Primo in Inglese: l’esperienza dell’operatrice estone Helen Kapp

20 Agosto 2013 Scritto da 

centroestivoNonostante la recessione economica, nonostante il cronico decennale immobilismo che sembra caratterizzare la nostra città vista dall'interno, specchio di un paese bloccato dove la spinta decisionale ha l'impressione di essersi arenata, gli stranieri continuano ad amare entusiasticamente l'Italia e gli italiani. Le attese non restano deluse, i giovani che arrivano sono pieni di iniziativa: fanno amicizia, legano con persone raccolte qui dalle altre parti d'Europa e del mondo, visitano Trieste e i dintorni, si divertono.

La storia di Helen Kapp - volontaria dell'AIESEC che ha appena terminato uno stage presso la Cooperativa La Collina - sembra confermare quanto appena detto: “Non mi sono mai annoiata, sempre presa da un sacco di cose ma senza impegno, con divertimento nel farle”. Helen viene dalla lontana Estonia, dove frequenta il primo anno della Facoltà di Biologia. Ha la passione del ballo - mi elenca i nomi impronunciabili dei corsi che ha seguito di Salsa, Bachata, Kizomba e Rueda, invitandomi poi a unirmi alla compagnia e assicurandomi che è uno spasso - un hobby che l'ha conquistata proprio da queste parti durante una visita a Rovigno, dove era in corso il Salsa Festival. E' una persona discreta, una riservatezza forse eccessiva all'inizio, prima di lasciarsi andare più volentieri alla narrazione della sua esperienza.

Dopo aver seguito il normale iter di selezione dei candidati allo stage (iscrizione, scelta del progetto, colloquio), l'attività di Primo in Inglese è stata la sua destinazione ideale: "Non avevo ancora sentito parlare de La Collina. Una volta iniziato concretamente a lavorare, mi son fatta una visione più chiara della situazione e sono entrata in contatto con la cooperativa. Ho conosciuto Paola e Giselle con le quali mi alternavo nelle lezioni".

Spontaneità, ingenuità, divertimento: attraverso i giochi più disparati, dalla messa in scena di spettacoli teatrali alle sfide in palestra con la palla, dalle camminate alle conversazioni, Primo in Inglese offre l'opportunità ai bambini in età di apprendimento di imparare la lingua divertendosi. Helen sostiene che era avvantaggiata a non parlare l'italiano perchè l'insegnamento avveniva rigorosamente in inglese. Ci dice un po' in cosa consisteva il lavoro: "Nella composizione di piece teatrali, ho aiutato Giselle ad assistere i ragazzi nella stesura dei testi. Ho tradotto le parti in inglese e collaborato all'organizzazione dei rehearsal”.

Foto-helen-CESpendiamo poi due parole sulle amicizie che ha incontrato qui e sulla sua terra d’origine: “Vivevo in un appartamento con cinque altri studenti italiani miei coetanei. Non ho legato solo con loro ma anche con il gruppo del ballo e dell’AIESEC. Mi piace Trieste, geograficamente montuosa e così diversa dal paese da cui provengo”. Diversa? “Sì, l’Estonia è piatta e boscosa, una grande pianura dove la vetta più alta raggiunge appena l’altezza di poche centinaia di metri”. La fantasia prende forma e la mente comincia a viaggiare su sconfinate foreste, paesaggi intimi e solitari, rotti soltanto da qualche sperduta casupola nascosta nel verde, un ambiente in cui ritrovare se stessi a stretto contatto con l’elemento naturale...

“Desidero infine ringraziare Giselle e Paola, le operatrici con cui ho lavorato, perchè sono state veramente gradevoli, un supporto e un aiuto indispensabile”.

Ultima modifica il Giovedì, 05 Settembre 2013 13:36