A pranzo con la storia, domenica 29 gennaio 2017 alle 11.00 al Posto delle Fragole: "All'ombre de' cipressi e dentro l'urne - I cimiteri di Sant'Anna a Trieste e di Cosala a Fiume".

Il volume, scritto e curato da Luca Bellocchi, si occupa della statuaria otto e novecentesca nei cimiteri monumentali di Sant'Anna a Trieste e di Cosala a Fiume. L'autore ne discuterà con lo storico dell'arte Enrico Lucchese. Introdurrà Giorgio Liuzzi.

La scultura funebre e le architetture del cimitero di Sant'Anna a Trieste e di Cosala a Fiume si intrecciano con i volti e i nomi che fecero di quest'angolo di mondo uno dei miracoli emporiali più splendenti dell'era moderna, con quella nuova classe borghese che tutto misurava con il profitto e che, ad un certo punto, si pose il dilemma di come celebrare le proprie gesta affinchè restassero segnalate ai posteri. Ecco quindi crescere mausolei e cappelle di famiglia decorate da interventi scultorei realizzati dai grandi nomi della statuaria attivi nelle città di Trieste e di Fiume, dalla famiglia veneta dei Bosa al pavese Barcaglia, dal trentino Malfatti al veneziano Bottasso, dal dalmata Rendi? ai triestini Pezzicar, Depaul, Mayer e Marin, sino ai “nuovi” Asco, Mascherini e Rovan. E non mancano, come nel volume precedente, alcune curiosità e confronti, come l'altorilievo per la tomba di Giuseppe Capolino, ove si ritrae il giovane scultore scomparso intento a terminare il colossale angelo per la tomba della famiglia Frandoli o la Vestale di Ivan Rendi? replicata a più riprese, all'alba del Novecento, tra Trieste, Fiume, Abbazia e Orebi?.


Luca Bellocchi
Nasce a Trieste all'inzio degli anni Settanta; sulle rive dell'Adriatico cresce, si diploma e si laurea, dapprima in storia dell'arte e poi in storia moderna. Rientrato in città dopo due anni trascorsi tra Mantova e Urbino, si dedica all'insegnamento e alla curatela di mostre, coltivando ancora la ricerca in campo artistico e seguendo la passione per la statuaria funebre nata con la tesi di laurea incentrata su tale argomento. Ora vive a Trieste, ha un figlio quattordicenne che vuole fare il pasticciere, ama scrivere e giocare a pallone.

Enrico Lucchese
Si laurea a Trieste, porta a compimento la specializzazione in collaborazione tra l'Università degli Studi di Trieste e l'Ecole du Louvre. Profondo conoscitore dell'arte locale e del Settecento veneto, attualmente insegna allo IULM di Milano.

Giorgio Liuzzi
Laureato nel 2002 in Storia presso l’Università di Trieste, nel 2007 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia presso l’Università di Pisa. Da diversi anni collabora con l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Trieste), attualmente impegnato quale ricercatore nel progetto Atlante delle Stragi Nazifasciste in Italia per il Friuli Venezia Giulia.

A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare insieme agli storici Luca Bellocchi, Enrico Lucchese e Giorgio Liuzzi per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777

A pranzo con … è un' iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina che promuove una serie di incontri al Posto delle Fragole con poeti, scrittori, e ricercatori che raccontano, con linguaggi differenti, la nostra città.

A Santa Maria La Longa, piccolo comune della provincia udinese, il 26 gennaio 1917 Giuseppe Ungaretti scrisse una delle sue più celebri poesie: Mattina. Mi illumino/ d'immenso: parole, unite tra loro da fitti richiami sonori, che nella luce del mattino si fondono in un'unica, infinita vastità.

A partire da queste suggestioni nasce il progetto “Ogni cosa è illuminata”, itinerario multimediale-interattivo dedicato all’opera poetica di Giuseppe Ungaretti realizzato dalle bambine e dai bambini della classe V°A della Scuola Primaria di Santa Maria La Longa. Sei poesie “illuminano” la quotidianità del piccolo comune friulano aggiungendo una “dimensione narrativa” a strade, oggetti, negozi, parchi e piazze.
La forma breve, cifra stilistica inconfondibile della poetica ungarettiana, trascende spazio e tempo aderendo con straordinaria modernità ai media contemporanei. Ed ecco che grazie a un Quick Response Code (QR Code) riusciamo a “liberare” la poesia dai suoi soliti spazi di fruizione e portarla ovunque e a chiunque. Fuori dalle aule e dai libri, nei luoghi della quotidianità e dell’interazione sociale.

Nasce così “Mattina: cent'anni di immenso chiarore – Omaggio all'opera di Giuseppe Ungaretti”: giovedì 26 gennaio alle ore 20.30 sarà presentata presso la Biblioteca Comunale il progetto “Ogni cosa è illuminata” realizzato nell’ambito dei servizi bibliotecari offerti dalla cooperativa sociale La Collina. A distanza di 100 anni esatti dalla sua scrittura, “Mattina” sarà celebrata dalle letture delle bambine e bambini della classe V°A della Scuola Primaria di Santa Maria La Longa (UD) e dalla presentazione dei lavori grafici realizzati durante il laboratorio “Ogni cosa è illuminata”.
L'iniziativa è organizzata dal Comune di Santa Maria La Longa in collaborazione con l'Associazione dei Toscani in Friuli Venezia Giulia e la cooperativa sociale La Collina.

Proseguono le cene con abbinamento “Strawberry Food & Wine” il viaggio di gusti e profumi fra alcuni dei più interessanti produttori vinicoli nazionali ideato e organizzato da Il Posto delle Fragole.
L'appuntamento di mercoledì 25 gennaio alle ore 20 è dedicato ai vini toscani del produttore Capezzana di Carmignano, per l'occasione accompagnati da piatti sfiziosi.

A Carmignano la vite si coltivava già nell’epoca preromana, circa 3000 anni fa, come dimostrano i vasi da vino e le coppe da degustazione trovati nelle tombe etrusche. Geograficamente la Tenuta Capezzana è situata al confine nord del Comune di Carmignano, su uno dei contrafforti che si staccano dal Montalbano, ed è vicina al piede dell’Alto Appennino Tosco-Emiliano, da cui dista non più di 10 km in linea d’aria. Questo spiega la particolarità del suo clima: l’altitudine non troppo elevata (ca. 200 m. s.l.m.) in estate dà giornate calde, seguite generalmente da notti rinfrescate dai venti che scendono dall’ Appennino.
Tutto ciò crea le condizioni per una buona maturazione, che generalmente è anticipata di una o due settimane rispetto ad altre zone viticole toscane.

Il Menù:

Barchetta di patata con pancetta e cheddar
Barco Reale di Carmignano 2014


Lasagnetta con funghi, speck e montasio
Villa di Capezzana 2013

Costolette di agnello in crosta di pistacchio, con purea di sedano rapa al gorgonzola
Ghiaie della furba 2012

Tortino di cioccolato dal cuore morbido

costo serata 30 €, inclusi piatti, vini, acqua, caffè e coperto.

Per informazioni e prenotazioni: Tel. +39 040 578777 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nuovo appuntamento al Posto delle Fragole con A pranzo con la storia: domenica 22 gennaio alle ore 11 ospite lo storico Gorazd Bajc e le sue riflessioni sulla Resistenza femminile slovena nel territorio di Trieste. L’incontro sulla Lotta di liberazione delle donne slovene nel territorio di Trieste sarà l'occasione di presentare la traduzione in lingua italiana del romanzo di Lida Turk, Zora. Una storia della Resistenza, pubblicato l’anno scorso dalla casa editrice ZTT-EST in collaborazione con la sede provinciale dell'ANPI e la Fondazione Dor?e Sardo?. L'autrice, scomparsa prematuramente nel 2015, presentò la biografia romanzata di una delle ragazze simbolo del Movimento resistenziale locale – Zora Perello. Cresciuta nel contesto antifascista degli anni Trenta si unì da subito, nel 1941, alla Resistenza. Spesso perseguitata e incarcerata, morì in febbraio 1945 a Ravensbrück a soli 22 anni. Una storia sulle figure femminili resistenti che si batterono in prima persona per la Liberazione e non solo in ruoli da comprimarie. Originale e interessante dal punto di vista letterario, ma nel contempo fedele nella rappresentazione di un passato difficile e doloroso, grazie a riscontri storici e un lavoro meticoloso che ha sempre contraddistinto la serietà del lavoro di Lida Turk.

A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare insieme a Gorazd Bajc per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777
A pranzo con … è un' iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina che promuove una serie di incontri al Posto delle Fragole con poeti, scrittori, e ricercatori che raccontano, con linguaggi differenti, la nostra città.

Gorazd Bajc (Trieste, 1972), si occupa di storia contemporanea, con particolare riferimento alla storia dei Servizi segreti ovvero ai problemi storici e storiografici relativi all'intelligence militare e politica, della diplomazia, dei rapporti italo-sloveni/jugoslavi, dei Balcani, delle violenze, delle questioni legate ai sistemi repressivi e della dissidenza e della storia giuridica delle minoranze. Come professore associato insegna Storia europea contemporanea e Storia dei Balcani dopo il 1914 all'Università di Maribor e svolge ricerche presso la Sezione storia e etnografia della Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste, presso l'istituto Zavod za humanistiko Inštituta Nova Revija a Lubiana e presso l'Irris di Capodistria. Ha pubblicato tre monografie e tre come coautore, ha scritto 54 articoli e saggi, inoltre ha curato nove libri. Collabora a due riviste scientifiche con high impact, “Acta Histriae” e “Annales, Series historia et sociologia”, e alle riviste “Qualestoria” e “Sodobni vojaški izzivi / Contemporary Military Challenges”.

Primo appuntamento dell’anno di Fè Ste Feste Festival: sabato 14 gennaio alle ore 21.00 Francesco Zardini (disegni) – Serafino Gega
(musica)Storia a Tratti di matita, storia a tratti di spartito. Trieste nella guerra, tra le note della gente.

Questo evento storico-musicale, che inaugura un’esposizione di illustrazioni divulgative, è frutto della collaborazione tra lo storico ed illustratore Francesco Zardini (laureatosi a Trieste) ed il pianista Serafino Gega (diplomato al conservatorio Tartini). Attraverso un percorso costruito sulle multietniche canzoni storiche e popolari di queste zone, il pubblico ripercorre la storia locale a cent’anni di distanza, ricostruendone le caratteristiche e le curiosità.
Il tutto viene accompagnato dalle immagini della mostra, che guidano lo spettatore nel dramma della Prima Guerra mondiale e completano il quadro dell’evento. La Grande Guerra viene vista così attraverso la quotidianità delle persone che la vissero, le loro emozioni, le loro musiche e, in definitiva, le loro identità.
Per l’occasione inoltre, alla scaletta classica verranno aggiunti altri brani, dedicati all’interessante e significativo tema della canzone di protesta. Tra i titoli in scaletta: l’ “Inno a Garibaldi”, “Auf Nach Italien” e “Oj ta Vojaski boben”.

FRANCESCO ZARDINI

Francesco Zardini. Storico ed illustratore, da qualche tempo lavora nel campo della divulgazione, cercando di portare la storia ad un pubblico ampio e diverso per interessi ed età. Laureato a Trieste in Storia Contemporanea e, parallelamente, ha perfezionato l’altra sua grande passione presso l’Accademia di fumetto, arti grafiche, moda e design di Trieste. Attualmente, oltre ad essere un insegnante presso l’Accademia, si occupa di progetti regionali in collaborazione con associazioni, istituti, scuole e università.
Nella sua divulgazione, sempre salda sull’oggettività dei fatti, cerca di utilizzare l’arte come catalizzatore, al fine di raggiungere persone spesso lontane dalla storia. Immagini, musiche e teatro, grazie alle loro naturali qualità comunicative, valorizzano il discorso contenutistico in maniera appassionante. Il tutto in un’ottica di formazione civica consapevole, base fondamentale per un costruttivo confronto locale, nazionale ed internazionale.

SERAFINO GEGA
Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Tartini di Trieste, da anni è attivo nel panorama cittadino. Caratteristica assolutamente centrale della sua figura è la grande capacità di comprendere ed interpretare i brani più diversi. Ciò grazie ad una sensibilità innata e ad una profonda conoscenza della musica e delle culture che in essa si esprimono. Per questo motivo, nel 2016, comincia una collaborazione con lo storico e divulgatore Francesco Zardini al fine di utilizzare il veicolo musicale per affrontare il tema della Grande Guerra in maniera diversa e più avvicinabile da parte di un largo pubblico.

Pagina 32 di 55