Dic 07

Pubblichiamo di seguito l'articolo che Lorenzo De Vidovich e Benedetta Marani, dottorandi del politecnico di Milano, hanno scritto sull'incontro pubblico Un Percorso per i territori dell’Ambito 1.3 che abbiamo organizzato a Muggia e a cui hanno partecipato.

Si è svolto lunedì 4 dicembre 2017, presso la Sala Millo del Comune di Muggia, l’incontro pubblico Un Percorso per i territori dell’Ambito 1.3, con l’obiettivo di presentare i risultati dell’interessantissima “ricerca-azione” svolta nel corso del 2017 nel comune di San Dorligo della Valle, e nei rioni di Fonderia e Aquilinia, del Comune di Muggia. Il percorso di ricerca è nato con l’intenzione di rafforzare gli orizzonti di policy dell’ormai consolidata esperienza della Microarea di Zindis, di fronte all’esigenza e all’obiettivo comune di delineare nuovi interventi orientati al benessere dei cittadini e allo sviluppo proattivo delle comunità locali. L’incarico dell’Ambito 1.3, assieme all’Azienda sanitaria (ASUITs) e all’ATER, è stato brillantemente raccolto dalla Cooperativa La Collina e restituito da Margherita Bono, coordinatrice della ricerca.

Integrazione, inclusione, partecipazione e salute sono solo alcune delle parole chiave che hanno contraddistinto l’incontro, dove i temi del benessere si sono intrecciati con l’analisi dei percorsi di welfare per i territori giuliani, evidenziando un crescente rafforzamento del respiro prospettico del Programma Microaree, sperimentazione che a Trieste si avvicina al suo ventesimo anniversario.
La giornata si è svolta in una sala gremita non solo da parte delle istituzioni ma anche dagli abitanti, in particolare dal rione Zindis, assieme alla presenza di esperti provenienti sin da Gorizia e dall’ambiente di ricerca universitaria. I risultati di un territorio eterogeneo come quello tra Aquilinia, Fonderia e San Dorligo della Valle, restituiscono una cornice di ricerca dove i bisogni dei territori restano ancora parzialmente inespressi ma il desiderio di costruire nuove alleanze e sinergie alimenta la partecipazione dei cittadini, pronti a mettersi in gioco con le loro esperienze di vita per arricchire un repertorio di sperimentazioni “micro” sempre più vincenti.

«Muggia è un laboratorio innovativo», ha sostenuto Ofelia Altomare, direttrice del Distretto Sanitario 3, sottolineando come l’intesa fra più enti sia stata in grado, negli anni, di rimettere in discussione le pratiche interne migliorando i servizi socio-sanitari nei contesti residenziali in cui prende forma la loro quotidianità. Allo stesso modo, Francesco Salvini della University of Kent, nel suo intervento sottolinea due elementi centrali dell’esperienza delle Microaree: la capacità di mettere in discussione la cultura delle istituzioni facendo leva sulla condivisione di spazi sociali da un lato, e l’integrazione fra competenze, fra politiche pubbliche, fra cittadini ed istituzioni, dall’altro.
Il percorso per i territori dell’Ambito 1.3 si inserisce – secondo l’esperto – in un più ampio processo di trasformazione del welfare contraddistinto da precarietà, instabilità (sia politica che economica), frammentazione e fragilità. Come si crea integrazione in mezzo alla fragilità? La Microarea è oggi una risposta a questa domanda, dalla quale prendere le mosse per nuovi spunti tra Fonderia,  Aquilinia e San Dorligo della Valle. Stare in mezzo ai problemi per rispondere ai bisogni collettivi attraverso lo sviluppo di co-progettazioni, diventate oggetto anche di Protocolli d’intesa di carattere istituzionale, come evidenziato dall’Assessore Gandini, del Comune di Muggia.
Nella presentazione dei risultati, curata da Margherita Bono, c’è spazio non solo per una attenta descrizione delle aree di studio, compresi i punti di forza e le fragilità, ma anche per la voce dei cittadini, «i principali esperti» sulle problematiche dei territori. I due quartieri di Muggia, assieme a San Dorligo della Valle, sono territori fragili sia dal punto di vista della morfologia che del tessuto sociale – si noti l’elevata presenza di popolazioni anziane – ma pronti a nuove sperimentazioni per riprodurre il modello Microarea riadattandolo alle questioni emergenti nei diversi contesti. Il dibattito ha gettato le basi per l’avvio di una Microarea nel piccolo contesto di Fonderia, ed individuato l’idea di una “Microarea mobile” per Aqulinia, quartiere scosceso di Muggia, e San Dorligo della Valle, comune sparso di 24 località che può contare su una rete associativa solida (5 sedi dell’ANPI, 10 circoli culturali sloveni, 8 associazioni) ma vive un declino della partecipazione attiva dei cittadini, a maggioranza slovena. I passi successivi alla ricerca-azione si muoveranno lungo i binari della localizzazione del welfare, che a Trieste e dintorni ha trovato un fertile terreno di sviluppo dove non mancano percorsi di “apprendimento collettivo” inter-istituzionale.

In più, durante il dibattito pubblico, l’entusiasta voce dei cittadini, in particolare da Zindis, ha trovato un mezzo d’espressione attraverso i cartoncini (nell’immagine) creati e distribuiti da Lorenzo De Vidovich e Benedetta Marani, dottorandi del Politecnico di Milano e studiosi di welfare locale.
La conclusiva pluralità di opinioni ha arricchito l’incontro: dai volontari del Servizio Civile impegnati nelle “attività di microarea” a Sari Massiotta, dell’azienda sanitaria triestina, il pensiero comune di essere di fronte ad un prezioso patrimonio di programmazioni innovative vicine ai bisogni quotidiani della cittadinanza, dà lo slancio verso il futuro in nome dell’alleanza e del lavoro collettivo verso un obiettivo comune: il benessere per i territori giuliani.

SCARICA QUI IL PDF DEL LIBRETTO "SIntesti Ricerca Azione “Un percorso per i territori dell’Ambito 1.3”

SCARICA QUI IL PDF DEL VOLUME "Parole / Esperienze / DIrezioni chiavi"

retro fronte

Dic 01

Lunedì 4 dicembre dalle ore 16:00 alle ore 19:00, presso la Sala Millo, a Muggia si svolgerà un incontro pubblico in cui verranno presentati i risultati della Ricerca Azione "Un percorso per i territori dell'Ambito 1.3", svolta nei rioni di Fonderia e Aquilinia a Muggia e nel comune di San Dorligo della Valle dalla Cooperativa La Collina, su incarico dell'Ambito 1.3, con Comune di Muggia e Comune di San Dorligo della Valle e in collaborazione anche con Azienda Sanitaria e Ater. Il percorso è partito dalla positiva esperienza della Microarea di Zindis per pensare a nuovi interventi utili per lo star bene e lo sviluppo di comunità in nuovi territori.

Ott 24

Anche se non riusciamo mai a raccontare sul sito tutto quello che avviene nella Microarea di Zindis, le attività di supporto alle persone più fragili in raccordo con i servizi e sviluppo di comunità stanno come sempre proseguendo intensamente. Lavoro in rete con i servizi, distribuzione di verdure recuperate dal Mercato Ortofrutticolo (ass. Laura), attività di "pulizia partecipata" delle aree esterne del rione, attività laboratoriali e di autofinanziamento autogestite dalle abitanti coinvolte, progetti per i giovani... E una quotidianità in sede ricca di partecipazione e incontri. Ultimamente sono venuti a trovarci da un Centro Studi di Torino e ci hanno dato il loro punto di vista rispondendo per iscritto alle nostre domande. Pubblichiamo qui interamente le loro risposte, che ci sono sembrate molto utili e interessanti:

Chi siete e come mai siete venuti a Trieste e a visitare le Microaree e Zindis in particolare?
Siamo Daniela Gariglio e Davide Bombini, due collaboratori del Centro Studi DiVI (Diritti per la Vita Indipendente) dell’Università di Torino. Ci siamo interessati alle Microaree poiché ci si prende carico della persona nella sua globalità, in maniera ecologica. È l’approccio che abbiamo noi nel nostro lavoro insieme alle persone con disabilità intellettiva: coprogettare insieme con la persona, la famiglia, il contesto sociale e i servizi attivi, un percorso di vita teso al godimento dei diritti. Non ci focalizziamo sugli aspetti di disabilità quando progettiamo. Li mettiamo tra parentesi (che non significa dimenticarsene) per impiegare uno sguardo olistico. Per questo le Microaree ci sono sembrate interessanti da vivere. La scelta di Zindis è dovuta, come spesso accade nella vita, a un insieme di fattori: voluti alcuni e casuali altri. Uno di questi è stata la conoscenza di Margherita, coordinatrice di Zindis, che ci ha raccontato l’approccio impiegato nel lavoro con le persone; e ci è sembrato molto interessante.

Che impressione vi ha fatto il progetto microaree e di Zindis in particolare? Avete suggerimenti da darci per il futuro?
Parlare di che impressione ci abbia fatto è assolutamente complesso da ridurre in poche righe e, forse, non ci sono abbastanza parole per spiegarlo. Abbiamo visto qui (e a Ponziana) un approccio alle persone profondamente umano. Le persone del quartiere possono entrare in Microarea come a casa di un amico accogliente. Trovano persone preparate e professionali che non si barricano dietro alla formalità della loro professione ma danno pieno valore alla dimensione relazionale, fatta da due (o più) persone e dalle loro identità e specificità. Il clima a Zindis è disteso, informale ma mai banalizzante: appena entrati si percepisce complicità tra tutte le persone, un’amichevolezza che permette di sostenere la persona in ogni suo bisogno senza mai svalutarne la dignità, le competenze, i diritti… Le persone, tutte (operatori e non) sono competenti sul proprio quartiere, i problemi e le soluzioni si condividono e si progetta insieme come rispondere alle necessità. Questo, oltre che raro, è un indicatore di buona salute di un servizio, che non dimentica mai che si stia lavorando con persone, dotate di dignità, indipendenza decisionale e competenza sulla propria vita. I suggerimenti per il futuro, con umiltà da parte nostra, non sono precisamente rivolti alla Microarea, ma alle amministrazioni pubbliche: investire di più su queste realtà rende la vita delle persone più felice, aumenta il benessere e previene situazioni gravi di emarginazione. Una ricetta che fa bene a tutti e sul lungo periodo.

Cosa fate a Torino e come lo scambio di Trieste vi può essere utile per il vostro lavoro?
A Torino siamo parte di un Centro Studi Universitario che promuove il diritto alla vita indipendente per tutte le persone con disabilità intellettiva. Il nostro obiettivo istituzionale è orientare le pratiche pubbliche per fare in modo che si trovino modalità personalizzate affinché il diritto sia rispettato in ogni condizione, indipendentemente da gravità, età, genere… Poter osservare la quotidianità delle Microaree ci ha permesso di vedere che esistono buone pratiche che vanno nella direzione verso cui noi tendiamo. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle modalità del sistema organizzativo triestino che vi permettono una presa in carico globale e personalizzata della persona e sulle modalità che utilizzate per formare chi vi è attorno, per mantenere quella tensione etica e politica che fa fare bene il proprio lavoro. Abbiamo osservato per qualche settimana le vostre pratiche e ci portiamo a casa un bagaglio pieno di riflessioni che ci aiuteranno nell’orientare maggiormente il nostro lavoro e nel portare cambiamenti nel sistema piemontese.
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Mar 29

Nuovo appuntamento con le iniziative di cittadinanza attiva organizzata dalla Microarea di Zindis. Venerdì 31 marzo non perdete "Come va ad Aquilinia?" incontro per parlare tutti insieme di punti di forza e analizzare i problemi, fornendo anche possibili soluzioni sul territorio presso la Casa Primavera di Via di Zaule 89. Sarà presente Luca Gandini, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Muggia.

Mar 29

Nel contesto della ricerca azione che la Cooperativa Sociale La Collina sta portando avanti su incarico dell'Ambito 1.3 del Servizio Sociale (Comuni di Muggia e San Dorligo Della Valle) in partenariato anche con Azienda Sanitaria e Ater sono state organizzate diverse occasioni di confronto fra operatori e dirigenti delle diverse istituzioni coinvolte e con i cittadini, nella direzione di costituire partenariati locali che possano portare avanti interventi efficaci e sostenibili per i territori.
Nella mattinata di venerdì 24 marzo i soggetti istituzionali coinvolti insieme alla cooperativa La Collina si sono riuniti in un tavolo di lavoro al quale è intervenuto anche un esperto di politiche sociali, Massimo Bricocoli, professore del Politecnico di Milano. Gli obiettivi erano molteplici: condividere e esaminare insieme i contenuti che stanno emergendo nel corso della ricerca azione relativamente ai territori considerati (Fonderia e Aquilinia a Muggia e l'intero comune di San Dorligo Della Valle); confrontarsi sulle proposte progettuali nell'ottica di tras-formarsi insieme; avere il punto di vista di un osservatore esterno come Bricocoli, che conosce bene il contesto delle politiche socio-sanitarie triestine e muggesane e che è coinvolto in esperienze affini a Milano.
Le questioni e gli spunti emersi sono stati numerosi ed è stato messo l'accento su come, in una situazione di risorse scarse, è sempre possibile porre maggiore attenzione sulle risorse esistenti, nei territori e nelle istituzioni, e utilizzarle in maniera più efficace. Bricocoli ha riferito di come a Milano si sta cercando di farlo riformando il servizio sociale in una direzione di maggiore vicinanza e aderenza al territorio.
Per quando riguarda i luoghi oggetto della ricerca azione, sono state esaminate alcune proposte di interventi finalizzati a rispondere ai bisogni emersi a Fonderia, Aquilinia e San Dorligo Della Valle in maniera integrata, sostenibile ed efficace.
La buona pratica di riferimento per le proposte progettuali è quella della Microarea di Zindis, che coinvolge comune di Muggia, Azienda Sanitaria, Ater e Cooperativa La Collina in percorsi di supporto alle persone più fragili in stretto raccordo con tutti i servizi e sviluppo di comunità basati sulla presenza quotidiana e integrata nel territorio e la stretta collaborazione fra istituzioni e cittadini attivi.
I partecipanti al tavolo di lavoro, dopo la mattinata di confronto, sono stati invitati a pranzo dalle abitanti, volontarie e borsiste della Microarea di Zindis, che hanno preparato un pranzo delizioso per 25 persone presso la sede della Microarea: è stata una piccola dimostrazione di come, quando le istituzioni investono con una presenza continuativa sui territori, le risorse si moltiplicano grazie all'attivazione dei cittadini.
Non sono ancora certe le modalità in cui sarà possibile avviare le progettualità per i nuovi territori, prima di tutto per un problema di risorse, ma gli Enti partner coinvolti nella ricerca azione stanno riuscendo a costruire insieme una prospettiva condivisa e questo è un passo molto importante per riuscire poi in futuro ad avviare le progettualità.
Il passo successivo sono le riunioni di restituzione con i cittadini di Fonderia, Aquilinia e San Dorligo Della Valle, per ascoltare il loro punto di vista sui contenuti emersi nella ricerca e sulle proposte progettuali e per condividere e migliorare insieme la conoscenza dei territori e le proposte.
Per i cittadini di Fonderia l'appuntamento è stato venerdì 24 nel pomeriggio presso la Scuola dell'Infanzia "Il giardino dei mestieri", alla presenza dell'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Muggia, Luca Gandini, che sarà presente anche ad Aquilinia. Per i cittadini di Aquilinia l'appuntamento è venerdì 31 marzo alle 17.00 presso la Casa Primavera, in via di Zaule 89, spazio gentilmente concesso dalla Parrocchia di San Benedetto Abate. Per San Dorligo Della Valle la data è ancora da definire ma è in programma di invitare i cittadini a una riunione di restituzione con l'assessore alle Politiche Sociali Milena Rustia.

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