LaCollina

"Nel segno di Klimt, Gorizia salotto mitteleuropeo fra tradizione e modernità" e' il titolo della esposizione allestita nei tre piani del Museo Santa Chiara in corso Verdi 18 a Gorizia inaugurata venerdì 16 dicembre . Promossa dal Comune di Gorizia, la rassegna e'organizzata dal Centro Ricerche Turismo e Cultura ed e' curata da Marina Bressan e Marino De Grassi. Con la mostra Gorizia riafferma il ruolo storico di vera capitale di una importante Contea di confine. E la Città, intesa proprio nella sua ampia funzione di punto di riferimento per la formazione scolastica superiore e quindi culturale e civile dei cittadini del suo esteso territorio, divenne un autentico salotto mitteleuropeo dei flussi di esperienze e di idee che, soprattutto da e verso Vienna, ma pure, ancorché in minor misura, in direzione Monaco e Berlino, si crearono in campo culturale e, per il tema che riguarda questa rassegna, specificatamente nelle arti.
E se l’emergente località turistica di Grado attirò più di ogni altro luogo artisti e architetti della grande Vienna, fu da Gorizia, da Corona di Mariano, da Perteole, da Aiello , in particolare da Cormons, che i figli di queste terre andarono a formarsi nelle capitali tedesche del Nord, affermandosi poi, con diversa fortuna, anche quali artisti. Alcuni di loro sono stati quasi dimenticati, altri di fatto trascurati.
Per la prima volta viene fatto un tentativo di raccoglierli e metterli a confronto con una pur contenuta campionatura della loro produzione artistica fino alla fine della Grande Guerra che viene proposta al largo pubblico assieme ad alcune testimonianze di artisti della Secessione viennese che invece operarono nel territorio della Contea.
I servisi di sorveglianza e assistenza al pubblico sono a cura del personale della cooperativa sociale La Collina, nell'ambito del progetto L.P.U.

Molteplici le attività organizzate in questo dicembre dagli abitanti della Microarea di Borgo Zindis: il mercatino natalizio del gruppo di abitanti attive “Made in Zindis” presso il Centro Commerciale Montedoro, ilmomento conviviale del pranzo natalizio anticipato presso la Trattoria degli Artisti a Muggia, la preparazione delle decorazioni per l'albero di Natale e l'appuntamento con lo spettacolo “Nessuno Escluso” presso la Scuola Zamola. La Microarea Zindis si trova in Stradello A/23, piano terra.

Lunedì 19, Dicembre alle ore 17.00 presso il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (Via dei Tominz, 4)
sarà presentato il video realizzato dalle bambine e dai bambini nel corso dell'atelier di cinema d'animazione "Animati dalla Scienza" curatoi dall'area creatività e comuncazione.
Nel corso della presentazione, saranno consegnati  a ciascun bambino/a copia di un DVD contenente lo spot realizzato. 

“BUuuhLLISMO!” è questo lo slogan scelto dai ragazzi dell'Istituto Comprensivo “E. Giacich” per gridare in modo energico il loro no al bullismo. Per la prima volta il progetto educativo Bullover 2.0, che coinvolge i ragazzi degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado di Monfalcone nella creazione di campagne di comunicazione sociale contro il bullismo, esce dagli edifici scolastici ed entra nei luoghi di aggregazione sportiva cittadina per ribadire il no categorico al fenomeno del bullismo.

Lo sport è momento e occasione principe di integrazione e crescita, soprattutto fra i ragazzi. Per questo motivo “BUuuhLLISMO!” questa volta scende in campo a fianco dei ragazzi.

Dopo il grande successo delle prime tre iniziative, l'happening “BuuuhLLISMO!” questa volta arriva sulle piste di pattinaggio! Domenica 18 dicembre intorno alle ore 12 durante l'esibizione del gruppo di pattinaggio Fincantieri Mpresso il Palazzetto dello Sporti di Monfalcone in Via Cosulich, sarà dedicato un momento complessivo per ribadire il no al bullismo, gridando insieme con tutti i pattinatori e spettatori un generale BUUH!
In queste settimane sono stati messi in rete video e immagini virali tramite i profili Facebook e Instagram di Bullover per condividere con quanti più contatti possibile l'iniziativa. Utilizzando #BuuuhLLISMO è possibile partecipare, commentando l'happening e dando vita ad uno scambio virtuale vero e proprio.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di smuovere un fenomeno preoccupante di devianza minorile che, secondo l’ultimo report dell’Istat sul bullismo in Italia, ha fatto emergere che nel 2015 il cinquanta per cento dei giovani sotto i 18 anni hanno subito un atto di violenza da coetanei. In sostanza un minorenne su due è vittima di un comportamento aggressivo, svilente e offensivo mosso da un compagno. Un dato allarmante che ha dato vita a Bull.Over 2.0,  percorso laboratoriale di sensibilizzazione, riflessione critica e progettazione partecipata sul tema del bullismo nel cui ambito appunto è nata a Monfalcone l’iniziativa del 21 novembre.
Bull.Over 2.0 è infatti un progetto ben più ampio, che ha visto nell' anno precedente la realizzazione di azioni di guerrilla marketing come l’happening del 27 maggio 2016 “Vi facciamo un occhio blu”, presso l'Istituto Pertini, di laboratori video e radio, la realizzazione materiali video e cartacei).

Giunto alla sua seconda edizione grazie all’ATI, Associazione temporanea d’Imprese delle Cooperative Sociali Reset e La Collina, Bullover 2.0 coinvolge gli Istituti Comprensivi “G. Randaccio” ed “E. Giagich” insieme all’ Istituto Statale d’Istruzione Superiore “M. Buonarroti”, l'Istituto Statale d’Istruzione Superiore “S. Pertini” grazie al finanziamento e al sostegno del Comune di Monfalcone.

BullOver 2.0 si inserisce nel “Protocollo d’intesa per la prevenzione di comportamenti a rischio bullismo e la promozione al benessere dei bambini ed adolescenti”. Un percorso che mira a coinvolgere attivamente gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo e di Secondo Grado del Comune di Monfalcone (GO), professori, genitori e firmatari del Protocollo in un’ottica di educazione tra pari e informazione transgenerazionale alimentando processi di protagonismo giovanile grazie all’utilizzo di strumenti e linguaggi di comunicazione altamente innovativi ed utilizzati dal target di riferimento.



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Sabato 17 dicembre alle ore 11.00 sarà inaugurata la mostra "Restauratori e Restauri di alcuni reperti di Cjase Cocèl" presso la Sala Esposizioni del Palazzo Municipale.
Gli oggetti esposti nella mostra provengono quasi tutti da donazioni avvenute in questi venti anni di vita del Museo Cjase Cocèl. 
Alcuni sono già stati esposti e ammirati dal pubblico, altri invece sono depositati in un grande magazzino.  
Naturalmente  i reperti antichi  sono soggetti all’usura e agli agenti deterioranti come tarli, muffe ecc. che rischiano di distruggerli e farli scomparire per sempre.
Quest’anno il Museo ha beneficiato della presenza attiva di diverse persone che hanno prestato la loro opera grazie a diversi progetti lavorativi intrapresi  dal Comune e dall’Associazione con privati, enti e scuole, tra i quali anche la cooperativa sociale La Collina.
La Missione del Museo è stata proprio quella di recuperare e riportare alla forma e integrità originali i reperti, sia quelli esposti nelle varie sezioni, sia quelli ricoverati nel deposito. 

“Esporre in un mostra  gli oggetti restaurati, significa innanzitutto valorizzare le persone che qui hanno lavorato con impegno, competenza e passione,  ma  anche far conoscere al pubblico attrezzi  curiosi appartenuti alla quotidianità di un tempo e oggi quasi sconosciuti. Alcuni li  conosciamo bene , altri sono  strani reperti mai visti,  spesso  frutto dell’ingegno dei nostri vecchi,  per i quali riciclare e  dare una seconda vita alle cose era un’arte ma soprattutto una  necessità.” Elisa Tomai

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