Il Parco incontra e racconta

28 Marzo 2013 Scritto da 

parcoincontraSi è svolto ieri il primo incontro de Il Parco incontra e racconta. Cinque mercoledì tra marzo e aprile per trattare ogni volta un argomento diverso di cui discutere con lo scrittore Pino Roveredo, con altri ospiti e con il pubblico.


>> mercoledì 27 marzo, ore 18.00

Dentro e fuori

Pino Roveredo incontra la Direttrice del carcere di Tolmezzo, Silvia Della Branca, e il Giudice Luigi Dainotti, per trattare l’argomento dell’invivibilità delle carceri e per affrontare le problematiche dei tempi, modi, e difficoltà della Giustizia italiana.

 

>> mercoledì 3 aprile, ore 18.00

don Pierluigi Di Piazza e Marinella Chirico parlano del libro Io credo. Dialogo tra un’atea e un prete, di Margherita Hack e Pierluigi Di Piazza. Scienza e fede affrontano con reciproco rispetto argomenti delicati e controversi: il senso della fede oggi, l’etica, il significato del progresso,

il futuro dei giovani, le forme dell’amore, l’impegno civile e il degrado della politica, le questioni ambientali e sociali, il testamento biologico, il potere della Chiesa, gli stili di vita, la sessualità.

 

>> mercoledì 10 aprile, ore 18.00

Il teatro popolare tra farsa e verità

Pino Roveredo incontra il gruppo del Pupkin Kabarett (e qualche sorpresa) per parlare, con l’uso anche dell’ironia, di una cultura che non appartiene agli eletti, ma che è una proprietà assoluta del popolo.

 

>> mercoledì 17 aprile, ore 18.00

La cultura dell’offesa

Patrizia Romito (Università di Trieste), Beatrice Biggio (Goap, Centro antiviolenza di Trieste) e Gabriella Taddeo, Consigliera di Parità della Provincia di Trieste, discutono dei modelli che aiutano a capire le origini e le cause della violenza maschile contro le donne e dei possibili strumenti per

modificare opinioni e comportamenti e prevenire la violenza.

 

>>mercoledì 24 aprile, ore 18

E se prendessi una laurea?

Chiediamolo al Rettore dell’Università di Trieste, Francesco Peroni, che discuterà del valore dello studio universitario con Margherita Quaia, studentessa del Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Trieste e con Tommaso Gandini, studente del Liceo classico “Dante Alighieri” di Trieste. Un confronto aperto anche a tutte le ragazze e i ragazzi che cercano un lavoro in linea con le loro aspirazioni e sono incerti sull’iscrizione all’università.

 

 

Scarica il programma in pdf

 

Il Parco culturale di San Giovanni da diversi anni sta muovendo i propri passi per farsi riconoscere dalla città, non come ex Ospedale Psichiatrico, ma come luogo della città da vivere e partecipare anche per le proprie proposte culturali e d'incontro. Questa realtà, fortemente voluta dai “condomini” istituzionali: Provincia, Azienda Sanitaria, Università e Comune, supportati dalle cooperative sociali e dalle realtà associative presenti nel Parco sta diventando sempre più una proposta strutturata e coinvolgente. Proprio dentro questa proposta siamo a presentare questo ciclo di incontri per dare ulteriore visibilità a questo nuovo corso.

Un ruolo particolare nel Parco di San Giovanni lo gioca Il Posto delle Fragole; bar ristorante che in tutti questi anni ha dato accoglienza e ristoro a chi ancora ci vive, a chi ci lavora ogni giorno ma anche a chi ha partecipato ai diversi momenti culturali che si sono succeduti. Per questo è stato deciso di dar vita a questo ciclo di racconti proprio al Posto delle Fragole con un incontro-aperitivo e cena con Ospite per chi volesse continuare la chiacchierata in maniera più informale.

A fare da “padrone di casa” Pino Roveredo, scrittore e uomo di cultura ormai di fama nazionale, che delle diverse fasi del Parco di San Giovanni è stato attore, sia passivo che attivo, contribuendo fattivamente a far si che oggi il parco non viva più lo stigma dell'ex ma la ricchezza del presente proiettata nel futuro.

La formula proposta crea immediatamente la dimensione che ha sempre caratterizzato, da Franco Basaglia in poi, la modalità del vivere assieme l'incontro in questi luoghi. L'informalità del parlare assieme delle cose importanti, la serietà dei sogni condivisi, il fatto che le persone più diverse per ruolo e responsabilità si ritrovassero a parlare, con chiunque in quel momento condividesse lo stesso spazio e le stesse speranze, ha permesso che questa storia si realizzasse.

L’iniziativa è ideata e organizzata dalla cooperativa sociale La Collina di Trieste, dall’Associazione Amici del Parco di San Giovanni, dalla cooperativa sociale il Posto delle fragole e dall’Università degli Studi di Trieste, con il co-finanziamento della Provincia di Trieste.

Ultima modifica il Giovedì, 28 Marzo 2013 12:18