LaCollina

Anche quest'anno, la cooperativa sociale La Collina si è aggiudicata, congiuntamente alle cooperative 2001 Agenzia Sociale e Lybra, il bando di gara che prevede la co-progettazione di interventi a favore di persone individuate dall'Ufficio Esecuzione Penale Esterna. Il progetto "In Cantiere" coinvolgerà tre persone in carico all'UEPE, impegnate per 20 ore settimanali in un percorso di 3 mesi. Obiettivo è offrire opportunità inclusive nel mondo del lavoro a favore di detenuti in semilibertà o ammessi al lavoro esterno al carcere quali percorsi di recupero dell'autonomia personale e di reinserimento sociale.

Sulla scorta dell'esperienza sin qui maturata, la Collina si propone come risorsa utile alla realizzazione di progetti individualizzati a valenza formativa e lavorativa, per attuare misure sostitutive alla detenzione e ad interventi di giustizia riparativa. Parole chiave del progetto sono continuità ma anche innovazione dei percorsi: oltre agli ambiti di inserimento già sperimentati in passato nel settore culturale, nei portierati e in quello amministrativo in ambito sanitario, La Collina intende implementare il sistema delle opportunità, allargando i contesti dell'inserimento in formazione al settore ristorazione e al settore comunicazione, coinvolgendo altre realtà potenzialmente in grado di accogliere percorsi di inclusione attiva come l'ADS Samarcanda.

Si conclude il progetto didattico “Le Forme della Memoria”, percorso che ha intrecciato i temi della memoria, della narrazione storica e della progettazione artistica.
Partendo dall'analisi e comprensione delle opere monumentali moderne e contemporanee (partendo da C. Brancusi e Picasso fino ad arrivare a M. Abramovic e A. Kapoor), le ragazze e i ragazzi della classe 1°ACM dell'ITT A. Malignani di Crevignano, hanno riflettuto su come è mutato oggi il concetto di monumentum realizzando quattro progetti che dialogano con la grande storia e il territorio.

Gli elaborati, realizzati in cartone in scala 1:20, sono stati digitalizzati ed interposti in contesti reali mediante la realizzazione di una serie di fotomontaggi. Inoltre, entro il mese di giugno, tutte le opere realizzate andranno a comporre una mostra tematica itinerante.

“Le Forme della memoria” è un progetto ideato da La Collina e realizzato nella cornice del progetto ENSEIGNER LA GUERRE, ÉDUQUER À LA PAIX - programma Erasmus + Ka2, con il coordinamento della Prof.ssa Silvia Gottard.

“La libertà terapeutica” è uno dei grandi messaggi che testimonia la a rivoluzione basagliana e che ancora oggi guida le scelte di molti operatori del settore della salute mentale. Proprio “La libertà è terapeutica” è il titolo della mostra nata da studi sul recupero del Parco Basaglia e inserita all'interno del cartellone E'Storia. Questo è il titolo della mostra, inserita nel programma di E'Storia. Visitabile da venerdì 20 fino a domenica 22 maggio presso il Trgovski dom, corso Verdi 52, Gorizia, questo innovativo progetto espositivo è a cura di Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.2 Bassa Friulana - Isontina, Provincia di Gorizia, Dipartimento di Architettura dell’Università di Trieste - sede di Gorizia, Cooperativa sociale Arcobaleno di Gorizia, Cooperativa sociale La Collina di Trieste
Gli studenti hanno analizzato lo stato di conservazione degli edifici del Parco Basaglia, gli interventi e necessari a ripristinare le condizioni di uso e ipotizzato funzioni compatibili. Hanno poi elaborato un progetto che riguarda il parco nel suo complesso e in relazione alla città, scendendo, in alcune parti, alla scala del progetto di interni e di allestimento. In mostra sono presenti, quindi, modelli alle diverse scale, da quella urbana a quella di dettaglio. Le vicende dell’ex ospedale psichiatrico offrono temi di riflessione straordinariamente interessanti all’architettura. Se Franco Basaglia riconsegna i comodini ai pazienti, per restituire loro la possibilità di una storia e dunque di un’identità come base indispensabile per costruire una progettualità, il lavoro dell’architettura dovrebbe fare altrettanto, se aspira ad essere costruzione di senso e non solo di valore immobiliare. Il parco Basaglia ha offerto agli studenti diversi temi di progetto: per l’impianto e le trasformazioni di cui è stato oggetto (un parco chiuso alla città da un “muro” poi abbattuto), per l’adiacenza al confine e per le vicende che ha ospitato (di rilevanza epocale per la psichiatria ma anche per i diritti civili). Centrali in tutti i progetti sono le questioni dell’identità (dell’architettura e di chi la abita) e del limite (nelle accezioni materiali e immateriali).Le destinazioni d’uso approfondite sono diverse per i vari gruppi; in generale si è lavorato sulla necessaria apertura alla città, sull’integrazione delle attività già presenti e sull’inserimento di un centro di documentazione e studio comprendente anche una zona espositiva, un allestimento permanente come luogo della memoria di una battaglia civile, sociale, etica, per la libertà di espressione, la libertà di essere diversi, per la dignità e il rispetto della storia di chi non è pacificato con il mondo, di chi cerca se stesso in un modo anche problematico. Che poi è l’unico modo di cercare davvero, anche in architettura. La mostra è stata realizzata con il contributo degli studenti del Laboratorio di Progettazione architettonica 3 - docenti S. Pratali Maffei, G. Scavuzzo.

Il mondo della cooperazione sociale suscita sempre più interesse anche nei Paesi Stranieri. Oggi una delegazione di una cinquantina di operatori dell'Istituto Hrastovec della vicina Slovenia è stata accolta da alcuni soci della cooperativa La Collina. Una mattinata di confronto su buone pratiche e modalità operative messe in campo dalla nostra cooperativa a Trieste e Muggia. Inclusione lavorativa, attenzione al territorio e comunicazione sono i temi approfonditi durante l'incontro.

Nello specifico, dopo una prima introduzione alla cooperativa e alla sua mission, sono stati presentati due dei progetti di inclusione, aggregazione sociale e lotta allo stigma che in questi anni La Collina porta avanti con successo: Microarea di Borgo Zindis e Radio Fragola.

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