I rappresentanti della cooperativa sociale La Collina, Reset e il Posto delle Fragole, hanno rappresentato la sfida che significa per delle realtà sociali di questo tipo l'organizzazione di un Festival come questo, interamente gratuito e messo a disposizione della città; scelta non facile in un momento di particolare criticità economica, ma frutto di una precisa scelta di investimento sulle peculiarità del Parco Culturale di San Giovanni, luogo in cui dentro il dispiegarsi dell'esperienza basagliana ha visto nascere la cooperazione sociale come strumento di inclusione diritti e inserimento lavorativo delle persone all'epoca recluse nel manicomio.
Il Parco di San Giovanni è il luogo in cui nasce la cooperazione sociale e la nostra storia – hanno affermato - ma è anche il luogo in cui possiamo dimostrare che inclusione e impresa sociale hanno la capacità di esprimere un valore per tutta la città, che in questo caso si manifesta in un progetto di possibile rilancio dell'attività turistica e culturale interna al Parco di San Giovanni, area nella quale diverse cooperative sociali già operano e investono.
Durante la conferenza, è stato coralmente sottolineato come la riqualificazione del Parco di San Giovanni sia possibile non solo attraverso interventi strutturali, ma soprattutto grazie alla creazione di momenti di incontro, come quelli proposti dal Festival.
Significativo che alla presentazione del Lunatico Festival fosse presente la Presidente della Provincia del Magnifico Rettore dell'Università di Trieste e l'Assessore del Comune di Trieste, a dimostrazione del valore che viene riconosciuto a questa iniziativa, che ha motivato gli Enti locali a supportarlo con la collaborazione e il patrocinio.
La conferenza stampa si è chiusa con l'auspicio da parte di tutti i soggetti istituzionali presenti sul fatto che questo sia effettivamente l'anno zero e quindi solamente la prima di moltissime altre edizioni del Lunatico Festival.