La notte del 23 maggio, 1915, il finanziare Pietro Dell’Acqua, assieme al commilitone Costantino Carta, di guardia al ponte di Brazzano sullo Judrio, confine tra il Regno d’Italia e l’Impero austro-ungarico, notati dei movimenti sospetti sul ponte, aprirono il fuoco.
Quelli furono i primi colpi esplosi sul fronte italo-austriaco nella Prima Guerra Mondiale.
Da questo episodio parte la mostra “La Guardia di Finanza nella Grande Guerra. Da Brazzano sullo Judrio a Trieste (1915-1918)”, che si inaugura lunedì 29 ottobre alle ore 11.00 a Trieste presso il Magazzino delle Idee di Corso Cavour 2.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione tra ERPAC, il Museo Storico delle Fiamme Gialle, il Comando Generale e il Comando Regionale Friuli Venezia Giulia della Guardia di Finanza.
Nel percorso espositivo si possono osservare in ordine cronologico, le testimonianze dell’episodio del primo colpo di fucile esploso dai finanzieri Pietro Dall’Acqua e Costantino Carta sul fiume Judrio a Brazzano, per passare agli avvenimenti della Disfatta di Caporetto fino ad arrivare al “fronte interno” che testimonia il lavoro di contrasto delle Fiamme Gialle verso il contrabbando.
Non mancano attestazioni fotografiche e documentali, cimeli ed oggetti di vita quotidiana oltre ai giornali e alla corrispondenza privata dell’epoca conservati presso il Museo Storico del Corpo. Inoltre è dedicato uno spazio all’esposizione delle uniformi utilizzate dalle fiamme gialle all’epoca.
L’esposizione sarà visibile fino al 25 novembre 2018.
L’esposizione rientra tra gli eventi voluti per commemorare la conclusione della Grande Guerra nell’anno del suo centenario.
Orari
Dal 29 ottobre al 25 novembre
Da martedì a venerdì 9.00-13.00 / 15.00-18.00
Sabato e domenica 10.00-18.00
Lunedì chiuso
Biglietti
Ingresso gratuito
Domenica 28 ottobre 2018 alle 10.30 al Posto delle Fragole di Trieste inizia la rassegna Fragole a pranzo, incontri di cultura, scrittura e società, curata dal direttore della rivista web Il Ponte Rosso Walter Chiereghin, con un incontro dedicato ad una delle arti più difficili da definire: la poesia. Anche oggi, in un quadro generale di crescente effervescenza delle scienze e della tecnologia, l’uomo si scopre ad avere a disposizione per esprimere le proprie emozioni gli stessi strumenti di Omero. In questo primo appuntamento ci si interroga sul senso di scrivere e pubblicare poesia oggi. Ne parleranno i poeti Roberto Dedenaro, Claudio Grisancich, Gabriella Musetti, Luisella Pacco, Sandro Pecchiari, e l’editore Alessandro Canzian (Samuele Editore). Naturalmente l’occasione sarà anche propizia per ascoltare dalla viva voce di chi li compone i versi dei poeti presenti.
L’incontro è ad ingresso libero e si svolge nella sala de Il Posto delle Fragole in Via De Pastrovich 4 nel Parco Culturale di San Giovanni a Trieste.
A seguire, quindi, sarà possibile pranzare assieme a Walter Chiereghin, Roberto Dedenaro, Claudio Grisancich, Gabriella Musetti, Luisella Pacco, Sandro Pecchiari e Alessandro Canzian per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale a Il Posto delle Fragole. Chi lo desidera può prenotare anticipatamente al numero 040 578777
Un nuovo appuntamento con gli eventi commemorativi del Centenario della Grande Guerra è organizzato dal Servizio Musei e Archivi Storici dell’ERPAC. L’attrice Sara Alzetta, con l'accompagnamento musicale del maestro Francesco De Luisa, proporrà il reading scenico “La guerra di Fannie e Anita”, mercoledì 31 ottobre ore 18.00, presso il Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13).
Protagoniste di “La guerra di Fannie e Anita” sono due figure femminili immaginarie che raccontano la guerra, la prima guerra mondiale, e il modo in cui questa abbia cambiato il mondo intero.
Fannie e Anita sono due ragazze diversissime per estrazione sociale: Fannie è figlia di buona borghesia austriacante, e del suo mondo di crinoline, di walzer con gli ufficiali dell’imperialregio esercito, finita la guerra, non ci sarà più traccia.
Anita, invece, di famiglia povera, comincia raccontando la discesa del proletariato in piazza – da bambina la mamma l’aveva portata con sé durante famoso sciopero dei fuochisti del Lloyd – e la miseria che attanaglia Trieste durante la guerra: blocco navale contro l'Austria e vicinanza al fronte ne avevano fatto morire ogni attività!
La guerra, grande “metabolizzatore” sociale, trasforma in modo irreversibile destini individuali e collettivi.
Tra il 1918 e il 1920 l’epidemia di spagnola miete milioni di morti. Nel 1919, a Trieste finalmente italiana, il cambio corona-lira è al 60% e dalla città, come anche dall’entroterra giuliano, la popolazione germanofona emigra, anche a piedi, verso i territori del vecchio impero, dove potere ancora spendere nella vecchia moneta, anche perché non c’è più posto nell’amministrazione del nuovo regno. Intanto ritornano i prigionieri di guerra dalla Russia, portando echi e racconti della Rivoluzione.
In questo clima complesso, ricco di fermenti e di aspettative, si dipanano le storie di Fannie e Anita: un reading dal ritmo teso, senza ideologismi, vivo, leggero, pieno di sentimenti.
SARA ALZETTA, attrice triestina, studia al Piccolo di Milano e all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, e lavora prevalentemente a Milano (Giorgio Strehler), Torino (Massimo Castri, Davide Livermore, Josè Caldas), Roma (Egisto Marcucci, Armando Pugliese, Marco Mattolini), Verona (Gianfranco De Bosio), Napoli (Toni Servillo, Alfonso Postiglione) e in Sicilia (Giuseppe Dipasquale, Beno Mazzone, Lia Chiappara). A Trieste, lavora nell’operetta (incontrando così Gino Landi, Maurizio Nichetti, Damiano Michieletto, Federico Tiezzi) al Rossetti e al Teatro Miela. Porta il polilogo La Maria Farrar di Manlio Marinelli nei teatri di Torino, Roma, Trieste e Palermo, dando voce come unica attrice a molti personaggi. Incontra la performance d'arte per Manuela Marassi (Continental Breakfast), Cecilia Donaggio (The Third Area, in video), Fabiola Faidiga (La Città di Odradek). Nell’ultimo periodo termina un lavoro di narrazione di Trieste per voce femminile: una voce fresca, reale, libera da ideologie, che mette in scena storie di donne comuni. Le prime due puntate di questa narrazione, diventate poi radiodrammi per la Rai, si intitolano La Guerra di Fannie e Anita e La Pace di Fannie e Anita, e affrontano rispettivamente la storia della Grande Guerra e del primo dopoguerra.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici
Domenica 21 ottobre 2018, con inizio alle ore 15.00, avrà luogo “Storicamente Parco”: giornata di animazione ad ambientazione storica, liberamente aperta alla cittadinanza, che si tiene annualmente nel Parco Culturale di San Giovanni.
Concepita quale contenitore d'immaginazioni sulla storia passata presente e futura, inaugurata ad ottobre 2014, con il Medioevo, vorrebbe in futuro ampliarsi ed estendersi ad una rappresentazione dell'esistente attuale e una prefigurazione del Parco stesso come potrebbe essere tra un anno, o dieci, o un secolo...fantasia permettendo.
L'evento - volto all'integrazione del Parco con la città - organizzato dal Centro Diurno Diffuso del Dipartimento di Salute Mentale e dai volontari dell'Associazione di Volontariato Franco Basaglia, in collaborazione con Associazioni, Cooperative Sociali, gruppi e singoli cittadini, nasce da entusiasmo ed impegno spontanei, costituendo un evento culturale e ricreativo a rinforzo e promozione di una rete partecipativa che sollecita, in questo caso, la presenza di esperti, conoscitori ed appassionati storici.
Nella cornice di una generosa e preziosa collaborazione con le associazioni culturali “Compagnia de Tergeste” e “Dardi Uniti Vertraghi”, si svolgerà, tempo permettendo, dopo aver visto nelle edizioni passate la viva partecipazione di varie famiglie con i propri bambini, che, gioiosamente, in varie domeniche d’autunno, hanno animato il luogo “restituito” alla ricerca del benessere comunitario, alla bellezza dello stare insieme all'aria aperta; conoscendo, imparando e giocando.
I volontari delle associazioni in campo, assieme agli operatori e frequentatori dei laboratori del Centro Diurno Diffuso, mediante la dedizione alla conoscenza, cura e valorizzazione del Parco Culturale di San Giovanni, nell’organizzare ed allestire la manifestazione, ripropongono anche un “filone storico caratteristico” del Parco: una storia che parte dai primi anni settanta (dell’ormai scorso secolo!), quando fu attivato e gestito - da parte di ricoverate, operatrici e volontarie dell’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale (EX O.P.P.) - l’asilo dei bambini: i loro figli. Si tratta di una “tradizione” che continua ancora oggi, con la consuetudinaria affluenza di “stormi” di bambini e ragazzi che normalmente vi si recano - spesso accompagnati da genitori, educatori, maestri e professori - per svolgervi attività di studio, di apprendimento, di svago. Alcuni, più grandi, ci vengono da soli, per curiosità e senso d'avventura, o per prodursi in piroettanti discese con lo skate-board...
Oggi non è più un ospedale, non è più un luogo dove rinchiudere la sofferenza di qualcuno, bambini compresi! Oggi è un luogo a disposizione per la vita di tanti; un luogo dove, memori del passato, si può cercare, assieme ad altri, un futuro possibile.
Proprio alla presenza di bambini e ragazzi, con il loro essere attori autentici di una naturale demistificazione di paure ataviche, si darà risalto, rendendoli spettatori e protagonisti di rievocazioni storico-medievali, ad un programma fatto di giochi popolari, racconti, spiegazioni, dimostrazioni pratiche e messa in scena di usi e costumi d’epoca, assalti a fantastici castelli, antichi giochi d’abilità e destrezza. Bambini, ragazzi e adulti potranno cimentarsi nella “corsa della patata” e nelle abilità della “rottura dele nosi e dei scartozzi”; simulare duelli e battaglie con scudi e spade di cartone colorati da loro stessi. Ci sarà anche un angolo per il trucco, animato dalle volontarie.
L'Associazione Compagnia de Tergeste movimenterà l'accampamento medievale e darà luogo alle esibizioni e gli armeggi delle sue donne e dei suoi uomini, tutti vestiti con tipici e fedelissimi costumi dell'epoca.
L'Associazione Dardi Uniti Vertraghi, curerà le dimostrazioni e le prove di tiro con l'arco.
Al calar della luce, la manifestazione si concluderà con la pittoresca fiaccolata in costume.
Il bar Il Posto delle Fragole sarà attivo per ristorare organizzatori e partecipanti.
Confidando in una giornata di bel tempo, vi aspettiamo!
Com'è' profondo il mare sbarca dall'11 al 14 ottobre presso la sede della Microarea Cittavecchia in Via del Pane 6 - TRIESTE
In occasione della Barcolana tantissimi pesci, uno diverso dall'altro e provenienti da tantissimi paesi (Polonia, Germania, Francia...), nuoteranno in unico grande mare. Protagoniste/i le bambine e i bambini che, nel corso dell'estate 2018, hanno partecipato al laboratorio "Chi dorme non piglia pesci". Un progetto E se diventi farfalla promosso e finanziato da Con i Bambini! Dalle 16 alle 18 troverete la mostra Ludico-interattiva ad ingresso libero, aperta a tutti i bambini dai 0 ai 99 anni. Per un tuffo tra pesci di ogni forma e colore progettati dai bambini, per i bambini.. di tutte le età.
E se diventi farfalla: Un progetto selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, il collaborazione con La Collina Coop. Soc., con i patrocinio del Comune di Muggia. Un progetto ospitato da Microaree - Habitat.
Com'è' profondo il mare sbarca dall'11 al 14 ottobre presso la sede della Microarea Cittavecchia in Via del Pane 6 - TRIESTE
In occasione della Barcolana tantissimi pesci, uno diverso dall'altro e provenienti da tantissimi paesi (Polonia, Germania, Francia...), nuoteranno in unico grande mare. Protagoniste/i le bambine e i bambini che, nel corso dell'estate 2018, hanno partecipato al laboratorio "Chi dorme non piglia pesci". Un progetto E se diventi farfalla promosso e finanziato da Con i Bambini! Dalle 16 alle 18 troverete la mostra Ludico-interattiva ad ingresso libero, aperta a tutti i bambini dai 0 ai 99 anni. Per un tuffo tra pesci di ogni forma e colore progettati dai bambini, per i bambini.. di tutte le età.
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