Lug 22

Un doppio concerto per un lunedì speciale. Saliranno sul palco del Lunatico due band: gli OMZA e la band-indie reggae Will and The People.
OMZA è il nome di questa potente rock band (made in Italy, ma dal suono e dall’attitudine estremamente internazionale) che, per il momento, non vuole svelare il misterioso acronimo che si cela dietro al moniker. Igor alla voce,Tilen e Jakob alle chitarre e cori, Paolo al basso e Sandro alla batteria; hanno tutti esperienze in altre formazioni,arrivano da Trieste, ma nel loro sangue scorre un mix variegato, retaggio di provenienze geografiche tra le più disparate. Igor, per esempio, ha vissuto l’infanzia negli Usa ed in Colombia (suo padre è di Bogotà):e dai miei parenti colombiani», dice, «ho preso iimpulsività,la sana tendenz ad essere burloni ma anche un certo tipo di follia, fatta anche di una vena di superstiziosità… e realismo magico». Oppure Tilen: papà della minoranza slovena, mamma nata in Jugoslavia, da sempre bilingue, dice:«L’inglese, invece, l’ho imparato dopo, ascoltando tanta musica fin da piccolo; mio papà, bassista, mi faceva ascoltare da Stevie Wonder ai Rolling Stones. Ho suonato invarie band,fino ad arrivare ai Gonzales (divenuti poi Tytus), con loro ho girato l’Italia e l’Europa». Igor ha militato in diversi gruppi (ad esempio gli Inflated). Nei suoi testi, molto originali, c’è sempre una chiave surreale,il gioco sul paradosso, suggestioni spazio temporali… un tema sempre presente è quello dell’Apocalisse, il post atomico… «essendo stato bambino negli anni Ottanta, mi sono rimasti in testa i film sulla scia di Mad Max”».

Una band enigmatica e intrigante, un rock spazio-temporale. È difficile citare le influenze degli OMZA, la musica parla da sola, intrecci melodici, scostanti cambi di dinamica. Un viaggio che non si prenota via internet ma al quale bisogna essere presenti.
Siatene investiti.

Lug 21

Venerdì 22 luglio le atmosfere sognanti dei LIM al Lunatico Festival.

Comet è il primo Ep del progetto solista LIM, cioè Sofia Gallotti, metà del duo Iori's Eyes, nato in collaborazione con il produttore Riva, che è uscito per La Tempesta International. Comet è un EP di musica ambient evocativa che combina spazi esoterici con atmosfere esistenzialiste e sognanti. La title track del disco è un omaggio a Klaus Schulze nella house di Detroit dei primi anni '90 e dai vocals eterei a ponderare la cassa drammatica.

Comet nasce ad Edinburgo nel 2013 in un periodo emotivo molto complicato e tormentato. Avevo bisogno di comunicare e di esprimere questo stato emotivo anche per, in un certo modo, redimerlo. Poi volevo rilasciare un mio progetto solista prima dei 30 anni, dato che con gli Iori's Eyes siamo al momento fermi, e quindi questo insieme di cose mi ha portato a scrivere dei pezzi. Quindi ho conosciuto Riva, che ha curato la produzione dei pezzi, e ho iniziato a collaborare con Anna Magni per l'estetica e la comunicazione visiva e con Giorgio Calace, Tora Cellini e Karol Sudolski, i registi del video di Comet con cui già avevo lavorato con gli Iori's Eyes.

Ad aprire la serata dalle 19, TUTTISOTTOLARCOBALENO #6: aperitivo con Arcigay Arcobaleno, Acquolina e Discoorsetto. Banchetto informativo e dj set di Topok e Signorina B.

All'interno dell'aperitivo #TUTTISOTTOLARCOBALENO 6, verrà presentata la trilogia Upside Down di Lily Carpenetti, autrice triestina di romanzi M/M ( o Gay Romance), attiva dal 2010. Dialogherà con la nostra gradita ospite la presidente Antonella Nicosia.

Lug 13

Mercoledì 20 luglio alle ore 21.00 al Lunatico Festival lo spettacolo BACK TO THE DEPRESSION: il declino industriale degli Stati Uniti raccontato attraverso la popular music, con Michele Dal Lago (voce e chitarra) e Giusi Pesenti (voce e percussioni) introdotto da Elisabetta Vezzosi, americanista dell'Università di Trieste.
Le suggestive atmosfere musicali create da Michele Dal Lago e Giusi Pesenti raccontano di fabbriche che chiudono, officine che falliscono, fattorie confiscate e nuove ghost town. Attingendo all'ampio repertorio della popular music americana, lo spettacolo descrive una trasformazione epocale esprimendone, piu? che la dimensione politica, quella soggettiva, il punto di vista di uomini, donne e famiglie.

  

Lug 13

Martedì 19 luglio alle 21 al Lunatico Festival lo spettacolo Demoghela: un racconto originale di un triestino arruolato nell'esercito austro-ungarico nel 1914, finito, per caso, nelle steppe russe.

Progetto inserito nelle ricorrenze per il centenario della Grande guerra della Regione Friuli Venezia Giulia

Lo spettacolo teatrale Demoghela racconta la storia di un triestino - sloveno che, a causa del contesto storico (l’appartenenza della città di Trieste all’Austria Ungheria e lo scoppio della 1^ guerra mondiale ) si trova coinvolto nelle tragiche vicende belliche.
Questa narrazione mette a fuoco la relazione fra la macrostoria e le microstorie quotidiane che vengono stravolte dalle “ragion di stato”.
Il testo viene desunto da un archivio di 400 lettere e alcuni diari che ci hanno dato la possibilità di raccontare una storia verosimile, costruita come collage di storie, luoghi e accadimenti reali.
Questa documentazione fa da supporto al racconto che inizia alla caserma grande di Trieste quando il nostro protagonista riceve il "papier” per il 97° fanteria" e prosegue con l'accasermamento, la vita militare e fatidico agosto 1914 con la battaglia di Leopoli nel quale questo corpo composto in gran parte di triestini, istriani, carsolini isontini e friulani fu decimato. Si racconta anche della vita civile di Trieste e dei territori limitrofi nel periodo 1914-1918, in quanto parte delle lettere sono spedite dalle mogli che raccontano come la città vive la guerra.
Il titolo deriva da una canzone popolare, Demoghela, che racconta appunto non vicende eroiche ma il desiderio dei militari di ritornare alle proprie case.
Lo spettacolo è recitato da Maurizio Soldà.

Lug 13

MUSICA – Venerdì 15 luglio ore 21 - WICKED DUB VISION in concerto

Si aprirà già alle 19.00, con il dj set a cura di Overjam, la serata reggae/dub del Lunatico Festival di venerdì 15 luglio. A seguire concerto dei Wicked Dub Division a ingresso libero.
Michela Grena e i Wicked Dub Division, dopo il loro incontro nel febbraio del 2014, hanno dato vita inizialmente al progetto The Rootical Dub Session, con la volontà di creare una band con un sound capace di mescolare i suoni caldi delle origini alle sfumature più wicked e minimali delle dub version anche dal vivo. In un primo momento si sono dedicati alla rivisitazione di brani evocativi e mistici, tratti dai repertori degli artisti della tradizione conscious reggae/roots come Horace Andy, Lee Perry, Misty in Roots, The Silverstones, Black Uhuru e molti altri. riscuotendo grande successo durante i loro concerti in tutta Italia. La spinta creativa ha portato però WDD & Michela Grena a creare tunes originali come Autumn drops, primo singolo pubblicato dal combo a dicembre del 2014, e How many women, uscito tre mesi dopo. Entrambi sono contenuti nel disco Dub drops, presentato a maggio 2015.

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