Un seme può volare: E se diventi farfalla al Lunatico Festival

08 Luglio 2020 Scritto da 

Un seme può volare
E se diventi farfalla al Lunatico Festival – dal 14 al 17 luglio
Parco di San Giovanni – Trieste
ingresso gratutito su prenotazione

“Un seme può volare” apre il Lunatico Festival con una intera settimana dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie. Una serie di appuntamenti ad ingresso gratuito: 4 laboratori, 2 serate di approfondimento e 1 mostra diffusa, il cui fil rouge è il diritto al gioco e la ripartenza delle progettualità per l’infanzia e la scuola. Curatore delle serate è Luca Gabrielli, coordinatore del progetto E se diventi farfalla per la cooperativa La Collina che spiega:

“Un seme può volare” è la frase evocativa di uno dei bambini che quest’anno ha partecipato ai laboratori nelle scuole. Una frase che non è stata solo il titolo per un disegno ma è diventata per noi la linfa per nutrire le radici del nostro progetto e ripartire con foglie più forti e nuove da questo periodo di grande incertezza per il settore educativo in Italia.”

L’educazione e la scuola sono al centro di una grande discussione nazionale in questa fase di ripartenza. Può il distanziamento sociale diventare l’occasione per ripensare gli spazi pubblici ed educativi nel nome del diritto al gioco? La risposta è “Un seme può volare”: una settimana dove la creatività e la socialità sono il fulcro di nuovi ragionamenti e iniziative pubbilche e nazionali.

Il programma:

Si parte martedì 14 luglio con i laboratori per bambine e bambini dai 3 ai 6 anni: Lucciole per lanterne. Da martedì 14 a venerdì 17 luglio dalle 17 alle 19 quattro laboratori creativi gratuiti per scoprire la danza delle lucciole e costruire insieme a loro delle magiche lanterne attraverso un kit colorato!

I laboratori prevedono un numero massimo di partecipanti (5). Gli orari di ingresso ed uscita saranno accordati al momento dell'iscrizione secondo i protocolli di sicurezza previsti dalle vigenti normative. Iscrizione obbligatoria via e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefono 329 1977795 da lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00

Mercoledì 15 luglio alle 19 apre la mostra diffusa Semini d’inverno, che ripercorre le tappe fondamentali del laboratorio “Semini d’inverno”, un percorso che ha coinvolto le bambine e i bambini delle scuole di infanzia del Comune di Muggiadurante l’anno scolastico appena finito. Che cos’è un seme? A che cosa serve? A partire da queste domande i bambini hanno elaborato i loro semi personali, custodi di sogni e aspettative, colori e forme differenti. Fino al 15 settembre sarà possibile visitare “Semini d’inverno” all’interno del bar ristorante Il Posto delle Fragole, secondo gli orari di apertura, e negli spazi espositivi esterni del Parco di San Giovanni.

“Un seme può volare” non si ferma qui. Il programma infatti interseca il Lunatico Festival anche con due serate. Un modo per approfondire con il pubblico in sala i temi della ripartenza, dell’uso dello spazio pubblico in chiave educativa.

Giovedì 16 luglio ore 21.30 "La grammatica della ripartenza" una serata per ragionare sulla ripartenza delle progettualità per l'infanzia. Sul palco del Lunatico Festival Luca Gabrielli de La Collina e Alessandra Falconi responsabile delle attività del Centro Alberto Manzi. In collegamento i partner di E Se diventi Farfalla, progetto culturale ed educativo contro il disagio e le povertà educative per 140.000 bambini e bambine in Italia.

Venerdì 17 luglio ore 21.30 "DAPPERTUTTO - spazio pubblico, scuola e diritto al gioco" Luca Gabrielli e Alessandra Falconi insieme ad Alberta Basaglia, psicologa e vicepresidente della Fondazione Franca e Franco Basaglia, e ad Andrea de Chirico, designer a km0 con il progetto Superlocal, conducono una serata sui temi del diritto al gioco e della rivitalizzazione dello spazio pubblico. La riorganizzazione in corso dell’attività didattica sta cambiando i luoghi dell’educazione e gli spazi delle scuole. Il distanziamento sociale può diventare opportunità per ridefinire questi spazi. Nel corso della serata saranno presentati alcuni progetti di rigenerazioni di spazi educativi.

Le serate si svolgono nello spazio esterno dietro il Teatrino Franca e Franco Basaglia, in caso di pioggia all’interno del Teatrino. Ingresso gratuito su prenotazione. Per informazione e prenotazioni è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“E se diventi farfalla”: un progetto culturale ed educativo contro il disagio e le povertà educative per 140.000 bambini e bambine in Italia. Ad affrontare positivamente le avversità della vita, si comincia da piccoli con creatività e con metodi didattici adeguati che sviluppino talenti e creino opportunità.

Per questo nasce “E se diventi farfalla”, un progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che sperimenta in 9 regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto, Basilicata, Toscana) la creatività come risorsa per combattere la povertà educativa.

ALBERTA BASAGLIA
Psicologa, da anni lavora sulle tematiche legate al contrasto della violenza di genere e di tutte le discriminazioni; proponendone anche una lettura per l’infanzia. In particolare, per il Comune di Venezia, ha dato vita al Centro donna/Centro antiviolenza e ha promosso gli interventi della stessa amministrazione in ambito di politiche giovanili e pace. È vicepresidente della Fondazione Franca e Franco Basaglia.
Per Feltrinelli nel 2014 ha pubblicato Le nuvole di Picasso, mentre nel 2018 con Giulietta Raccanelli per Baldini+Castoldi I rintocchi della marangona.

ANDREA de CHIRICO
Giovane designer romano trapiantato a Bolzano. Ha studiato all’ISIA di Roma e alla Design Academy di Eindhoven e collabora come ricercatore con la Facoltà di Design e Arti di Bolzano. I suoi lavori sono stati esposti al Design Museum di Londra, alla Triennale Design Museum e alla Z33 House for Contemporary Art. Il suo progetto Superlocal è un network globale che promuove la produzione locale. E’ un database aperto di oggetti di uso comune, e fornisce ai consumatori l’accesso a un sistema per produrre oggetti pratici utilizzando tecniche artigianali sia digitali che tradizionali. Andrea propone uno scenario di produzione alternativo, occupandosi della linea di produzione e dello sviluppo degli oggetti. Dopo aver mappato tutte le risorse locali ed essere entrato in contatto con i fornitori e artigiani, viene attivata la produzione. Per questo il design dell’oggetto è strettamente collegato con il contesto da cui viene generato. La forma segue il suo contesto. Superlocal si sviluppa considerando l’infrastruttura cittadina come il nastro trasportatore di nuove linee produttive locali. In altre parole il sistema si basa su un network composto da vari elementi in costante mutamento: naturali, umani, socali e creativi. L’obiettivo è di espandere l’economia locale e di incentivare la conoscenza delle comunità urbane rispetto a ciò che si trova nelle loro vicinanze.

ALESSANDRA FALCONI
È responsabile delle attività del Centro Alberto Manzi dedicato al famoso maestro di “Non è mai troppo tardi”, trasmissione televisiva che andò in onda in Rai dal 1960 al 1968; si occupa dei progetti del Centro Zaffiria collaborando con scuole di ogni ordine e grado in varie Regioni italiane. Sperimenta un approccio educativo alla tecnologia che cerca di coniugare il Metodo Bruno Munari con l’approccio pedagogico del maestro Manzi e della pedagogia attiva. Con Italiantoy, propone materiale educativo e giochi di design anche in Germania, Francia e Giappone.

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Luglio 2020 07:45