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A Il Posto delle Fragole Trieste si anticipa di qualche giorno la Primavera con il consueto appuntamento di Fè Ste Feste Festival, la rassegna ideata da Silvio Onor che coniuga arte e buona musica. Sabato 17 marzo alle ore 21.00 inaugurazione della personale di Lele Pecchiari. A seguire il concerto dei Karma Queen.

"Marvin Barnes - Bad News Project" è il titolo del progetto artistico di Lele Pecchiari, che sarà esposto nelle prossime settimane. Un omaggio al corpo femminile, alla sua sinuosità e bellezza, ma anche a Marvin Barnes, giocatore di basket.

Sono molte le storie attorno ai giocatori e alle franchigie NBA, racconti di anelli, di vittorie, di sconfitte. Racconti di partite, di giocatori, di coach, dei tiri presi quando l’ultima sirena suona. Quella di Marvin Barnes è una storia poco conosciuta. Un uomo che non ha mai avuto un posto nel cuore di allenatori, compagni e tifosi a causa della sua “scelleratezza”. Marvin Barnes era “Tire Iron! (crick in inglese) o “Bad News” a seconda dei vari aneddoti, giocatore nel Providence College.
Giocava ala, ma era un rimbalzista incredibile (nel ‘73 guidò la nazione in quanto a rimbalzi). Marvin era però noto per le sue (frequenti) azioni compiute fuori dal campo. All’ultimo anno di liceo, correva il 1972, fece parte di una banda che rapinò una banca, ma fu facilmente rintracciato perché indossava la giacca della squadra, con dietro scritto il suo nome.
"Karma Queen" è il nome estemporaneo di un progetto inaspettato. Saverio Gaglianese, bassista che milita in varie formazioni cittadine,insieme a Teo Cannarella, Roberto Marzari e Giorgio Codiglia dà vita ad una band particolare, che proporrà per questa serata una serie di standard jazz con improvvisazioni e temi che hanno fatto la storia di questa musica riarrangiati per questa inedita formazione.

Ed ecco i componenti del gruppo Karma Queen:

LINE UP

?? Sax – Teo Cannarella

?? chitarra elettrica – Roberto Marzari

?? basso elettrico – Saverio Gaglianese

?? batteria – Giorgio Codiglia

Fè Ste Feste Festival è un evento ideato e organizzato dalla cooperativa sociale La Collina. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito e si svolgono al Posto delle Fragole.

Nel più importante giardino storico del Friuli Venezia Giulia, un vero e proprio spazio di espressione estetica, ritorna — sotto la regia dell’ERPAC, l’Ente preposto a valorizzare le nostre bellezze, che per la terza volta si è affidato al coordinamento della cooperativa Agricola Monte San Pantaleone di Trieste — la manifestazione Nel Giardino del Doge Manin, dedicata al migliore florovivaismo oggi sul mercato.
Oltre 100 espositori sapientemente selezionati da Lili Soldatich, curatrice di Horti Tergestini, metteranno in mostra i loro prodotti e la loro abilità nel coltivarli, realizzarli e trasformarli, assieme alla disponibilità a dialogare sul tema e le sue mille sfaccettature.
Protagonisti assoluti, non solo sui banchi degli stand, saranno i fiori. Fiori sono gli abiti dello stilista Roberto Capucci: vere e proprie opere d’arte dalle forme floreali che sprigionano eleganza e creatività contagiosa.
Un assaggio, quello che potremo gustare il 17 e il 18 marzo, dell’enorme patrimonio su cui può contare la Fondazione Capucci, che ha finalmente trovato casa a Villa Manin e che dispone di cinquecento vestiti, più di ventimila bozzetti, illustrazioni e foto.
Fiori sono le immagini del fotografo Massimo Gardone, che con il suo obiettivo da anni esplora questo concentrato di esistenza e lo cattura in un messaggio che coniuga armonia, forme e colori, senza mai ripetersi.
Fiori sono le bolle speculative che lo storico e giornalista inglese Mike Dash ci racconta nel libro dedicato ai tulipani olandesi. La passione per la bellezza indusse a scambiare i bulbi con maiali, pecore, vino, burro, pezzi d’arredo, e il mercato si gonfiò a tal punto da portare il sistema al collasso.
Tutti fiori che per una ragione o per l’altra hanno incantato gli uomini e le donne che li hanno avvicinati e che — ne siamo certi — non faranno a meno di attirare e incantare, senza tuttavia far loro perdere la ragione, anche i visitatori, friulani e non, che sceglieranno Passariano per un fine settimana all’insegna di natura e cultura: una combinazione che nutre e dona benessere, e non solo per un giorno.

 

In occasione dell'evento, organizzato dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone, l'area Creatività e Comunicazione della cooperativa sociale La Collina si occupa degli aggiornamenti del sito agricolamontepanta.com e della gestione della sua pagina facebook.

Per tutte le informazioni:

http://www.agricolamontepanta.com/

Seicento anni di storia e storie sono raccolti nella mostra “Tesori e imperatori. Lo splendore della Serbia romana, presentata stamattina in conferenza stampa a Roma nella sede del Ministero per i Beni Culturali e Turismo. Sono intervenuti Debora Serracchiani, presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, Goran Aleksi?, ambasciatore della Repubblica di Serbia in Italia, Claudio Strinati, storico dell’arte.

L’esposizione, che ha aperto al pubblico da domenica 11 marzo nella sede di Palazzo Meizlik ad Aquileia e prosegue fino al 3 giugno, è organizzata dalla Fondazione Aquileia, dal Museo Nazionale di Belgrado e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Aquileia e l’Associazione Nazionale per Aquileia con il supporto di Cassa Rurale Fvg, FCA e Trieste Airport. I servizi di biglietteria e assistenza al pubblico sono forniti dalla cooperativa Arteventi e dalla cooperativa sociale La Collina.

Sessantadue reperti provenienti dal Museo Nazionale di Belgrado, dal Museo Nazionale di Zaje?ar e di  Niš e dai Musei di Požarevac, Novi Sad, Sremska Mitrovica e Negotin oltre a un calco storico della Colonna Traiana (1861) prestato dal Museo della Civiltà Romana ci trasportano in un lungo viaggio sulle tracce della storia dell’impero romano,  dalla sua espansione a Oriente, all’età d’oro dell’Impero Tardo Antico fino al suo crepuscolo quando il limes non resse più all’invasione dei barbari, gli stessi Unni guidati da Attila che metteranno a ferro e fuoco anche Aquileia.

PERCORSO DI VISITA

Alle estreme propaggini orientali della Serbia di oggi il Danubio s’incunea nello splendido scenario delle Porte di Ferro: duemila anni fa il fiume segnava il confine di un impero, quello romano che nel periodo della sua massima espansione arrivava alla Tracia (Bulgaria sud-orientale, Grecia nord-orientale, Turchia europea) e alla Dacia. L’Illirico fu terra di eventi cruciali - la campagna di Traiano, l’ascesa al potere di Diocleziano e di Costantino – terra di fortificazioni, di legionari e imperatori, di grandi residenze imperiali, prosperi quartieri urbani, commerci fiorenti, luogo di convivenza di culture e segni dei diversi influssi religiosi.

E al Danubio, una via d’acqua che non era solo linea di frontiera, ma confine permeabile agli scambi e alle influenze che provenivano dai territori situati al di là è dedicata la prima sala della mostra che ne rievoca gli scenari grazie a un’installazione multimediale di suoni e immagini.

I reperti in mostra ci raccontano un territorio  in cui nacquero ben 17 o 18 Imperatori, da Ostiliano a Costanzo III, passando attraverso Costantino il Grande e che vide sorgere grandiose ville imperiali, come quella di Felix Romuliana, oggi Gamzigrad, o nuovi centri, che nel caso di Sirmium, oggi Sremska Mitrovica, potevano includere la presenza di un circo, elemento che trasformava un agglomerato urbano in grande e importante città.

Luoghi legati ad Aquileia, città anch’essa di frontiera per l’Impero romano nel periodo della sua espansione, crocevia di strade militari e commerciali, porto fluviale di straordinaria importanza, porta a Oriente ma anche da Oriente. In particolare nel tardo impero Aquileia era molto legata ai centri danubiani e da qui partiva l’antica strada militare e commerciale che la collegava a Singidunum, l’odierna Belgrado per poi arrivare alle sponde del mar Nero.
Protagonisti del percorso di visita tre elmi da parata che ci restituiscono tutto il solenne cerimoniale dell’esercito romano: in particolare l’elmo ritrovato a Berkasovo, dorato e tempestato di elementi in pasta vitrea multicolore a imitazione delle pietre dure, è un vero e proprio capolavoro di artigianato artistico. La stessa magnificenza si ritrova  nelle eccezionali maschere da parata in bronzo rinvenute lungo la sempre minacciata frontiera del limes romano.

E  proprio lungo la frontiera, a Tekija, è stato rinvenuto il tesoro in argento che possiamo ammirare: i preziosi oggetti dovevano essere stati nascosti, come in casi analoghi,  per l’incombere di un pericolo, in questo caso subito dopo l’81 e sono una testimonianza importante della penetrazione dei Daci nel territorio della Mesia.

Il regno della Dacia rappresentava un pericolo per le province romane lungo il medio e basso corso del Danubio – scolpito magistralmente sul calco della colonna traiana  in mostra per l’occasione ad Aquileia – e Traiano vi condusse due importanti campagne belliche contro il re Decebalo facendo costruire anche l’imponente ponte sul fiume.

Significativa la testa di Venere recuperata nel 2003 durante gli scavi in un cortile a peristilio con una fontana in marmo, che ci riporta alla regalità del palazzo-circo di Sirmium divenuto una delle residenze di Costantino il Grande. La statua di Venere era stata portata lì da Costantino o dai suoi successori per propaganda politica, per riproporre i valori della Roma Aeterna  e allo stesso scopo varie rappresentazioni di Costantino cominciarono ad apparire sulle monete e sugli oggetti d’arte. La sua immagine è raffigurata con un diadema, con il capo leggermente inclinato all’indietro, e lo sguardo verso il cielo.

Una delle immagini più importanti di questo tipo che troviamo in mostra è rappresentata sul cosiddetto cammeo di Belgrado in sardonica a più strati, con l’imperatore a cavallo trionfante sopra il nemico sconfitto. Ma il pezzo di arte e di propaganda politica più rappresentativo del tempo di Costantino è la famosa testa in bronzo con diadema dello stesso imperatore parte di una statua dorata rinvenuta nella città natale Naissus, l’odierna Niš, esempio di magnificenza imperiale.

Notevole la testa in porfido rosso dell’imperatore Galerio proveniente da  Gamzigrad, dove il ritrovamento di un archivolto, con l’iscrizione FELIX ROMVLIANA ci indica chiaramente il luogo ove sorgeva il  palazzo eretto da Galerio. Il porfido rosso, la pietra più dura di tutte, ha molti simbolismi: manifesta potere e forza, e il suo colore purpureo richiama alla mente la sublimità e la dignità. Le sculture avevano lo scopo di celebrare e glorificare il potere imperiale e sulla base delle rilevanti dimensioni, si presume che la mano di porfido del braccio sinistro con globo sia appartenuta, così come la testa, ad una figura colossale che poteva rappresentare Galerio come dominatore del mondo.

Un’ultima sezione è dedicata a dei e divinità – una splendida testa appartenente ad una statua marmorea di Ercole più grande del naturale, rinvenuta nel palazzo di Galerio a Gamzigrad, due statue che raffigurano il dio con in braccio il piccolo Telefo), il mitico fondatore di Pergamo. Di grande interesse anche i culti legati alla sfera militare, tra cui quello di Mitra e, in maniera meno sicura, quello di un eroe a cavallo, al quale fanno riferimento le rappresentazioni dei cosiddetti “cavalieri traci” o “danubiani.

Il catalogo della mostra, curato da Ivana Popovi? e Monika Verzár e contenente le schede e le fotografie di tutte le opere, è edito da Gangemi Editore.

INFORMAZIONI PRATICHE

Titolo mostra: “Tesori e imperatori. Lo splendore della Serbia romana”.

Sede

Palazzo Meizlik

Via Patriarca Popone 7 – Aquileia (Ud)

Durata: Dal 11 marzo al 3 giugno 2018

Orario marzo:

Lun-Ven  9-17

Sab-Dom  9-19

Orario aprile maggio e giugno:

Lun-Ven  9.00-18.00

Sab-Dom  9.00-19.00

Tranne:

Pasquetta, lunedì  2 aprile orario 9.00-19.00

Mercoledì 25 aprile orario 9.00-19 .00

Lunedì 30 aprile orario 9.00-19.00

Martedì 1°maggio orario 9.00-19.00

Biglietti

€ 4 intero

€ 2 ridotto)

Ingresso gratuito

- Minori di anni 18

- tutte le categorie previste dal Mibact e FVG Card

La storia dell’Arte si svela Il Posto delle Fragole in maniera originale e coinvolgente. Quattro appuntamenti, per appassionati e non, a cura dello storico dell’arte Luca Bellocchi, per riflettere sul rapporto tra mito, poesia e natura, e la loro simbiosi con l’arte.
I miti, “così pieni di significato e così privi di una spiegazione” – come diceva il grande poeta tedesco Goethe – sono da sempre patrimonio stimolante per nuove rappresentazioni da parte di discipline diverse. Ma proprio l’arte è lo strumento fondamentale di indagine e reinterpretazione, di intreccio con il contemporaneo, dove un soggetto reso famoso dalla letteratura, dalla mitologia o dal contesto naturalistico viene rivisto e ripensato in chiave differente.
Nel solco del motto latino “Ut pictura poesis”, l’arte ridona splendore a temi noti, la pittura e la scultura rileggono la storia, le allegorie toccano le corde dell’animo.

Proprio questo è il fil rouge che lega tra loro gli appuntamenti d di Episodi d'arte tra mito poesia e natura. Dal 14 marzo all’8 aprile, tre mercoledì e una domenica,ad ingresso gratuito, dove conoscere e riflettere su alcuni dei miti più affascinanti.


14 marzo mercoledì ore 18.00 Amore e Psiche: il testo, narrato nelle Metamorfosi di Apuleio, viene riletto da illustri artisti quali Giulio Romano, Antonio Canova e Jacques Louis David; sullo sfondo verranno trattati alcuni rimandi artistici nella Trieste dell’Ottocento.

21 marzo mercoledì ore 18.00 Apollo e Dafne: la carriera di Gianlorenzo Bernini, sommo scultore dell’epoca barocca omaggiato da Papi e potenti, partendo dall’episodio di Apollo e Dafne, tema caro al poeta latino Ovidio

28 marzo mercoledì ore 18.00 Le nozze di Antonio e Cleopatra: Palazzo Labia, luogo d’elezione del Settecento veneziano, ospita gli affreschi con le storie di Antonio e Cleopatra di Giambattista Tiepolo, illustre esempio di decorazione profana d’interni nel lungo tramonto della Serenissima

08 aprile domenica ore 11.00 Le ninfee di Monet: luoghi, temi e ispirazioni nel linguaggio di un pittore icona dell’impressionismo


Luca Bellocchi nasce a Trieste all'inizio degli anni Settanta; sulle rive dell'Adriatico cresce, si diploma e si laurea, dapprima in Storia dell'Srte e poi in Storia Moderna. Rientrato in città dopo due anni trascorsi tra Mantova e Urbino, si dedica all'insegnamento e alla curatela di mostre, coltivando ancora la ricerca in campo artistico e seguendo la passione per la statuaria funebre nata con la tesi di laurea incentrata su tale argomento. Ora vive a Trieste, ha un figlio quattordicenne che vuole fare il pasticciere, ama scrivere e giocare a pallone.

A seguire sarà possibile fermarsi per cenare insieme a Luca Bellocchi per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del Posto delle Fragole. Chi lo desidera può prenotare anticipatamente al numero 040 578777

Episodi d'arte tra mito, poesia e natura è un’ iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina.

Un percorso per conoscere i mestieri del turismo e della cultura, per comunicare attraverso la radio, i video e i social media, per imparare a progettare e realizzare un evento.
I partecipanti progetteranno un evento che si svolgerà all’interno del Lunatico Festival 2018, lo faranno conoscere attraverso gli strumenti di comunicazione più innovativi e ne cureranno la realizzazione e la documentazione.
Le tappe del viaggio
* Conoscere la vita culturale ed economica della città attraverso visite guidate a imprese, istituzioni e musei, interviste ai protagonisti e riprese foto e video.
* Comunicare: capire e interpretare la qualità della comunicazione che troviamo in rete e sui social media, imparare a far conoscere efficacemente persone, idee, prodotti e servizi.
* Progettare: come si progetta un evento culturale o sociale, i rischi che si corrono e i trucchi del mestiere. Alla fine di questa tappa avremo scelto l’evento da realizzare.
* Laboratorio comunicazione: facciamo conoscere il nostro progetto attraverso la radio, i video e i social media, grazie ai laboratori attrezzati di Radio Fragola e dell’IRES.
* Laboratorio evento: il nostro viaggio si conclude con la preparazione e la realizzazione di un evento che sarà nel cartellone del Lunatico Festival dell’estate 2018.
Durata: 200 ore, da aprile a luglio 2018.
Il percorso prevede anche interventi personalizzati per la valutazione delle competenze e un supporto alla ricerca attiva del lavoro.
Sede: IRES FVG via Vidali 1 Trieste.
La maggior parte delle attività, però, si svolgerà sul territorio.
Attestato: di frequenza
La partecipazione al percorso è completamente gratuita.
È prevista un’indennità oraria di 2,50 euro per coloro che frequenteranno almeno il 70% delle ore del percorso, al netto degli esami finali.
A chi si rivolge
* A giovani creativi e curiosi, che vogliono saperne di più sul mondo della cultura e del turismo, che vogliono migliorare la propria capacità di comunicare e progettare facendo qualcosa di concreto insieme agli altri, che desiderano conoscere e farsi conoscere attraverso ciò che riescono a realizzare.
Requisiti per partecipare
* Avere un’età compresa fra i 18 e i 29 anni;
* essere residenti o domiciliati in Friuli Venezia Giulia;
* non aver svolto negli ultimi 12 mesi un’attività lavorativa, né aver frequentato percorsi finalizzati al rilascio di un titolo di studio (scuole o università).
Modalità di partecipazione e selezione
Per partecipare al corso è necessario consegnare o inviare (via mail o fax) all’IRES di Trieste la domanda di partecipazione e la documentazione richiesta, disponibile sul sito www.iresfvg.org o presso la segreteria IRES Ts.
È prevista una fase di selezione attraverso specifico colloquio individuale per verificare il possesso dei requisiti obbligatori e la motivazione a partecipare.
Per informazioni
IRES Trieste, via Vidali 1
tel 040 3220746 fax 040 3225171
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.iresfvg.org
Referente: Lino Frascella
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L’operazione è cofinanziata dal Fondo sociale europeo, nell’ambito dell’attuazione del POR. Il POR è cofinanziato dal Fondo sociale europeo.
L’iniziativa è promossa e realizzata dalla rete Conoscere e raccontare Trieste formata da: IRES Istituto di Ricerche Economiche e Sociali del Friuli Venezia Giulia Impresa sociale, UTI Giuliana - Julijska MTU, La Collina Società Cooperativa Sociale ONLUS Impresa Sociale, Reset Società Cooperativa Sociale Impresa Sociale ONLUS.

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