Imperdibile appuntamento di maggio con Fè Ste Feste Festival: sabato 13 maggio alle ore 20.00 inaugurazione della personale del fotografo Nino Gaudenzi dal titolo Street Photography: “The beginning of work”. Una serie di scatti divisi in 8 tipologie di soggetto. Ogni Tema nasce in maniera autonoma senza alcuna preparazione preliminare, vedendo solo a lavoro finito analogie tra scatti fatti a distanza di tempo ed in luoghi diversi. Il modo di fotografare di Nino si può racchiudere in questa frase: “Per me scattare una foto è escludere tutto il resto del mondo dalla mia lente.”
A seguire il concerto dei Sunday Band. Tiziano, Maddy, Save e Gabriele vi stupiranno con il loro scoppiettante repertorio rock e blues di covers e canzoni riarrangiate.
NINO GAUDENZI
Si appassiona alla fotografia sin da ragazzo, accompagnando il padre Renato nelle sue passeggiate “fotografiche” in città , sul carso e nel vicino Friuli. Dal padre impara i primi “segreti“ fondamentali ed ha la fortuna di introdursi nel mondo della fotografia utilizzando una macchina Reflex Olimpus manuale, pertanto obbligato a centellinare gli scatti, visti anche i costi dei materiali di consumo (anni ’70-80 …. Rullino e stampe o diapo, niente computer, niente schede di memoria: Ne apprezza particolarmente “l’insieme di regole” che permette di raggiungere il risultato e la pazienza necessari a trovare il momento giusto (molto simili al pescatore in riva al fiume).
Non trovando, all’epoca, abbastanza stimolante la scuola, si avvia giovanissimo al lavoro, e altrettanto giovane costruisce la famiglia; proprio la moglie Manuela, ne primi anni ‘90 gli regala la prima macchina fotografica “quasiseria”: una NIKON F801. Nino sviluppa particolare piacere a fotografare composizioni “essenziali” e/o “street” ricevendo spesso complimenti da amici e conoscenti per la capacità di cogliere l’inquadratura.
Dopo alcuni piacevoli anni con la NIKON, lavoro e famiglia costringono Nino a rinunciare momentaneamente al suo hobby; deve cedere l’attrezzatura e dedicarsi ad altro.
Ma la passione non sopisce, e già agli inizi degli anni 2000 cerca di portarsi in eventuali viaggi e vacanze la macchina fotografica del padre o del fratello; poco dopo acquista una prima compattina con zoom Panasonik con la quale inizia a riprendere confidenza con la voglia di hobby fotografico. Nel frattempo è arrivata l’era del digitale, la possibilità di archiviare migliaia di immagini, e di usare il computer. Nino ha sviluppato negli anni una certa famigliarità con l’uso del computer, grazie alla passione per i giochi ma anche per lavoro, quindi coglie subito la duttilità dei nuovi strumenti per la fotografia.
Finalmente, (2013-2014) in occasione del 25° anniversario di nozze + 50° compleanno, Nino entra in possesso di una attrezzatura fotografica dignitosa. La passione riesplode, e già in occasione del viaggio di anniversario rientra con quasi 4000 foto.
Negli ultimi 3 anni Nino ha collezionato oltre 30000 foto, trovando particolare attitudine allo stile “street”, e lavorando tutte le foto che poi pubblica su social FB e sul sito JUZA, in post produzione al computer. Monta e produce anche alcuni filmati-raccolta con sottofondo musicale. Alcuni colleghi fotoamatori gli dicono che ormai ha uno “stile” riconoscibile, e questo per Nino è motivo di grande orgoglio. Dal 2016 entra a far parte del Circolo Fotografico Triestino.
SUNDAY BAND
La Sunday band nasce dall'incontro di Gabriele Starini alla batteria, Saverio Gaglianese al basso e Tiziano Bole. Tre musicisti con backgrounds musicali diversi che si incontrano a Trieste alle jam sessions della domenica del Round Midnight e all'Antico Spazzacamino. Proprio come in una jam session il repertorio è molto vario e cambia di volta in volta come cambiano le collaborazioni. In questa concerto proporranno un repertorio rock e blues di covers e canzoni riarrangiate per l'originale voce di Maddalena Murano che ha già collaborato con loro in altre situazioni.
Fè Ste Feste Festival è un evento ideato e organizzato dalla cooperativa sociale La Collina. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito e si svolgono al Posto delle Fragole.
Altre novità arrivano all'Osteria Sociale Casa del Popolo di Ponziana: sabato 20 maggio non perdete l'inaugurazione del rinnovato giardino lounge. Dalle 18.30 aperitivo e cena con le musiche selezionate da dj Quero.
L’Osteria sociale è stata riaperta a marzo 2017; storico locale del quartiere di Ponziana, ampio e accogliente, un luogo di incontro e di convivialità.
Terzo imperdibile appuntamento con percorso culturale tra la filosofia e la pittura al Posto delle Fragole. Domenica 14 maggio alle 10.30, il filosofo Alessandro Di Grazia ci accompagnerà in un nuovo viaggio di suggestioni pittoriche alla ricerca del pensiero di un maestro dell’arte.
In questo nuovo incontro si parlerà del pittore ed acquafortista olandese del seicento Rembrandt.
Rembrandt fu uno dei più importanti artisti del secolo d'oro olandese e della pittura, non solo del XVII secolo ma di tutta la storia dell'arte occidentale. Dopo che gli furono attribuiti centinaia di dipinti, i ricercatori moderni hanno ristretto la sua produzione a circa 300 dipinti, di cui quasi 100 autoritratti, a cui va ad aggiungersi un migliaio di disegni. Rembrandt è un pittore tra i più profondamente personali; non solo in riferimento ai numerosi autoritratti, ma al suo stile emozionante e libero da convenzioni, e straordinario nella realizzazione. I suoi capolavori, come La ronda di notte, o anche opere precedenti, come la Lezione di anatomia del dottor Tulp, sono tra le pietre miliari della grande pittura dell'età dell'oro olandese.
Questi incontri di pratiche filosofiche e pittura hanno come titolo Dal corpo alla carne: l'auto rappresentazione del soggetto nella pittura occidentale.
Attraverso l'osservazione e l'analisi di alcune famosissime opere della pittura occidentale il laboratorio si prefigge di mettere in evidenza in quale modo l'immagine del soggetto si sia trasformata durante lo sviluppo della cultura europea.
L’ultimo appuntamento con il filosofo Alessandro Di Grazia è previsto per il 28 maggio, dove si parlerà del pittore irlandese Francis Bacon.
Il laboratorio sarà per lo più caratterizzato da uno stile dialogico proprio delle pratiche filosofiche.
Non sono necessarie competenze specifiche di storia dell'arte.
Al termine, sarà possibile fermarsi per pranzare insieme al filosofo Alessandro Di Grazia per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777
L’evento è organizzato dalla Cooperativa sociale La Collina.
Giovedì 11 maggio alle 20.00 “Strawberry Food & Wine” dedicato ai vini dell'azienda agricola Denis Montanar Villa Vicentina,
provincia di Udine, in località Borc Dodòn + Prodotti marchio garanzia AIAB-APROBIO FVG.
Cena biologica garantita al 100% nella prossima tappa del Giro d’Italia enogastronomico di Strawberry Food & Wine al Posto delle Fragole: giovedì 11 maggio alle 20.00 si ritorna in Friuli-Venezia Giulia, più precisamente a Villa Vicentina in provincia di Udine, in località Borc Dodon dove andremo ad assaporare l’eccellenza della produzione vinicola dell’azienda agricola DENIS MONTANAR coltivazione biologica dal 1996.
Tutti gli ingredienti della cena, a parte sale, zucchero e qualche spezia, saranno biologici e a km 0. Le pietanze saranno realizzate con i prodotti marchio garanzia AIAB-APROBIO FVG. L’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica.
Denis Montanar proviene da una famiglia di agricoltori da quattro generazioni. Il suo impegno in questo settore inizia nel 1989, quando comincia ad occuparsi dell’azienda del nonno prendendo in affitto i suoi vigneti. Gran parte di questi vigneti erano già stati coltivati a regime di mezzadria dal suo bisnonno durante i primi anni del Novecento. Successivamente acquista due ettari di terreno impiantandoli a vigneto. Nel 1995 decide di incrementare la proprietà, acquisendo 10,5 ettari di terreno e le case rurali annesse. Nasce, quindi, l’idea del progetto e del marchio territoriale derivanti dall’antico nome del borgo: Borc Dodon (in friulano). Alcuni ettari della proprietà sono destinati alla produzione di antiche varietà di frumento, mais e grano saraceno per la produzione di farine, e a rotazione avviene la coltivazione di erba medica per concimazioni organiche e girasoli per olio alimentare. La coltivazione è a conduzione biologica dal 1996 per i vigneti e dal 2000 per il seminativo.
Denis Montanar aderisce al protocollo della Renaissance du Terroir che prevede un preciso programma di produzione e vinificazione.
AIAB-APROBIO FVG è un’associazione di promozione sociale, quindi senza finalità di lucro, che aggrega gli operatori biologici e biodinamici regionali (ovvero chi produce, alleva, trasforma, commercializza…) ma anche i tecnici, i consumatori singoli ed associati, come i GAS o altri gruppi informali, associazioni ambientaliste e culturali, Enti locali e Amministrazioni comunali, ovvero tutti coloro i quali si riconoscono nell’agricoltura biologica come strumento di sviluppo sostenibile ed elemento imprescindibile del proprio stile di vita.
AIAB-AROBIO FVG nasce dall’allargamento di AIAB FVG che ha fatto posto anche ai soci di APROBIO ed è così divenuta il punto di riferimento nel mondo dell’agricoltura biologica e biodinamica nella nostra Regione. Il patrimonio di esperienza e attività delle due associazioni originarie è trentennale e poggia sulla conoscenza profonda del settore del biologico e biodinamico, regionale ma anche nazionale ed internazionale. Il principale obiettivo è il consolidamento e la promozione del metodo biologico, attraverso il coinvolgimento di tutte le categorie dei soci e con la capacità di collaborare con le istituzioni regionali e locali.
CENA ABBINAMENTO GIOVEDÌ 11 MAGGIO
- Flan di Asparagi verdi su crema di Zoffarella
180 Orange wine annata 2014
- Crespella con ricotta, asparagi bianchi e pancetta croccante
Uis Blancis di Borc Dodon annata 2012
- Brasato di manzo con biete saltate
Refosco di Scodovacca annata 2012
- Mousse allo yogurt e fragole con salsa alle fragole
Rosè di Borc Dodon 2014
Costo della serata € 35, con piatti, vini, acqua, caffè e coperto inclusi
Per informazioni e prenotazioni: Tel. +39 040 578777 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Se vuoi acquistare prodotti BIO di provenienza prevalentemente regionale ed al giusto prezzo associati ad AIAB-APROBIO FVG e fai la spesa BIO con noi! Ogni sabato mattina al Posto delle Fragole.
Dal 23 aprile fino al 2 luglio al “Magazzino delle idee” in Corso Cavour, 2 a Trieste oltre cento opere di Gigetta Tamaro architetto. Titolo della mostra: “tu mi sposerai”, una nota scherzosa posta al margine di uno dei disegni in mostra. Le opere vanno dagli anni del Liceo Artistico a Venezia fino all'ultimo suo disegno, “Le porte d'Europa – vie di terra e di mare dei migranti”, per l'ultima iniziativa alla Stazione Rogers di Trieste, “Lampedusa beach”, di domenica 13 dicembre del 2015.
Il filo rosso che guida la narrazione di questi tre temi è il contrasto e l'attrazione tra le forme e tra le idee.
Prendendo le mosse da tre scritti di Gigetta Tamaro è stato scelto di declinare il tema della “città” sotto il titolo “Trieste una città per vecchi si/no”, il tema della “conoscenza” nel capitolo “la formazione artistica, gli amici, gli incontri, le mostre”, il tema de “la confusione dei linguaggi” ne “la bella confusione”.
L'intreccio, in pratica, è un groviglio in cui non ci sono rapporti di causalità diretta tra un “prima” e un “dopo”, non c'è una gerarchia tra le conoscenze e tra gli amici se non nel fatto che il mestiere dell'architetto comporta da una parte un fondamento umanistico, una organizzazione razionale delle azioni ma dall'altra vive della passione, nell'attesa magica della fusione alchemica. La creatività si manifesta con quella “mucha salivación” già descritta da Salvador Dalì.
Sono stati scelti per l'esposizione e per il catalogo solo disegni che documentano il momento della sua ricerca, in cui l'invenzione si misura con l'autocritica, spesso accennata con le notazioni scritte accanto al disegno.
Vengono esposti quasi cento originali in gran parte inediti, accompagnati da modelli, sculture, collagés, strappi, cartocci, fotografie.
I disegni di Gigetta Tamaro rimandano ad alcune importanti opere pubbliche da lei realizzate ma è stato scelto come motto dell'esposizione “tu mi sposerai” perché l'impasto che è la materia prima dell'architettura è la vita.
I servizi museali di biglietteria, accoglienza del pubblico e bookshop sono a cura della cooperativa sociale La Collina.