In occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Maria Teresa d’Austria, dal 7 ottobre 2017 al 18 febbraio 2018 il Magazzino delle Idee a Trieste presenta la mostra Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto, attraverso un percorso inedito – tra storia, costume e società – dedicato a Trieste e allo straordinario ruolo che Maria Teresa d’Austria ebbe nello sviluppo urbano, sociale, politico e culturale della città, anticipando il futuro con le sue riforme. La mostra è organizzata da ERPaC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), Servizio promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio, in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e l’Università di Trieste. L’esposizione rientra nel progetto “Una donna è Trieste”, voluto dalle più importanti Istituzioni della città.
Il percorso espositivo ha inizio con una serie di ritratti ed opere – provenienti da: The Princely Collections, Liechtenstein, il Castello di Miramare, i Civici musei di Trieste, il Museo del mare, la Biblioteca civica di Trieste, il Museo commerciale di Trieste e i musei provinciali di Gorizia – che illustrano le dinamiche familiari degli Asburgo e gli accordi con le altre dinastie europee. Proseguendo lungo la mostra, mappe, vedute, dipinti e oggettistica dell’epoca, raccontano gli aspetti della vita quotidiana della borghesia mercantile, del grande emporio e di personaggi internazionali che furono presenti in città, tra cui Casanova e Winckelmann, assieme ad alcuni aspetti istituzionali e produttivi delle Contee di Gorizia e Gradisca.
Parte dei contenuti della mostra verranno forniti attraverso installazioni interattive a cura dello studio Interfase che permetteranno al visitatore di scoprire in maniera chiara e divertente aspetti complessi della Trieste settecentesca. Sarà possibile vedere la città crescere dal nucleo storico fino ad arrivare all’attuale fronte mare o esplorare le rotte dei commerci dell’impero asburgico che passavano attraverso il porto di Trieste. Attraverso le installazioni multimediali, il visitatore potrà così entrare nella Trieste teresiana per comprendere meglio quella di oggi.
Le visite guidate e i laboratori didattici sono a cura della cooperativa sociale La Collina in ati con Arteventi.
INFORMAZIONI MOSTRA
Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto
7 ottobre 2017 – 18 febbraio 2018
Magazzino delle Idee
Corso Cavour 2, Trieste
ORARI
da martedì a domenica 10.00-19.00
Lunedì chiuso
Aperture straordinarie: mercoledì 1 novembre, venerdì 8 dicembre, martedì 26 dicembre; domenica 31 dicembre chiusura alle 16.00; lunedì 1° gennaio 2018 apertura ore 11.00.
BIGLIETTI
Intero 6 €
Ridotto 4 €
Ridotto gruppi 3 €
INFO
Visite accompagnate e laboratori didattici
Arteventi (Udine) e La Collina (Trieste)
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
T +39 040 3774783
Nasce Non sparare agli Aquiloni, il format radiofonico dedicato al mono del carcere in collaborazione con la redazione di L'Aquilone della sezione di Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Tolmezzo. Ogni settimana atgtraverso interviste, articoli, la redazione di Radio Fragola racconta ilmondo del carcere. L'intento è realizzare una trasmissione , che non colleghi il tema del carcere necessariamente a un interesse di “esperti” o di settori marginali della società, ma che sia partenza per varie riflessionisulmondo della salute, del lavoro, della cooperazione sociale e dell'affettività anche fuori dagli spazi ristretti. Non sparare agli Aquiloni è in onda ogni sabato alle 10.35 dopo la rassegna stampa.
Venerdì 29 settembre La Collina Cooperativa Sociale interverrà al convegno formativo "La didattica museale: standard in ambito educativo" organizzato da Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell'ERPAC. Nel corso del pomeriggio verranno illustrati una serie di progetti multimediali svolti presso il Museo di storia naturale di Trieste e il Museo Nazionale dell'Antartide - Sezione di Trieste
Di seguito il programma della giornata
XV modulo (dalle ore 9.00 alle 13.00)
MUSEI CENTRI DI RICERCA ED EDUCAZIONE
Saluti e conclusioni
RITA AURIEMMA, direttore del Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell'ERPAC
ELIANA CEOLIN e GIORGIA GEMO, Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell'ERPAC
Andare al Museo fa bene. Racconti ed esperienze dal MAMbo
VERONICA CERUTI, responsabile del Dipartimento educativo del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
XVI modulo (dalle ore 14.00 alle 18.00)
I MUSEI DELLA REGIONE PRESENTANO LE LORO ESPERIENZE DIDATTICHE
In cerca di partner: i musei della regione presentano una loro esperienza didattica per arricchirla di nuove collaborazioni
MUSEI, RACCOLTE, ASSOCIAZIONI e IMPRESE CREATIVE DELLA REGIONE
La Grande Guerra modificò profondamente la vita quotidiana della società e la sua struttura e le zone dei combattimenti furono le più duramente colpite. Con il progetto "La quotidianità spezzata", partendo da una ricerca-azione sui luoghi ed i segni della Grande Guerra sul territorio locale, mira a rendere visibile e tangibile quella linea sottile che senza soluzione di continuità lega in modo sia sincronico che diacronico avvenimenti tra loro apparentemente distanti e lontani, ma accomunati dagli effetti e dalle conseguenze che ogni guerra lascia sui territori e sulla popolazione civile. I luoghi della memoria del primo conflitto mondiale sono oggetto di sedimentazione di storie e significati. Ad essi si mescolano, generando nuove drammatiche sovrapposizioni, i vissuti di chi fugge dalle guerre odierne. Sull’Isonzo, le immagini dei profughi di ieri si sovrappongono a quelle dei profughi di oggi, che si spingono verso l’Europa risalendola attraverso confini su cui si innalzano nuovi muri, materiali ed immateriali, di timore, diffidenza, disprezzo e rifiuto. Il primo conflitto mondiale fu descritto come “un corso accelerato e violento di modernità imposto a milioni di uomini in situazioni estreme di sradicamento e minaccia per la vita.” (A. Gibelli, L'officina della guerra, Bollati Boringhieri, Torino 1998). La follia dell’uomo e della violenza nei confronti degli altri uomini, il disprezzo delle diversità sono temi che riguardano ancora drammaticamente la contemporaneità. Il progetto prevede l'attivazione di 10 laboratori storico–multimediali della durata totale di 16 ore (ridotte a 12 per i percorsi nelle Scuole di Primarie).
"La quotidianità spezzata" è un progetto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Anche quest'anno torna al Teatro Miela S/paesati- eventi sul tema delle migrazioni; quest'anno la rassegna è dedicata al tema dell'Europa e delle identità plurali perché la questione delle identità e dell’Unità europea sono i temi complessi che sono all’ordine del giorno nella vita dei cittadini. Da tempo si pensa ormai alle identità come identità, da una parte da salvaguardare e valorizzare , e dall'altra come identità non monolitiche, nel senso in cui un individuo è composto di varie identità, non solo nazionali ma di vario tipo, dal livello culturale all’orientamento sessuale. Per questo motivo l’edizione di quest’anno vuole presentare 4 spettacoli che fanno la somma di tutto il lavoro svolto in questi anni: Come diventare italiani. Il tutorial, attualizzando lo spettacolo precedente, Come diventare sloveni in 50 minuti e l’ultima produzione Condominio Europa ovvero Come diventare europei doc! che ha debuttato in forma ridotta a Mittelfest e in forma integrale a Slofest, e la prossima produzione di quest'anno Come diventare africani in una notte. Una quadrilogia che si permette riflettere su noi stessi con ironia e capire quanto il tema dell'identità possa essere sia fonte di ricchezza, ma anche fonte di violenza- non a caso abbiamo citato una frase di Amartya Sen dal libro “Identità e violenza” nella copertina del nostro libretto: "La principale speranza di armonia nel nostro tormentato mondo risiede nella pluralità delle nostre identità che si intrecciano l'una con l'altra e sono refrattarie a divisioni drastiche lungo linee di confine invalicabili a cui non si può opporre resistenza."
Non perdete S/paesati nei mesi di ottobre e novembre: spettacoli, installazioni, documentari, seminari che indagheranno le mille sfumature del concetto di migrazione.
Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.spaesati.org di cui la Cooperativa Sociale La Collina cura gli aggiornamenti. Sempre l'ufficio comunicazione della cooperativa si occupa della gestione delle newsletter, ovvero della creazione, impostazione del design grafico ed invio, con il conseguente tracciamento ed analisi dei risultati di invio. Chi desidera ricevere aggiornamenti sul festival tramite la newsletter può iscriversi alla mailing-list di S/paesati dall'apposito form presente sul sito.