Per il filone narrazioni, giovedì 3 agosto alle 21:00 è ospite del Lunatico Festival il portavoce di Amnesty International italia, Riccardo Noury.
Uno sguardo sullo stato di salute dei diritti umani. Video reportage e racconti da diversi angoli del pianeta. Storie di abusi, di diritti negati, ma anche esempi di di resistenza e di resilienza. Riccardo Noury è portavoce e responsabile della comunicazione per l'Italia di Amnesty International, di cui fa parte dal 1980. Cura il blog Le persone e la dignità e ha un altro blog sul sito del Fatto Quotidiano. È autore, coautore o prefatore di numerose pubblicazioni sui diritti umani, in particolare sul tema della tortura. Ha curato la traduzione italiana di una raccolta di poesie di detenuti di Guantánamo.
Mercoledì 2 agosto va in scena al Lunatico Festival lo spettacolo teatrale MIO PADRE VOTAVA BERLINGUER dal romanzo di Pino Roveredo con lo stesso autore e l'attore Alessandro Mizzi, regia di Massimo Navone
“Continuo a scrivere papà, scrivere veloce, con la parola che attacca la parola, la riga che rincorre la riga, con lo spazio che si accorcia, e con le cose da dire che pretendono di essere raccontate.”
Una confessione al padre, un padre operaio-calzolaio sordomuto. Scomparso ma ancora vivo nel ricordo e nelle parole. Un padre che votava Berlinguer, ma, prima che per una scelta ideologica, per la consapevolezza che lui era “una brava persona”. E questo giudizio continua a premere sulla realtà rimasta, di oggi, e a porre problemi. Un buon padre, certo, anche se l’alcol era una delle sue debolezze. E un figlio che ripercorre una sua vita di cadute e risalite, private e pubbliche. Un figlio che rivendica la sua terza media, il suo operaismo, la sua irregolarità di scrittore, e che si pronuncia sull’attualità rimpiangendo, ma a occhio asciutto, la “fatica” di un tempo, la solidarietà. Produzione Bonawentura
L'agosto del Lunatico Festival si apre con il teatro, martedì 1 agosto alle ore 21:00 salirà sul palco del Lunatico Festival, Mohamed Ba, attore e griot senegalese con lo spettacolo ORO BLU. In Africa subsahariana, la stagiona secca dura 6 mesi, da novembre ad aprile, durante i quali la terra riarsa si spacca e l’acqua si allontana tanto da dover percorrere anche 4 chilometri per trovarla.
Da diritto, l’acqua diventa un bisogno da soddisfare a tutti i costi, anche se lontano da casa.
Hanno lasciato l’Africa la vigilia di Natale alla ricerca di una vita migliore in Europa.
Invece, il nastro trasportatore ha condotto il battello di migranti alla deriva sull’Oceano Atlantico fino all’isola caraibica di Barbados.
Oro Blu è un viaggio nelle scarpe di chi si lascia i ricordi alle spalle per un’acqua promessa che diventerà la sua ultima dimora.
Nuoce gravemente all'indifferenza
Mohamed Ba è nato in Senegal nel 1963; lavora in Italia da più di sedici anni come attore e regista; alcuni dei suoi successi sono Invisibili, Il riscatto, Sono incazzato bianco e Oro blu. È stato il fondatore del gruppo Mamafrica.
Nel Comune di Marano Lagunare (UD), la cooperativa sociale La Collina segue alcuni importanti servizi. Da un lato si occupa del servizio di gestione della Biblioteca del Comune, dall'altro servizio di assistenza e sorveglianza del Museo della Laguna. Nel periodo estivo la Biblioteca osserverà il seguente orario: martedì dalle 09.00 alle 12.30, mercoledì dalle 15:00 19:00, venerdì dalle 09:00 alle 12:30, sabato dalle 15.30 alle 19:00
Per quanto riguarda il Museo della Laguna, realtà museale che custodisce oltre cinquecento manufatti, rinvenuti in varie località delle lagune di Marano e Grado e nella fascia costiera retrostante, è da segnalare la visita guidata alle ore 16.00 tenuta dalla conservatrice dott.ssa Paola Maggi in programma domenica 29 luglio. Il museo è visitabile martedì dalle 09.00 alle 12.30, mercoledì dalle 15:00 19:00, venerdì dalle 09:00 alle 12:30, sabato dalle 15.30 alle 19:00; domenica e festivi dalle 15.30 alle 19.00.
Da Lanciano (CH) per la prima volta sul palco del Lunatico, i Management del Dolore Post Operatorio, una delle band hard pop più innovative nel panorama italiano. Un concerto gratuito da non perdere venerdì 28 luglio alle ore 21 al Parco di San Giovanni!
"Era un sabato sera di primavera ed eravamo ubriachi. La strada era dritta, tutta dritta. Improvvisamente BOOM! Ci ritroviamo su un albero con la macchina distrutta. Due femori un ginocchio e un braccio frantumati, una milza asportata. Ma le ossa col tempo si rimettono a posto e la milza lo sanno tutti che non serve a un cazzo. Da quel giorno cominciamo a girovagare per narrare la storia delle nostre gambe rotte e delle nostre vite storte. La storia di ragazzi che hanno poche semplici cose da dire racchiuse tutte in un'unica parola: GODERE. Ce l’abbiamo sempre a morte con qualcuno, e questo odio andiamo cantando col sorriso. Benvenuti nel MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO, l’unico posto che cura tutto curandosi di niente."
Il Management Del Dolore Post-Operatorio, guidato dal duo abruzzese Luca Romagnoli (voce/autore) e Marco ‘Diniz‘ Di Nardo (chitarra/compositore), esordisce ufficialmente nel 2012 con l’album Auff!! (per Martelabel), la cui produzione artistica è affidata alle mani di Max ‘Stirnerc Fusaroli.
Senza prendere fiato calcano centinaia di palchi in Italia e oltre frontiera, comparendo come guest al Popkomm di Berlino e lo Sziget Festival di Budapest, fino ad arrivare al Concertone del Primo Maggio di Roma nel 2013, dove vengono censurati e denunciati per la loro esibizione. Nel 2014 esce McMao (per Martelabel/ColorSound Indie - Alternative Produzioni/Universal). Anche questo disco si avvale della produzione artistica di Manuele Fusaroli, nonché dell'opera omonima di Giuseppe Veneziano per la copertina. Per il tour 2013 e il secondo album ufficiale del 2014 ricevono dal M.E.I. rispettivamente il premio come 'Miglior Band Live' e 'Miglior Indie Band Italiana’.
Dal 2015 il gruppo è entrato ne La Tempesta Dischi e con la produzione artistica di Giulio ‘Ragno’ Favero (Teatro degli Orrori) realizza l’album I Love You.
A marzo 2017 è uscito il loro nuovo disco Un incubo Stupendo per La Tempesta Dischi, in collaborazione con Garrincha Dischi.
Prima e dopo il concerto Antonio Dj Pietro direttamente da Radio Fragola
Giovedì 27 luglio alle ore 21 per il filone Narrazioni Ivan Grozny presenta «Il Brasile d'Europa. Il calcio nella ex Jugoslavia tra utopia e fragilità» di Paolo Carelli e «Togliatti Blocks. Frammenti di una sconfitta» di Daniele Vecchi
Il Brasile d'Europa. Il calcio nella ex Jugoslavia tra utopia e fragilità
C’è stato un tempo in cui anche l’Europa aveva il suo ‘Brasile’. Quella del calcio nella ex Jugoslavia è una vicenda che si è intrecciata con l’originalità politica, sociale e culturale di una nazione costruita sul delicato equilibrio di popoli eterogenei, attraversando il Novecento con i suoi traumi, utopie e contraddizioni. Dai primi successi olimpici ai contrasti (anche sportivi) con l’Italia sulle ‘questioni’ di Fiume e Trieste, dall’impresa della nazionale under 20 vittoriosa in Cile fino allo sgretolamento del Paese cominciato proprio su un campo di calcio; un’epopea fatta di successi e talenti, ma soprattutto di una costante ricerca della perfezione ed una fatale rivelazione di un senso profondo di instabilità e fragilità.
Uno dei più grandi misteri irrisolti del calcio è quello di che cosa avrebbe fatto la Jugoslavia ad Euro 1992 se non si fosse frantumata.
Paolo Carelli è nato a Crema nel 1981. Si occupa di ricerca e formazione sui media presso l’Università Cattolica di Milano e altre organizzazioni; scrive di calcio storico sul web magazine ‘Zona Cesarini’.
Togliatti Blocks. Frammenti di una sconfitta
Togliatti Blocks è il racconto della nascita dell'unico movimento ultras di estrema sinistra in Ungheria fra decine di gruppi naziskin. Il protagonista è Drazen Garaba, Gorky, un ragazzo carismatico, intelligente, ermetico, abilissimo con il coltello. Tatabanya rappresenta il capitolo finale di una vita da combattente caratterizzata dal ricordo degli affetti persi, dalla lotta di classe, dalle letture dei grandi classici e dalla guerra in Palestina. Con la loro attitudine aggregativa e senza compromessi, i Togliatti Blocks lasciano un segno indelebile e controcorrente sulla società ungherese. Una favola sociale, spaccata in più parti da una cruda realtà, che comincia e finisce nello stesso luogo. In mezzo al popolo.
«La regola chiave in questi posti è camminare decisi e dimostrare di sapere dove ci si trova e dove si sta andando».
Nel libro, che vanta contributi introduttivi di Wu Ming 1 e Federico Buffa, Gorky attraversa guerre e paesi, provvedendo da solo alla propria formazione, che comprende Marx, Engels, Goethe e i classici della letteratura mondiale.