Tra le “normali” pagine di un giornale

27 Novembre 2017 Scritto da 

Il progetto editoriale “L’Aquilone” è stato presentato alle ragazze e ai ragazzi della IV e V dell’I.T.S. Deledda e Fabiani nell’arco di un modulo didattico incentrato sulla comunicazione sociale.

Le ragazze e i ragazzi hanno fin da subito lanciato una serie di domande che delineano quale sia la “rappresentazione collettiva” (e in parte stereotipata) dell’istituzione penitenziaria: “C’è mai stata un’evasione? Ci sono episodi di violenza? E’ pericoloso avere a che fare con i detenuti? Perchè sono rinchiusi lì dentro? Di sicuro avranno fatto qualcosa di grave per meritarsi una condanna simile... ”.
Ho risposto loro raccontando di quanto sia difficile, complicato e altrattanto importante riuscire ad imbastire un piccolo giornale che parla di/con “normalità”. Ho raccontato loro della conferenza stampa e della trepidante attesa di vedere le prime copie del giornale. “L’Aquilone” è, e deve solo essere, un “normale” giornale fatto in un contesto eccezionale. E hanno infine compreso che il valore reale di questo progetto non sta nel layout grafico o nel corpo del testo, ma nel processo editoriale, ideativo e costruttivo che genera ponti e relazioni. Un consiglio da parte dei ragazzi per il secondo numero? Parlare della quotidianità del carcere, delle piccole cose che “dentro” hanno un valore e che “fuori” diamo per scontate banalità.

Luca
Operatore didattico La Collina