
Gli affreschi - per la maggior parte di dimensioni monumentali che gli ampi spazi della location della vecchia pescheria triestina ben si adattano a ospitare – saranno visitabili nei giorni infrasettimanali (martedì-venerdì) dalle 17.00 alle 20.00 e nei weekend (sabato e domenica) con orario esteso dalle 10.00 alle 20.00. La rassegna del pittore sudamericano farà tappa a Trieste soltanto per alcune settimane per poi spostarsi nelle altre città (Venezia, Milano, Firenze, Roma e Palermo): un omaggio "itinerante" che servirà certo a farlo conoscere meglio presso il pubblico italiano.
Ricardo Cinalli, nato nel 1948 a Santa Fe da genitori italiani, si è laureato in Psicologia all'Università di Rosario e vive "diviso" tra Buenos Aires e Londra dove si è stabilito negli anni Settanta. Nel suo curriculum vanta corsi alla Harrow School of Art e alla prestigiosa Hornsey College of Art, famosa per aver avuto tra i suoi iscritti anche John Lennon. E' autore di opere anche in Italia, precisamente a Terni dove ha realizzato l'affresco "La Resurrezione" (2007) sulla controfacciata del Duomo e gli affreschi per la Nuova Cappella della Chiesa di S.M. Della Misericordia (2008).
"La metafora del perturbante" sarà suddivisa in sette sezioni che descrivono i conflitti e gli interrogativi dell'essere umano di fronte ai grandi temi: la trascendenza, dimensione del tempo, l'arte e la creazione, la religione, il sesso, la morte. L'allestimento si avvarrà di punti d'osservazione dall'alto che consentiranno di apprezzare alcune opere distese sul pavimento e percepirne così la meastosità. L'ultimo pittore di giganti si ricorda: "Da bambino salii su una scala e dipinsi la mia stanza". E' stato l'inizio del monumentalismo?
Il catalogo della mostra è a cura di Elzeviro Edizioni.