LaCollina

Riflettere sulle responsabilità collettive e sul ruolo dell’architettura nella conservazione delle eredità e dell’identità culturali è al centro di un doppio appuntamento fissato per venerdì 23 e sabato 24 (ore 18.00) nell’ambito della mostra “Tu mi sposerai”, l’omaggio all’architetto, all’artista e alla donna Gigetta Tamaro in corso fino al 2 luglio al Magazzino delle Idee di Trieste con oltre cento opere originali, in gran parte inedite, tra progetti, modelli, disegni, schizzi, sculture, collagés e fotografie.
La due-giorni di incontri organizzati dall’ ERPaC dal titolo “Due storie di architettura” prende spunto da temi attuali che nascono dalla mostra stessa: la ricostruzione. Tra i progetti in mostra ne figurano due, quello per la “Ricostruzione dei Suks di Beirut” e quello per il “Municipio di Osoppo” a cui Gigetta Tamaro ha lavorato, rispettivamente, nel 1994 e nel 1979. Proprio a partire dal ruolo dell’architettura nella ricostruzione, venerdì alle 18.00 è atteso al Magazzino delle Idee l’intervento dell’architetto e docente Benno Albrecht, Direttore della Scuola di Dottorato dell’Università IUAV di Venezia, che terrà una conversazione pubblica sul tema di come progettare la ricostruzione in Siria.

L’Università IUAV di Venezia ha posto al centro della sua attività di ricerca e progettazione ormai da alcuni anni il tema della ricostruzione in Siria. La cancellazione delle città, dei monumenti e dei paesaggi, fino all’annientamento dell’identità culturale, che ha fatto da sfondo al dramma umano non pone più alla cultura solo i problemi tecnici e le alternative consuete ad ogni programma di restauro e/o trasformazione. Normalmente dopo una catastrofe si doveva operare in un arco molto ampio di scelte che andava dal tradizionale modo di agire “com’era e dov’era”, fino alla reinterpretazione in un nuovo linguaggio delle memorie del passato. Oggi, in un mondo globalizzato in cui ogni trasformazione produce effetti imprevisti, la restituzione di un ambiente antropizzato, ricco delle tracce delle nostre prime civiltà, non può non collocarsi all’interno del principio di una sostenibilità che introduce nuovi parametri e nuove tecniche che richiedono un approccio completamente nuovo. Benno Albrecht racconterà al pubblico il più grande e articolato progetto sulla ricostruzione italiana in Siria, un lavoro che in questi anni ha già prodotto convegni, workshop e convenzioni con le Nazioni Unite. Dalla prossima settimana a Venezia parte il progetto W.A.Ve che riunirà centinaia di docenti e studenti da tutto il mondo, con i migliori architetti del Medio Oriente per avviare un processo culturale a supporto della rinascita di questo territorio, una volta terminato il conflitto. “Uno degli argomenti di stringente attualità nel campo dell’impegno civile ed in quello operativo dell’architettura – spiega Benno Albrecht, direttore scientifico del workshop - è come affrontare le conseguenze degli urbicidi, della violenza deliberata verso le città, della loro distruzione e della cancellazione intenzionale della memoria collettiva di pietra: dal caso Siria si vogliono delineare nuove strategie di ricostruzione delle città offese dalla follia degli uomini".

Sabato 24 giugno, sempre alle 18.00, protagonista della tavola rotonda sarà invece la ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976. Interverranno Adalberto Burelli, progettista dei Municipi di Meduno, Montenars e Osoppo, Roberto Pirzio Biroli, progettista dell’ampliamento del Municipio di Venzone e ricostruzione di un isolato a Resiutta e a Nuova Portis di Venzone e Daniela Omenetto, autrice del Portfolio interattivo “Itinerari tra le nuove architetture della ricostruzione”, con la moderazione di Luciano Semerani, che è anche curatore della mostra La ricostruzione del Friuli terremotato, ancora oggi esemplare nel quadro delle esperienze italiane, può essere ancora una volta riconsiderata soprattutto per l’autonomia delle singole scelte operate, tecniche e stilistiche insieme, coerenti con una politica di rispetto delle diverse identità e persino dei diversi metodi di progettazione urbanistica e architettonica sviluppati dai professionisti scelti dagli Enti Locali.

La mostra al Magazzino delle Idee è visitabile fino al 2 luglio, tutti i giorni dalle 10 alle 19.00, con chiusura il lunedì.

Nel 1977 Al Di Meola, chitarrista italo-americano affermatosi a cavallo tra gli anni ‘70 e ’80 e famoso per i suoi lavori jazz-fusion, pubblica Elegant Gypsy. Da qui l'omaggio e la reinterpretazione dei suoi brani a cura del quartetto Elegant Gypsy Fusion Band. Venerdì 16 giugno alle ore 21 non perdete il loro concerto a Il Posto delle Fragole.


Gli Elegant Gypsy Fusion Band: band strumentale di recente formazione. Reinterpretare i brani di Al Di Meola è un banco di prova impegnativo per quattro musicisti uniti non solo dalla passione per questo grande artista, ma anche da solidi legami personali: Lucio Zanella (basso elettrico) e Luca Zanella (chitarra elettrica) padre e figlio, entrambi talentuosi musicisti, per la prima volta fianco a fianco in un progetto musicale; Cristiano Devitor (chitarra semiacustica), in passato allievo di Lucio Zanella ha ora l’onore di condividere con lui i tecnicismi di questo funambolico repertorio e Diego Primosi (percussioni), musicista dalla straordinaria sensibilità e professionalità porta all'insieme la giusta amalgama con classe e creatività.

Il concerto è ad ingresso libero

“Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge” (Costituzione italiana, art. 10) Il 20 giugno 1951 venne approvata la Convenzione sui Rifugiati da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Per ricordare l'evento, dal 2001 in questa data ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato.

Anche Trieste vuole ricordare questa importante data, ponendo l'attenzione sui diritti umani stabiliti dalle normative nazionali e internazionali, con una serie di iniziative pubbliche che mirano a sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche dell'asilo politico e creare un ulteriore ponte tra la comunità locale e i richiedenti asilo e rifugiati che vivono in città.

20 giugno, ore 19.00: Presentazione delle iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato alla Stazione Rogers (Riva Grumula 14), con interventi di Gianfranco Schiavone (iCS), don Alessandro Amodeo (Caritas), assessore Gianni Torrenti (Regione Autonoma Friuli Venezia giulia), prefetto di Trieste Annapaola Porzio e assessore Carlo Grilli (Comune di Trieste).

Seguirà la presentazione del fotomosaico “MarePlurale” del fotografo Elio Germani. Videoinstallazione Gibigiana di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz. Sonorizzazione di Nazareno Bassi. In collaborazione con Cizerouno Associazione Culturale nell'ambito di “Varcare la frontiera #5 – Atlantidi”.Chiuderà l'evento, dalle ore 20, il concerto di Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar.

21 giugno, ore 17.30: presentazione al Circolo della Stampa (Corso Italia 13) del video “Un fragile asilo” di Marco Coslovich che racconta, attraverso la testimonianza di Jacob Muhammad, il difficile percorso dei rifugiati lungo la rotta balcanica. Oltre all’autore del video, interverranno Gianfranco Schiavone (iCS) e Marianna Martellozzo (operatore dell’accoglienza).

22 giugno, ore 18.00: incontro “L’elogio del viaggiatore” con Aldo Becce e Gisele de Oliveira (Associazione Jonas onlus) a Casa “La Madre” Sprar Caritas Trieste (via Navali, 25). Fino ad esaurimento posti.

27 giugno, ore 19.00: presentazione del documentario “Un paese di Calabria”, in collaborazione con l’associazione Tina Modotti, all’osteria sociale Casa del popolo (via Ponziana 14).

1 luglio: dalle ore 17, al Parco di San Giovanni, laboratori rivolti a tutte le età, alle 18.30 inaugurazione della mostra “Chage” di Alan Amini (rifugiata curda). Dalle ore 20.30 concerti di Mista Tolu e Kento

La veste grafica è a cura dell'ufficio creatività e comunicazione della cooperativa La Collina. L'immagine è del fotografo Elio Germani.

 

Pubblicato il bando per la selezione di 47.529 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia e all’estero. Tra i progetti di quest'anno, è possibile presentare domanda per Cantieri di Autonomia 2016, che mira a promuovere percorsi di inclusione sociale, realizzato da Legacoop. Grazie anche all’impegno e alla proattività dei volontari di Servizio Civile Nazionale nelle Cooperative Sociali proponenti, saranno costruiti percorsi integrati, in modo da accompagnare gli utenti delle cinque cooperative lungo un percorso teso a valorizzare le loro capacità di scelta ed azione, per consentire alle persone stesse di essere protagoniste, ed eventualmente modificare le proprie condizioni di vita.

Tra gli enti accreditati all'accoglimento dei volontari del servizio civile ci sono anche le cooperative sociali La Collina e Reset.

La domanda di ammissione dovrà pervenire direttamente all’ente entro le ore 14,00 del 26 giugno 2017 (non fa fede il timbro postale, pertanto anche le domande inviate per posta dovranno pervenire entro la scadenza precedentemente indicata). Tutte le informazioni dettagliate sono reperibili al link:

http://www.legacoopfvg.it/servizio-civile-nazionale-ordinario/

Allegati

pdf SCHEMA-SINTESI-PROGETTO CANTIERI DI AUTONONIA 2016
Dim.: 1 MB 

pdf domanda ammissione
Dim.: 250 KB 

pdf dichiarazione
Dim.: 184 KB 

pdf criteri selezione
Dim.: 163 KB 

pdf bando-nazionale-volontari 2017
Dim.: 363 KB 

pdf Servizio Civile_LegacoopFVG
Dim.: 485 KB 

 

Referente per Legacoop FvG: Paolo Felice

(Responsabile Locale Ente Accreditato)

Cell. 393 9499288;

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Martedì 6 giugno alle ore 17 non perdete l'appuntamento in Piazza Unità con Fuori Controllo! Un percorso da fare assieme, per comprendere e le difficoltà e la fatica di muoversi in carrozzina provando l’esperienza di persona. L’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste mette a disposizione una trentina di sedie a rotelle in modo che chiunque lo desideri possa partecipare.
L'evento è orgaqnizzato dallo scrittore Pino Roveredo assieme a Cristiano Stea, alla Cooperativa Sociale Reset, al Comune di Trieste, TriesteAbile e all’ Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste

L’itinerario: Partenza da Piazza Unità d'Italia - attraversamento via Pozzo del Mare - via San Sebastiano –– piazza Cavana - via Cavana - piazza Hortis – attraversamento pedonale in prossimità Buffet “Siora Rosa” – via Torino - piazza Venezia – Riva Nazario Sauro– Riva del Mandracchio -via Boccardi-– via della Pescheria – attraversamento via Pozzo del Mare (tra Hotel Duchi Vis á Vis e Hotel Duchi d’ Aosta) – via dell’Orologio- piazza Unità.

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