Lug 13

Venerdì significa musica al Lunatico Festival. Il 14 luglio arrivano HiStrio. Compagine transfrontaliera (Croazia: H, Italia: I, Slovenia: S) formata da Stefano Bembi (fisarmonica, piano), Bika Blasko (voce, cello, cajon) e Toma Ž Nedoh (sax) featuring I Virtuosi del Carso, un istrionico trio nato dal sodalizio tra teatro, musica, lingue, generi, parole, comicità, poesia, virtuosismi e gioco! Il loro ultimo disco “People” è una raccolta di musiche tratte dal repertorio popolare, balcanico, yiddish e mediterraneo con canti di terre diverse e un lieve tocco di pop, rock e swing. Mondi vicini, mondi lontani. I generi si mescolano durante l’ascolto, senza apparente logica e i musicisti, come provetti giocolieri, danno vita a sonorità ed arrangiamenti caratteristici del trio, unendo culture, stili musicali e popoli. Due i brani inediti inseriti nell’album: “Game of Love”, di sapore squisitamente teatrale e poetico, e “Homeland” brano toccante ed emotivo che, attraverso il dialogo tra una madre rimasta nella terra natia e la figlia emigrata, affronta argomenti drammaticamente attuali come l’immigrazione, a volte forzata e spesso inevitabile, di popoli e culture. Il cd è stato registrato presso l’ “Urban Recording Studio” grazie alla “Casa della Musica di Trieste”.

Prima del concerto dalle 19:00 Dj Set a cura di Antobnio dj Pietro di Radio Fragola

Lug 13

Quando tutti pensavano che Hillary Clinton avrebbe vinto le elezioni, una preoccupata Rebecca Traister faceva notare che il magnetismo personale era tutto dalla parte di Donald Trump – e che una sua vittoria avrebbe dovuto farci “riconsiderare l’importanza del magnetismo” nel mondo contemporaneo.

Alla questione è dedicato l’ultimo libro di Mariano Tomatis: «Mesmer. Dall’età della pietra all’età dell’anima» (2016) si muove tra magnetismo animale e politica, suggestioni ipnotiche e storytelling emancipatorio, usi e abusi della manipolazione del linguaggio, offrendo il punto di vista di un prestigiatore su tali complesse dinamiche. Il dibattito su questi temi muove i primi passi nel Settecento ed esplode letteralmente all’arrivo di Franz Anton Mesmer a Parigi.

A dispetto del progetto culturale dell’Illuminismo, che si fonda su parole ricche di riferimenti alla luce (illuminer, rayonner, éclairer), nell’Europa del XVIII secolo proliferano ciarlatani, maghi e negromanti. “Magnetismo” è la parola d’ordine che spalanca le porte di un mondo Altro. Per le strade e nei palazzi nobiliari gli illusionisti sfruttano in modi ingegnosi le proprietà magnetiche delle pietre. Gli automi di Pinetti sembrano adottare un comportamento intelligente, Cagliostro manipola specchi magici, Robertson proietta spettri sul fumo e Mesmer si spinge a postulare l’esistenza di un “magnetismo animale”. Ben prima della discussione contemporanea sul concetto di “post-verità”, i giornali alimentano accesi dibattiti sulla natura ultima della realtà: di fronte a fenomeni tanto sorprendenti, si può ancora tracciare una linea netta tra realtà e finzione?

In una presentazione del libro che è anche uno spettacolo, Mariano Tomatis riporta in vita scienziati e maghi del Settecento attraverso i loro oggetti, le loro storie e i loro trucchi, focalizzandosi sulla lunga ombra che continuano a gettare sulla società contemporanea.

Mesmerized! è la fedele riproduzione di una dimostrazione di fisica dilettevole del XVIII secolo, intrecciata con l’analisi delle retoriche e dei meccanismi che si nascondono dietro le quinte. Tra teschi che parlano e lanterne magiche, occhiali a raggi X e carte che si sollevano, gli spettatori prenderanno parte a un colto e sorprendente viaggio nel lato oscuro dell’Illuminismo.

Dopo aver ipnotizzato e meravigliato il pubblico triestino nell'edizione 2016 con «La Magia dei Libri», torna al Lunatico Festival lo specialista in meraviglia Mariano Tomatis con una nuova conferenza spettacolo nata in un'aula universitaria inglese.
La presentazione-spettacolo Mesmerized! andrà in scena giovedì 13 luglio 2017 alle ore 21 all'interno del cartellone del Lunatico Festival.
http://www.mesmer.it/

MARIANO TOMATIS
Scrittore e illusionista, Mariano usa i libri come palcoscenico, la penna come bacchetta magica.
Come wonder injector si occupa professionalmente di Meraviglia: la sua magia sorprende, apre prospettive insolite e sfida lo status quo.

Lug 12

Mercoledì 12 luglio alle ore 21 al Lunatico Festival non perdete l'incontro con Pino Roveredo e la presentazione del suo nuovo libro "Tira la bomba".

Il libro Tre bambini, un ordigno bellico trovato per caso, il rischio che si trasforma in energia. Giuliano, Mirko, Stefano. Un’amicizia lunga cinquant’anni. Tre ragazzini persi nei loro giochi, accomunati da vite semplici vissute nel perimetro dello stesso rione, scoprono una bomba rimasta inesplosa nel corso della Seconda guerra mondiale. È pericolosa ma anche molto affascinante, un talismano, un segreto che li unisce e che dà forma al loro legame: la bomba diventa il loro alibi, il loro scudo, l’oggetto magico a cui ricorrere tutte le volte che si sentono insicuri o in difficoltà. In questo libro Pino Roveredo non ci parla di emarginazione e solitudine, ma di esseri che crescono, sperano, desiderano e fantasticano con tutto lo slancio dell’infanzia: e lo fa col suo tono leggero e pungente, onesto e diretto, pronto a scherzare sui drammi della vita perché è l’unico modo per affrontarla senza farsi abbattere.

L'autore Pino Roveredo è nato a Trieste nel 1954. Ha scritto racconti, romanzi e testi teatrali. Si è sempre occupato di ultimi, dai reclusi per decenni negli ospedali psichiatrici ai tossicodipendenti; è garante dei detenuti del Friuli Venezia Giulia. Dopo l’esordio nel 1996 con "Capriole in salita" ha vinto il premio Campiello nel 2005 con "Mandami a dire".

Lug 06

Il primo appuntamento con il teatro vede sul palco del Lunatico Festival Flavio Oreglio, cabarettista e scrittore italiano, con lo spettacolo “Catartico!”. Martedì 11 luglio alle ore 21 arriva con il suo show che riscopre la freschezza e la modernità di un linguaggio fatto di micro poesie (epigrammi) e di aforismi che hanno segnato il costume italiano all’inizio del nuovo millennio. 

Conciso e senza fronzoli, grazie ai veloci tratti della scrittura breve (la “Brev Art”, come la chiama lui), Oreglio si districa tra le tematiche dell’oggi scoprendo quei punti “umani” più che “politici” che rendono ridicolo e tragicomico l’approccio e i tentativi di soluzione non riusciti dei problemi del nostro tempo. Il problema è che si è perso il senso della logica, e quindi, setacciando la vita quotidiana (ambito su cui il “politico” agisce e interferisce) si scoprono le nudità: cioè quegli aspetti contraddittori che ne costituiscono la faccia più pericolosa ma la tempo stesso più divertente.

Nihil novum sub sole… Oreglio insiste su questo aspetto da sempre. Irriverente senza essere offensivo, più filosofo che politico, Oreglio da sempre individua la “rivoluzione culturale” come tratto più importante rispetto alla semplice e banale “rivoluzione politica” fatta di volti che cambiano o che si vogliono cambiare. “Se non cambia la testa delle persone, la politica non cambierà mai. Il problema però è che per cambiare la testa delle persone occorre cambiare la politica... Questo paradosso mi spinge a ritenere – forse - insuperabile lo status attuale.. ma non ce n’è come ragionarci sopra per divertirsi”
Oltre ai caratteristici monologhi fatti di riflessioni e pensieri rapidi, lo spettacolo propone musica e canzoni, la cifra e lo stile “musicomedians” che da sempre contraddistingue gli spettacoli di uno degli artisti più versatili e completi del nostro tempo.

Lug 05

Venerdì 7 luglio tornano i Sick Tamburo sul palco del Lunatico Festival: l'occasione per presentare il loro nuovo disco Un Giorno Nuovo, prodotto da Gian Maria Accusani nel suo home studio per Discgust Music Production.

"Un giorno nuovo è il giorno in cui riusciamo a vedere il mondo per quello che veramente è, senza tutti i filtri dell'educazione che ci accompagnano da sempre. È il giorno in cui lasciamo andare la maggior parte delle cose a cui davamo vitale importanza, rendendoci finalmente conto che di importanza non ne avevano alcuna. È il giorno in cui lasciamo andare tutte quelle cose che sono solo estensioni del nostro ego e ci rendiamo conto di quanto sia importante vedere il sole che si alza al mattino. Il giorno nuovo è il giorno del grande cambiamento. Del cambiamento dentro di noi."
(Sick Tamburo)

L’album contiene nove nuove tracce e prosegue il discorso musicale intrapreso dalla band nel 2007 portandolo ad un nuovo livello grazie al rinnovato intreccio di chitarre elettriche e sintetizzatori, di ritmi incalzanti e melodie wave. In una canzone (Meno male che ci sei tu) partecipa Motta (primo fan dei Sick Tamburo e forte del successo del suo primo album La fine dei vent’anni nel 2016) alla voce e alla darabouka. La copertina lenticolare dell’album (in cui Mr Man e Miss Understanding si scambiano una rosa davanti ad un’esplosione atomica) è logica prosecuzione dei dischi/gioco fin qui realizzati: il primo Sick Tamburo aveva una sovra-copertina fustellata che fungeva da maschera/passamontagna per il ragazzo in copertina, il secondo A.I.U.T.O. era un flip-book in cui la scritta A.I.U.T.O. spariva in mezzo al mare, il terzo Senza vergogna era un origami “inferno paradiso”.

La serata si apre già alle re 19 con le selezioni musicali del duo tutto al femminile Zwei Knodel. Ingresso libero.

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