Musica e riflessioni con "Back to the depression" mercoledì 20 al Lunatico festival

19 Luglio 2016 Scritto da 

E’ la pop music americana, quella di Bruce Springsteen, Hazel Dickens, Fred Eaglesmith e Merle Haggard. Brani leggendari, che hanno scalato le classifiche statunitensi, e che tra gli anni settanta e novanta, hanno avuto la capacità di raccontare attraverso la storia di uomini, di donne, di intere famiglie, le conseguenze di una crisi economica scoppiata negli anni dell’edonismo reganiano.  Michele Dal Lago, che insegna sociologia dei processi economici e del lavoro all’università di Bergamo, ci offre un viaggio musicale che inquadra e descrive una trasformazione epocale, fatta di fabbriche chiuse,  officine fallite, fattorie confiscate. “E’ stata un’epoca che ha cambiato la vita di molte persone – spiega Michele Dal Lago – una sorta di impoverimento generale che ha travolto gli States e che presenta evidenti assonanze con la storia d’Italia e il lento declino del produttivo Nordest”. Musicista oltre che studioso, Dal Lago sarà sul palco con la sua chitarra, accompagnato da Giusi Pesenti alle percussioni, “le stesse – precisa  - che si usavano in America all’inizio del secolo e cioè cucchiai, mestoli, ossa di maiale, presenti in tante registrazioni dell’epoca. “Il nostro è prima di tutto un concerto – aggiunge – un percorso musicale di intrattenimento e suggestione, attraverso il quale raccontiamo delle storie”. Lo spettacolo, promosso dalla Biblioteca di Vittorio di Bergamo e dalla rivista internazionale di studi nordamericani ACOMA, sarà introdotto da Elisabetta Vezzosi, americanista dell'Università di Trieste.

Back to depression inizia alle 21, mercoledì 20 luglio, al parco di San Giovanni. Per Lunatico festival

Ultima modifica il Martedì, 26 Luglio 2016 13:11