LaCollina

Alla fine di gennaio Radio Fragola Gorizia sarà in Inghilterra per presentare il suo lavoro nel contesto di due importanti rassegne artistiche.
Grazie all’appoggio del Dipartimento di Salute Mentale di Gorizia e della cooperativa sociale La Collina, il gruppo che da un anno e mezzo è impegnato nella produzione di podcast radiofonici negli spazi del Parco Basaglia, sarà il 25 e 26 gennaio all’Anglia Ruskin University di Cambridge dove presenterà il radiodramma “Tanto chiasso per Arlecchino” di Walter Benjamin nel contesto di PLACE: Relinking, Relating, Relaying – ricollegare, raccontare, trasmettere. L’iniziativa è intesa a esplorare attraverso la produzione artistica le idee di localizzazione, di identità e di esodo nel contesto di un’epoca di incertezza, con lo scopo di mostrare come l’arte possa attraversare i confini e creare nuove narrazioni e connessioni.

L’ente organizzatore ALL (Art, Language, Location) è un’organizzazione no-profit supportata oltre che dall’Anglia Ruskin University, anche dalla Cambridge School of Art e dall’Arts Council of England.
Nei mesi scorsi ALL ha invitato alcuni artisti attivi nell’area di Trieste a proporre opere e installazioni per l’edizione 2018 della rassegna. In questo contesto Guillermo Giampietro, operatore della Cooperativa La Collina e del progetto Radio Fragola Gorizia, ha sottoposto al comitato organizzatore uno dei prodotti radiofonici realizzati dal laboratorio goriziano, il radiodramma scritto dal filosofo tedesco Walter Benjamin. L’idea di proporre il questo raro prodotto radiofonico, corredandolo di un apparato visuale e dalla sottotitolazione inglese, è subito piaciuta al comitato promotore di PLACE che ha deciso di dedicare uno spazio dell’esibizione a questa installazione radiofonica. Il team della radio è stato anche invitato a partecipare a uno dei due workshop previsti, per presentare il proprio lavoro e scambiare esperienze con altri artisti e gruppi di lavoro provenienti dall’Italia, dalla Slovenia, dalla Bosnia-Erzegovina o attivi nella stessa Inghilterra.

Lo stesso gruppo di lavoro goriziano sarà poi il 27 gennaio al centro di arte contemporanea della città di Nottingham, per presentare la riduzione dell’audio-documentario «B come Basaglia», corredata da un apparato visuale e dalla sottotitolazione in inglese. Seguirà una performance radiofonica dal vivo e quindi anche in questa sede il radiodramma di Walter Benjamin.

Nottingham Contemporary è uno delle più importanti realtà culturali britanniche, un centro d’arte internazionale registrato come organizzazione di utilità sociale, che ha come scopo principale il coinvolgimento della comunità locale nelle proprie attività. Per questo motivo gli eventi e le mostre che vi si svolgono sono numerosissimi e ad accesso gratuito, con una particolare cura nel coinvolgimento delle scuole, dell’associazionismo locale e della cittadinanza in generale.
L’invito di Nottingham Contemporary a Radio Fragola si spiega proprio con la spiccata vocazione “sociale” di questa importante istituzione culturale. La giornata sarà infatti anche un’occasione di confronto e riflessione insieme ad un pubblico di studenti e ricercatori sul funzionamento del sistema della salute mentale nella regione Friuli Venezia Giulia. L’esperienza di Radio Fragola Gorizia è infatti un esempio di come sia possibile unire pratiche di salute mentale e formazione professionale, superando pregiudizi ed esclusione.

Radio Fragola tenterà di coprire entrambi gli eventi con delle dirette streaming e il team della radio sarà impegnato a documentare con audio, video e sul sito web le diverse fasi di questa importante trasferta. Con il materiale raccolto sarà realizzato un audio-documentario/diario di viaggio, ricordando un’esperienza che permetterà di stabilire e sviluppare nuove relazioni e progetti.

Per scoprire di più sul progetto Radio Fragola Gorizia: http://www.radiofragola.com/radio-fragola-gorizia/
Per la versione integrale dell’audio-documentario: http://www.radiofragola.com/b-come-basaglia/

Il 16 gennaio, dalle 14.30 in poi, si svolgerà al Parco Basaglia di Gorizia, presso il CSM, l'evento “io sto con te” assemblea aperta a 40 anni dalla Legge 180. La storia della salute mentale dal 1960 ad oggi e a domani, attraverso le storie degli operatori e delle operatrici, tra Gorizia, Trieste e la Bassa Friulana. Numerosissimi gli interventi. L'evento è organizzato da Il Mosaico Consorzio di Cooperative Sociali con il Dipartimento di Salute Mentale CSM Alto Isontino dell'ASS 2 “ Bassa Friulana – Isontina” e la Cooperativa La Collina.

Pubblichiamo di seguito l'articolo scritto da Romina Mendez riguardo alla sua visita, insieme al suo collega Bruno Briganzoli, a La Collina e ai progetti di ricerca azione e interventi di salute e sviluppo di comunità che stanno nascendo dall'esperienza di Zindis.

Chi siete e cosa fate in Argentina?
Siamo Bruno Biganzoli e Romina Mendez, ci siamo laureati in Psicologia alla Universidad de La Plata (Bruno) e alla Universidad de Buenos Aires (Romina) in Argentina. Dopo esserci laureati abbiamo scelto di fare un esame al Ministero della Salute della Provincia di Buenos Aires per un corso di specializzazione in Psicologia, una formazione di 4 anni con borsa di studio nei servizi pubblici di salute. Noi abbiamo scelto di fare questa formazione ai centri di cure primarie, nel municipio di Moreno (Bruno) e nel municipio di Hurlingham (Romina), però grazie a questa formazione siamo stati anche negli ospedali generali in diversi reparti e negli ospedali psichiatrici più grandi dal paese come l'Ospedale Psichiatrico José T. Borda e l'Ospedale Psichiatrico di Melchor Romero.

Perché siete qua a Trieste?
Siamo qua a Trieste perché abbiamo fatto un giro per i reparti di salute mentale argentini, e a volte ci domandiamo, specialmente riguardo ai reparti degli ospedali psichiatrici, se quel modo di fare le cose che abbiamo visto è veramente terapeutico. Ci sono degli utenti che vivono in ospedale da molto tempo, che non vedono altro che il corridoio, il cibo e il letto dal ospedale; ci sono professionisti medici e non medici che fanno tutto quello che è possibile però gli utenti non riescono a guarire, a volte anzi stanno peggio da quando sono arrivati. Gli ospedali psichiatrici sembrano essere come le "istituzioni totali" descritte da Goffman. In Argentina c´è una legge, la 26.657, che cerca di fare un cambiamento, in alcuni articoli si vedono parole simili a quelli dalla legge 180: restituire i diritti, abolire il manicomio.
Nel quarto anno del nostro corso di specializzazione, possiamo scegliere un posto qualsiasi nel mondo per andare a imparare come si fanno le cose in un altro sistema di salute. Abbiamo scelto Trieste perché abbiamo capito che è la scelta migliore per conoscere come fare un cambiamento.

Perché siete andati a conoscere Gorizia?
Grazie a Roberto Colapietro abbiamo conosciuto Margherita, volevamo conoscere una Microarea e lei è stata la persona giusta per imparare tutto quello che c´è bisogno di sapere. Prossimamente forse si aprirà a Gorizia una nuova Microarea e noi siamo stati invitati a una riunione con l´equipe dal Centro di Salute Mentale e alcuni rappresentanti dalla Cooperativa La Collina per confrontarsi sulla ricerca azione che stanno facendo prima di avviare un intervento territoriale come quello della Microarea. Qui abbiamo conosciuto persone fantastiche che amano quello che fanno, e hanno un coinvolgimento vero con le persone che soffrono.

Come potete descrivere la salute mentale in Argentina, le cose positive dai servizi territoriali e le criticità?
In Argentina la legge 26.657 ha cominciato la sua storia nell'anno 2010, quindi ci sono ancora molti articoli dalla legge che non sono stati ancora applicati, per esempio: avere appartamenti per evitare l´ospedalizzazione, avere più risorse umane che lavorano sul territorio (il modello è clinico e "ospedalo-centrico"), avere i mezzi per restituire alle persone che soffrono di malattia mentale il loro inserimento nella società, etc. Fra le cose positive possiamo sottolineare che ci sono molti professionisti che hanno il desiderio di fare le cose di modo diverso e generare un cambiamento. E anche che il nostro paese ha molte risorse umane nel campo della salute mentale.
Tutte queste cose positive devono essere accompagnate da decisioni politiche che possano migliorare le condizioni per la guarigione delle persone con sofferenza mentale.

Saranno venti gli appuntamenti culturali che accompagneranno tutto il periodo di apertura della mostra "Nel mare dell'intimità. L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico", organizzata dal Servizio di formazione, catalogazione e ricerca dell'ERPAC e dal Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura, fino al 1° maggio 2018 al Salone degli Incanti.

A cura di Bonawentura Coop. soc Il Miela, Pietro Spirito e Rita Auriemma, gli appuntamenti aiuteranno i visitatori ad avere una visione più completa delle tante storie che emergono dai temi dell'esposizione. Suddivisi in conferenze, docu-film, spettacoli e concerti, avranno luogo al Salone degli Incanti (con inizio alle 18), al Museo Revoltella (dalle ore 17) e al Teatro Miela (dalle ore 20.30).

Si parte subito dopo Natale, mercoledì 27 dicembre alle ore 17 all’Auditorium del Museo Revoltella, con lo spettacolo La cameriera del Rex di Pietro Spirito, con Sara Alzetta e le musiche di Francesco De Luisa, che racconta la storia di Alice imbarcata come cameriera sul Rex sin dal suo viaggio inaugurale e di come la vita a bordo del transatlantico non sia così scintillante come la propaganda di regime vuole far credere.

Dal 4 gennaio ci si sposta al Salone degli Incanti con la proiezione del documentario Fortuna Maris. Il mistero di un naufragio di Adolfo Conti, un racconto della vita a bordo di una nave romana, quella ritrovata a Valle Ponti presso Comacchio, che rivela aspetti poco noti della marineria di duemila anni fa. L'11 gennaio la curatrice della mostra Rita Auriemma ci porterà "sott'acqua" alla scoperta dell'intimo mare Adriatico, il 18 gennaio Ida Koncani Uha? e Marko Uha? del Museo Archeologico dell’Istria di Pola racconteranno al pubblico il relitto di Zambratija, la barca cucita più antica del Mediterraneo, ritrovata in Istria e risalente all'età del Bronzo (circa 3200 anni fa), il 23 gennaio ci sarà una conferenza sul relitto di Grado, oggetto di otto campagne di scavo che hanno portato al recupero del carico e dello scafo, con Rita Auriemma e Dario Gaddi. E ancora: il 26 gennaio la conferenza Il ritorno del marinaio di Franz Von Suppé, appuntamento "musicale" con Adriano Martinolli D’Arcy, il musicologo Marco Maria Tosolini, M° Petar Kova?i?, Peter Ghirardini, Luca Bellinelllo e Michela Cattaruzza, Alberto Cattaruzza, Renzo de Vidovich e il 1 febbraio il documentario Trincee del mare - La Grande guerra nel Nord Adriatico, di Pietro Spirito e Luigi Zannini, produzione Rai Fvg, un viaggio sott'acqua alla scoperta di episodi in gran parte dimenticati della Grande guerra sul mare.

Il 7 febbraio al Teatro Miela si terrà l'evento dedicato a Pedrag Matvejevi?, nel primo anniversario dalla morte, con Filippo Borghi, Fuad Ahmadvand al Santur e la regia di Mila Lazi?: lo spettacolo Breviario Mediterraneo dove le parole di Matvejevi? si intrecceranno con la Polifonia mediterranea, un’installazione acustica composta da più voci nelle lingue del mondo in cui il libro è stato tradotto. Gli altri appuntamenti al Miela: il 9 marzo con Il Milione ovvero il Libro delle Meraviglie, un concerto spettacolo di La Reverdie e la voce di David Riondino, e il 17 aprile In viaggio sul Rex, ricostruzione dell’atmosfera musicale che si respirava quando si viaggiava sul Rex attraverso l’esecuzione di alcuni brani originali e danze in voga negli anni ’30 con La Big Band diretta dal Mo Davanzo e la partecipazione di Pietro Spirito.

Il calendario prosegue al Salone degli Incanti: il 15 febbraio con le affascinanti storie de La Gagliana Grossa, storia del relitto di Gnali? con Irena Radi? (Università di Zadar); il 22 febbraio La nave dolce di D. Vicari, un documentario sulla nave albanese Vlora, che giunse nel porto di Bari nel 1991 con ventimila persone, presentato da Nicolò Carnimeo. Il 1 marzo Il relitto del Mercure e la battaglia di Grado, il 6 marzo USKOK Storia degli Uscocchi, il 15 marzo Il relitto di Sveti Pavao con Carlo Beltrame (Università Ca’ Foscari) e Igor Miholijek (Croatian Conservation Institute), il 22 marzo Il progetto Liburna con Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, Danilo Leone e Maria Turchiano (Università di Foggia), il 29 marzo, all’ Auditorium del Museo Revoltella, spettacolo Viribus Unitis, un jazz reading incalzante e surreale che rispolvera la figura di Raffaele Rossetti, il 5 aprile la conferenza di Tullia Catalan Trieste Porta di Sion e il 12 aprile il documentario I segreti del Golfo, produzione Rai Fvg e regia di Luigi Zannini.

Dal 4 gennaio, un'ora prima di ogni evento collaterale, la curatrice della mostra Rita Auriemma effettuerà una visita guidata gratuita. Gli eventi al Museo Revoltella e al Salone degli Incanti sono a ingresso gratuito. Gli spettacoli al Miela avranno un biglietto di 8€, ma per i possessori del biglietto della mostra (previa prenotazione alla biglietteria del Teatro) saranno gratuiti. Per chi invece sceglierà di partecipare prima a uno degli spettacoli al Miela, con il biglietto avrà un ingresso ridotto alla mostra.

Calendario eventi su www.nelmaredellintimita.it - Info: +39 040 365119 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Continua fino al 21 gennaio 2018 la grande mostra dedicata all'illustrazione per l'infanzia dal titolo "C'era una volta a Muggia..." con la doppia personale dedicata alle illustrazioni dai più noti libri per l’infanzia del maestro boemo Št?pán Zav?el alla Sala Comunale d'Arte "Giuseppe Negrisin" e le più belle fiabe del giovane illustratore messicano Gabriel Pacheco al Museo d'Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia in collaborazione con la Fondazione Št?pán Zav?el di Sarmede (TV). In mostra oltre un'ottantina di opere originali accompagnate da video di animazione che raccontano le fiabe e le favole più note ma anche storie inedite pensate da autori contemporanei. La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino a domenica 21 gennaio 2018 con il seguente orario: martedì e mercoledì 10-12, giovedì e venerdì 17-19, sabato 10-12 e 17-19, domenica e festivi 10-12.

La veste grafica e i servizi di sorveglianza sono a cura della cooperativa.

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