Gen 10

Prosegue la mostra Nel Mare dell'Intimità presso il Salone degli Incanti a Trieste. Questi gli eventi collaterali da segnare in agenda del mese di gennaio

Giovedì 11 Gennaio — Ore 18.00
Nel mare dell’Intimità
Rita Auriemma
(ERPAC- Università del Salento)
L’incontro con la curatrice della mostra è un’immersione virtuale nei paesaggi d’acqua dell’Adriatico, sotto il mare e lungo la costa, che permetterà di leggere in maniera più esaustiva l’intensità degli scambi culturali e dei traffici commerciali, la specificità della costruzione navale antica, la ricchezza delle infrastrutture e il dinamismo dei paesaggi costieri, le storie degli uomini che hanno attraversato questo mare intimo.

Giovedì 18 Gennaio — Ore 18.00
La barca cucita più antica del Mediterraneo: il relitto di Zambratija
Ida Koncani Uha?, Marko Uha?
(Museo Archeologico dell’Istria, Pola)
Su segnalazione di alcuni pescatori croati di Zambratija, in Istria, un team di archeologi subacquei ha scoperto un’imbarcazione dal fasciame assemblato a cuciture, la più antica realizzata
con questa tecnica tipicamente adriatica, risalente all’età del Bronzo, circa 3200 anni fa.

Martedì 23 gennaio — Ore 18.00
Il relitto di Grado
Rita Auriemma (ERPAC - Università del Salento), Dario Gaddi (FAS)
Il relitto di Grado segnalato e individuato nel 1986-87, è stato oggetto di otto campagne di scavo che hanno portato al recupero del carico e dello scafo. Il carico principale era costituito da salse e conserve di pesce contenute in anfore riutilizzate di varia provenienza, e da
una “campana del vetro” dell’antichità.

Venerdì 26 gennaio — Ore 18.00
Il ritorno del marinaio
di Franz Von Suppé Adriano Martinolli D’Arcy, il musicologo Marco Maria Tosolini, Direttore Artistico, M° Petar Kova?i?, il Produttore discografico Peter Ghirardini, Luca Bellinelllo e Michela Cattaruzza (Ocean), Alberto Cattaruzza (Tripmare), Renzo de Vidovich (Fondazione Dalmatica Rustia Traine)
L’opera fu data in prima esecuzione assoluta ad Amburgo il 4 maggio 1885. L’odierna edizione discografica è la prima incisione assoluta dell’opera, realizzata presso il Teatro Nazionale di Fiume (Croazia) con il Coro e l’Orchestra del Teatro e un cast internazionale diretti dal M° Adriano Martinolli D’Arcy

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. +39 040 3226862

Dic 22

Saranno venti gli appuntamenti culturali che accompagneranno tutto il periodo di apertura della mostra "Nel mare dell'intimità. L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico", organizzata dal Servizio di formazione, catalogazione e ricerca dell'ERPAC e dal Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura, fino al 1° maggio 2018 al Salone degli Incanti.

A cura di Bonawentura Coop. soc Il Miela, Pietro Spirito e Rita Auriemma, gli appuntamenti aiuteranno i visitatori ad avere una visione più completa delle tante storie che emergono dai temi dell'esposizione. Suddivisi in conferenze, docu-film, spettacoli e concerti, avranno luogo al Salone degli Incanti (con inizio alle 18), al Museo Revoltella (dalle ore 17) e al Teatro Miela (dalle ore 20.30).

Si parte subito dopo Natale, mercoledì 27 dicembre alle ore 17 all’Auditorium del Museo Revoltella, con lo spettacolo La cameriera del Rex di Pietro Spirito, con Sara Alzetta e le musiche di Francesco De Luisa, che racconta la storia di Alice imbarcata come cameriera sul Rex sin dal suo viaggio inaugurale e di come la vita a bordo del transatlantico non sia così scintillante come la propaganda di regime vuole far credere.

Dal 4 gennaio ci si sposta al Salone degli Incanti con la proiezione del documentario Fortuna Maris. Il mistero di un naufragio di Adolfo Conti, un racconto della vita a bordo di una nave romana, quella ritrovata a Valle Ponti presso Comacchio, che rivela aspetti poco noti della marineria di duemila anni fa. L'11 gennaio la curatrice della mostra Rita Auriemma ci porterà "sott'acqua" alla scoperta dell'intimo mare Adriatico, il 18 gennaio Ida Koncani Uha? e Marko Uha? del Museo Archeologico dell’Istria di Pola racconteranno al pubblico il relitto di Zambratija, la barca cucita più antica del Mediterraneo, ritrovata in Istria e risalente all'età del Bronzo (circa 3200 anni fa), il 23 gennaio ci sarà una conferenza sul relitto di Grado, oggetto di otto campagne di scavo che hanno portato al recupero del carico e dello scafo, con Rita Auriemma e Dario Gaddi. E ancora: il 26 gennaio la conferenza Il ritorno del marinaio di Franz Von Suppé, appuntamento "musicale" con Adriano Martinolli D’Arcy, il musicologo Marco Maria Tosolini, M° Petar Kova?i?, Peter Ghirardini, Luca Bellinelllo e Michela Cattaruzza, Alberto Cattaruzza, Renzo de Vidovich e il 1 febbraio il documentario Trincee del mare - La Grande guerra nel Nord Adriatico, di Pietro Spirito e Luigi Zannini, produzione Rai Fvg, un viaggio sott'acqua alla scoperta di episodi in gran parte dimenticati della Grande guerra sul mare.

Il 7 febbraio al Teatro Miela si terrà l'evento dedicato a Pedrag Matvejevi?, nel primo anniversario dalla morte, con Filippo Borghi, Fuad Ahmadvand al Santur e la regia di Mila Lazi?: lo spettacolo Breviario Mediterraneo dove le parole di Matvejevi? si intrecceranno con la Polifonia mediterranea, un’installazione acustica composta da più voci nelle lingue del mondo in cui il libro è stato tradotto. Gli altri appuntamenti al Miela: il 9 marzo con Il Milione ovvero il Libro delle Meraviglie, un concerto spettacolo di La Reverdie e la voce di David Riondino, e il 17 aprile In viaggio sul Rex, ricostruzione dell’atmosfera musicale che si respirava quando si viaggiava sul Rex attraverso l’esecuzione di alcuni brani originali e danze in voga negli anni ’30 con La Big Band diretta dal Mo Davanzo e la partecipazione di Pietro Spirito.

Il calendario prosegue al Salone degli Incanti: il 15 febbraio con le affascinanti storie de La Gagliana Grossa, storia del relitto di Gnali? con Irena Radi? (Università di Zadar); il 22 febbraio La nave dolce di D. Vicari, un documentario sulla nave albanese Vlora, che giunse nel porto di Bari nel 1991 con ventimila persone, presentato da Nicolò Carnimeo. Il 1 marzo Il relitto del Mercure e la battaglia di Grado, il 6 marzo USKOK Storia degli Uscocchi, il 15 marzo Il relitto di Sveti Pavao con Carlo Beltrame (Università Ca’ Foscari) e Igor Miholijek (Croatian Conservation Institute), il 22 marzo Il progetto Liburna con Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, Danilo Leone e Maria Turchiano (Università di Foggia), il 29 marzo, all’ Auditorium del Museo Revoltella, spettacolo Viribus Unitis, un jazz reading incalzante e surreale che rispolvera la figura di Raffaele Rossetti, il 5 aprile la conferenza di Tullia Catalan Trieste Porta di Sion e il 12 aprile il documentario I segreti del Golfo, produzione Rai Fvg e regia di Luigi Zannini.

Dal 4 gennaio, un'ora prima di ogni evento collaterale, la curatrice della mostra Rita Auriemma effettuerà una visita guidata gratuita. Gli eventi al Museo Revoltella e al Salone degli Incanti sono a ingresso gratuito. Gli spettacoli al Miela avranno un biglietto di 8€, ma per i possessori del biglietto della mostra (previa prenotazione alla biglietteria del Teatro) saranno gratuiti. Per chi invece sceglierà di partecipare prima a uno degli spettacoli al Miela, con il biglietto avrà un ingresso ridotto alla mostra.

Calendario eventi su www.nelmaredellintimita.it - Info: +39 040 365119 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Dic 22

Continua fino al 21 gennaio 2018 la grande mostra dedicata all'illustrazione per l'infanzia dal titolo "C'era una volta a Muggia..." con la doppia personale dedicata alle illustrazioni dai più noti libri per l’infanzia del maestro boemo Št?pán Zav?el alla Sala Comunale d'Arte "Giuseppe Negrisin" e le più belle fiabe del giovane illustratore messicano Gabriel Pacheco al Museo d'Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia in collaborazione con la Fondazione Št?pán Zav?el di Sarmede (TV). In mostra oltre un'ottantina di opere originali accompagnate da video di animazione che raccontano le fiabe e le favole più note ma anche storie inedite pensate da autori contemporanei. La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino a domenica 21 gennaio 2018 con il seguente orario: martedì e mercoledì 10-12, giovedì e venerdì 17-19, sabato 10-12 e 17-19, domenica e festivi 10-12.

La veste grafica e i servizi di sorveglianza sono a cura della cooperativa.

Dic 18

Giovedì 21 dicembre 2017 alle ore 18.00,  al Museo Archeologico della Laguna di Marano (Centro Civico - Via Sinodo 28) si inaugurerà la mostra Il senso della scoperta. Nuove testimonianze archeologiche dal mare e dalla terra nella Laguna di Marano, realizzata dal Comune di Marano Lagunare in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio.
La scoperta di qualsiasi antico manufatto – intero o frammentario, prezioso o all’apparenza insignificante – ci introduce in una realtà lontana: quella degli uomini che hanno vissuto centinaia di anni o millenni fa nelle nostre terre, che qui hanno abitato, sfruttato le risorse dell’ambiente, viaggiato, commerciato, svolto attività quotidiane con gesti che tante volte ancora oggi noi ripetiamo simili o identici…
Ogni scoperta di un reperto archeologico acquisisce un senso se, osservandolo, datandolo, decifrandolo, collegandolo ad altri rinvenuti negli stessi luoghi, lo facciamo “parlare” e raccontare la propria storia: la storia di chi l’ha fabbricato applicando la sua sapienza tecnica, l’ha fatto circolare, l’ha maneggiato, l’ha usato, l’ha gettato via una volta inservibile… Tante vicende che danno forma, tutte insieme, a una storia più complessa, quella plurimillenaria del nostro territorio. Tanti reperti che costituiscono, tutti insieme, un insostituibile archivio documentario, da preservare e valorizzare. Un patrimonio che è di tutti noi e che è parte della nostra identità culturale.
La mostra nasce proprio con l’intento di “dare un senso” a una serie di scoperte fortuite avvenute nelle terre che si affacciano sulla laguna o nei fondali marini ad essa antistanti. Vi sono esposti alcuni manufatti recentemente consegnati alla Soprintendenza, per il tramite del Museo, da parte di privati. Vi sono narrate le loro storie, che ci svelano situazioni ed eventi del passato, dall’età del Bronzo all’epoca romana, fino agli inizi del 1800.
Tra i reperti più significativi vi sono delle preziose asce dell’età del bronzo, che dimostrano la straordinaria sapienza tecnica acquisita nella fusione dei metalli dagli artigiani di oltre 3500 anni fa. Un raffinato piatto in ceramica da mensa e alcune anfore recuperati dal mare ci introducono nella fitta trama di scambi commerciali che interessò l’alto Adriatico in età romana. Alcune palle di cannone in ferro ci restituiscono l’eco di un’importante battaglia navale combattuta nelle acque antistanti la laguna all’epoca di Napoleone.
La mostra, ospitata nello spazio espositivo museale, resterà aperta fino al 1 maggio 2018. L’iniziativa rappresenta anche un modo per “festeggiare” i primi dieci anni del Museo Archeologico della Laguna di Marano. Un museo recentemente rinnovatosi nell’arredo e nell’allestimento degli apparati informativi. Nuove modalità di visita, basate su strumenti multimediali, consentono ora ai visitatori di vivere un’esperienza museale diversa, “personalizzandola” a seconda delle proprie curiosità e approfondendo le conoscenze sugli oggetti esposti in stretto rapporto con il contesto storico e paesaggistico da cui provengono.

Dic 13

Al Salone degli Incanti inaugura sabato 16 dicembre alle ore 17.30 la mostra "NEL MARE DELL'INTIMITA'. L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico".
Oltre 60 istituzioni culturali italiane e internazionali coinvolte, 50 studiosi, per un’esposizione di 2000 metri quadri che racconterà le straordinarie storie che emergono dal nostro mare Adriatico. Per la prima volta saranno offerti al pubblico in una visione d’insieme relitti, opere d’arte e oggetti della vita quotidiana, merci destinate alla vendita e attrezzature di bordo, circa un migliaio di reperti provenienti dai numerosi giacimenti sommersi e prestati per l’occasione da musei italiani, croati, sloveni, montenegrini. La mostra è dedicata alla memoria di Predrag Matvejevic, che nel suo “Breviario Mediterraneo” definisce l’Adriatico proprio come “il mare dell’intimità”. I servizi di accoglienza del pubblico, bookshop e biglietteria sono a cura della cooperativa sociale La Collina.

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