel 2007 con il primo album omonimo del suo gruppo, i Carnicats, per l’etichetta ReddArmy. Nel 2009 pubblica, sempre per Reddarmy, l'EP di mash-up Doro Gjat meets Zion I e nel 2012 il mixtape Nel frattempo. Negli anni a seguire la sua musica ottiene passaggi televisivi (Dee Jay TV all’interno della trasmissione The Flow) e radiofonici (Deejay Chiama Italia su Radio Dee Jay) oltre ad aprire i concerti di personaggi del calibro di Caparezza, Fedez e Fabri Fibra. Vai Fradi, il suo primo album solista, esce per ReddArmy a novembre 2015 e ottiene ottimi riscontri sia di critica che di pubblico portandolo, tra le altre cose, ad essere ospite di Studio Aperto nel gennaio 2016.
Nei mesi successivi Doro si dedica all'attività concertistica accompagnato dalla sua live band e i risultati non tardano ad arrivare: a dicembre 2016 è tra i finalisti di SUNS Europe, a gennaio 2017 vince una tappa di Musicultura come miglior performance e il primo maggio 2017 trionfa alle selezioni di 1MNEXT e sale sul palco del Primo Maggio a piazza San Giovanni in Laterano a Roma. L'estate successiva il rapper friulano collabora con la soul singer britannica Joss Stone realizzando insieme a lei un duetto di uno dei brani del suo disco, Zenit; il video della performance, realizzata live in acustico nella splendida cornice dei Laghi di Fusine, viene caricato da Joss Stone sul suo canale YouTube ufficiale.
Doro Gjat è un artista che si è scelto forse il percorso più complicato perché all’hip hop unisce una visione del mondo poetica che, pur spaziando in una personale ricerca musicale, in qualche modo resta ancorato alla sua terra, il Friuli. Orizzonti Verticali (ReddArmy) è un omaggio al paesaggio naturale e sono questi orizzonti ad ispirare le parole e il suo hip hop, con dei veri quadri naturalistici che uniscono Los Angeles, il deserto e il cielo d’Asia.
Al Parco di San Giovanni
Ingresso libero!
Le Microaree in viaggio e scambio con le Well Communities di Londra
31 Luglio 2018Sviluppare relazioni orientate agli obiettivi comuni è importante non solo all'interno dei singoli territori dove lavoriamo, ma anche fra le diverse persone e soggetti che portano avanti progetti di salute e sviluppo di comunità in territori diversi, sia a livello locale, sia a livello internazionale.
Pantxo Ramas sta lavorando sul fronte internazionale e ha da tempo coinvolto le Microaree triestine in un confronto con esperienze affini a Londra e a Madrid. Recentemente ha organizzato, con l'Università del Kent, due giornate seminariali in Inghilterra per portare avanti questo confronto. Da Trieste hanno partecipato un gruppo di referenti di Microarea dell'Azienda Sanitaria e della Cooperativa Sociale La Collina.
Ci apre la prospettiva, vedere che anche a Londra, con il Progetto Well London - Well Communities (http://www.welllondon.org.uk), come noi a Trieste e dintorni, lavorano nei territori stando vicino a chi li abita, puntando sul partenariato fra i soggetti istituzionali e non e sull'attivazione della cittadinanza, per obiettivi di salute e sviluppo di comunità... E le domande e gli apprendimenti reciproci si moltiplicano.
La capacità del Programma Habitat-Microaree di offrire ai territori una presenza continuativa all'interno di un partenariato interistituzionale solido è qualcosa di non scontato e davvero prezioso, visto da fuori, come anche la capacità delle Microaree, grazie al partenariato che le porta avanti, di facilitare e potenziare la presa in carico delle persone in difficoltà da parte dei servizi sanitari e sociali. Well London invece offre una ricchezza di strategie di comunicazione, progettazione partecipata con i cittadini, formazione dei volontari, valutazione dell'efficacia degli interventi, da cui le Microaree possono imparare qualcosa.
Quindi... lo scambio deve continuare.