×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 481
Lug 23

Giovedì 26 luglio alle ore 20.30 al Lunatico Festival incontro con Leonardo Fiorentini, autore di "La cannabi fa bene alla politica" e con Barbara Bonvicini e Viola Tofani curatrici del libro. 

Le politiche sulla cannabis sono in evoluzione in tutto il mondo. L’Uruguay e 9 Stati USA hanno legalizzato quella ricreativa; il Canada si appresta a farlo, mentre le esperienze europee di Olanda e Portogallo sono note. In questo contesto internazionale appare evidente che la questione cannabis non sia più argomento tabù per la politica. Questo volume presenta una rassegna degli ultimi progressi legislativi, politici, parlamentari e di ricerca relativi alla cannabis in Italia. Allo stesso tempo, perché il proibizionismo è un “male” globale, presenta anche una panoramica di cosa si muove sul versante riformatore, principalmente nelle Americhe, con la speranza che le positive esperienze di legalizzazione sia dal punto di vista dei consumi, dei riflessi sociali ed economici, aiutino un processo di presa di coscienza che già attraversa tutte le generazioni.

Lug 22

Mercoledì 25 luglio alle 20.30 al Lunatico Festival "Lontane dagli occhi", incontro sulle crisi umanitarie dimenticate e il ruolo dei media. 

Sul palco Gabriele Eminente, Direttore Generale Medici Senza Frontiere, Annalisa Camilli giornalista di Internazionale, Stefania Battistini, inviata Rai TG1, Ivan Grozny Compasso, giornalista freelance. Tra i relatori anche operatori umanitari della regione al ritorno dalle zone di intervento. Modera Sandro Metz.

Lug 20

Nella suggestiva location del Posto delle Fragole nel parco di San Giovanni a Trieste, all’interno del Lunatico Festival, lunedì 23 luglio 2018 alle ore 18.30 saranno presentati una serie di corti realizzati durante il corso “Percorsi di Cultura e d’Impresa”, dove i partecipanti, tra aprile e luglio, hanno appreso e si sono cimentati con le varie tecniche della comunicazione.
Durante l’evento, sotto la sapiente guida dello scrittore Pino Roveredo, a colpi di botta e risposta, saranno presentati con ironia e divertimento gli argomenti di ogni singolo filmato. I Matto-ni, come si è voluto chiamare questo stravagante e giovanissimo gruppo, vi proporranno la loro visione di alcuni dei labirinti mentali, dalla società o da noi stessi imposti.

Ascoltate, immaginate ed in qualche modo sentite, tramite l'immedesimazione le storie di:

Io, Mesfin: Racconta attraverso la sua esperienza, la guerra, la paura per un fenomeno umano che dovrebbe essere estinto. Arrivato in Italia, Mesfin racconta di come correndo si può vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.

Se potessi vedermi: Eterna insoddisfazione, costante senso d'inadeguatezza. Vedersi per come non si è, vestiti d'illusioni. Illusioni che in superfice si presentano come le acque di un lago. Un lento oblio che potrebbe essere diverso. Come se un sasso colpisse la superficie.

Di che colore è la realtà: Dalla semplice volontà di ordinare un caffè, si affacciano alla percezione altri sentieri del possibile. Un caleidoscopio di colori così vivi e reali che si legano indissolubilmente alle emozioni. Ma quando le emozioni prendono le redini della realtà?

Un esempio di Murphy: Un licenziamento, una storia d'amore che finisce. La routine di ogni giorno che si sussegue. Una rabbia vissuta attraverso il cibo ed uno schermo. L'impotenza e la necessità di cambiamento, si spengono come una fiamma che consuma il suo carburante, troppo presto.

Senza ritorno: Una vita vissuta esclusivamente tra quattro mura, anni passati in solitudine con internet come unico contatto con il mondo esterno. L’ha isolato la società stessa? si è isolato da solo? Poco è importante. Questo stato sarebbe durato per sempre per il nostro protagonista, ma la vita gli ha ricordato che il tempo scorre ed è un bene prezioso. Non è infinito e non si può riavvolgere come nei videogiochi.

Ludovica Tassinari, Stefania Scaramelli, Alex Ramello, Diego Clozza, Mesfin Noliani, Luisa Albanese, Nicolas Candotto, Tina Ugarkovic Vi aspettano il 23 Luglio 2018 ore 18.30, con spritz alla mano!

L'evento è ideato dai partecipanti a "Percorsi di cultura e d'impresa", iniziativa promossa e realizzata dalla rete Conoscere e raccontare Trieste formata da: IRES FVG Impresa sociale, U.T.I. Giuliana-Julijska M.T.U. e dalle cooperative sociali La Collina e Reset.
Le operazioni sono cofinanziate dal Fondo sociale europeo, nell’ambito dell’attuazione del POR. Il POR è cofinanziato dal Fondo sociale europeo.

Lug 20

Martedì 24 luglio alle ore 20.30 Antonello Taurino presenta al Lunatico festival La scuola non serva a nulla, spettacolo scritto con Carlo Turati. 

Il professore di una scuola di frontiera viene sospeso dal servizio, anche se non si capisce bene perché. Metodi didattici troppo bizzarri? Be’, del resto come fare per accendere quel minimo sindacale di interesse in classi terremotate, multirazziali, multireligiose e multilinguistiche? Ora, prima di tutto c’è da segnalare che l’autore Antonello Taurino, essendo nella realtà docente precario di giorno e attore altrettanto precario di sera, racconta una realtà che conosce direttamente sulla propria pelle, filtrata attraverso lo sguardo autobiografico di un professore che nella vita è anche comico. Così come Carlo Turati, che alterna l’insegnamento alla scrittura per tanti grandi professionisti della risata. Attor comico e insegnante: due mestieri, che, a volte, non sono poi così diversi.
E infatti, fare il prof. nella “Buona Scuola” - in una pessima scuola di periferia - , è una fatica di Tantalo: ma se sopravvivi ne esci capace di recitare Ionesco all’Oktoberfest, affrontare Shakespeare tra i rutti della platea o rendere Pirandello interessante anche al pubblico di Martufello. E proprio in quell’emergenza scolastica, che non è il Vietnam, ma sicuramente è un mondo senza Garroni né lieto fine e che pare sorretto solo dall’eroismo dei singoli, il prof. capisce che conviene mettere da parte il rigore istituzionale per provare a battere altre strade. Non per atteggiarsi a innovatore, no: è proprio che in quelle classi non ha altra scelta, se non osare, innovare, e tanto... Forse davvero esagerando fino all’indicibile, come comincia a profilarsi man mano che procede il suo monologo di aneddoti esilaranti, che spiegano anche ai non addetti ai lavori il grottesco d’una situazione però purtroppo reale e sconvolgente. Il prof. con le sue nevrosi incarna davvero un’emergenza sociale: si barcamena nel microcosmo di alunni e colleghi - anch’essi riconoscibili nei loro tic caratteriali – e ci parla di una generazione iperconnessa con cui però non s’è imparato ancora a fare i conti.
“La Scuola non serve a nulla” è un viaggio tragicomico tra i paradossi della Scuola di ieri e della “Buona Scuola” di oggi, forse la peggiore riforma di tutta la storia repubblicana. Nelle aule di oggi, già messe malissimo ieri, convivono antiche rigidità burocratiche e nuove follie kafkiane; il concorsone, la “didattica per competenze”, le gite... Fa ridere? Sì. Solo gli addetti ai lavori? Beh, se siete o siete stati professori, studenti, genitori di studenti, nonni, zii, cugini, amici, conoscenti di professori o di studenti, allora è la vostra storia. Perché se la scuola in macerie è la parabola più amara di un Paese allo sbando, l’unico riscatto possibile può arrivare dalla convinzione che nessuna riforma o burocrazia potrà seppellire (e nessuna tecnologia potrà sostituire) la relazione umana tra docente e studenti. La certezza che il docente, come ogni attore, è un soggetto vivo davanti ad altri soggetti vivi. Ovvio, fino alla sorprendente scelta finale...
-SELEZIONATO PER IL BANDO "RIFUGIO D'ARTISTA - 2016"
-SELEZIONATO PER IL BANDO "THEATRICAL MASS - 2017”
-SELEZIONATO PER IL PREMIO "TROIA TEATRO FESTIVAL - 2017”
“Taurino, attore straordinario, possiede tempi comici strepitosi. Sul palco è come sempre uno splendido folle: sembra capitare lì per caso ogni volta ci sorprende (...). Ma lo spettacolo è un grido disperato, in cui sono miscelati con sapienza e capacità affabulatorie il dolore e l’ironia (...) per una situazione assolutamente agghiacciante, in cui non c’è proprio nulla di divertente (...): un turbine di emozioni in bilico tra risata e sgomento, tra sogno e inferno.” (Paolo Leone, “CORRIERE DELLO SPETTACOLO”)

Lug 18

Presentato il calendario di appuntamenti collaterali e visite guidate, ideato e curato da Marianna Accerboni, per la mostra Vetro, la mia seconda pelle. La mostra ospitata dal Magazzino delle Idee è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21; i servizi di accoglienza e assistenza al pubblico sono a cura della cooperativa sociale La Collina.

Questi gli appuntamenti speciali in programma fino a settembre:

venerdì 20 luglio - ore 19
visita guidata alla mostra condotta da Marianna Accerboni.

venerdì 3 agosto - ore 19
incontro con un esperto del Museo del Vetro di Murano per mettere a confronto i diversi metodi e le diverse tradizioni e culture del vetro del Nord Est europeo, rapportate all’arte di Gordana Drinkovi?. Conversazione a più voci con D. Murkovic e M. Accerboni.

giovedì 23 agosto - ore 19
visita guidata alla mostra condotta da Marianna Accerboni.

mercoledì 5 settembre - ore 19
concerto breve per Gordana Drinkovi?: le opere della scultrice e designer croata saranno interpretate nelle diverse sezioni della mostra attraverso la musica, in una sorta di originale visita guidata. Interpreti Stefano Casaccia al flauto e il soprano Marianna Prizzon. Prolusione di D. Murkovic, ideazione e conduzione dell’incontro a cura di M. Accerboni.

Le visite guidate saranno gratuite comprese nel biglietto d'ingresso.

 

Lug 17

Gli Stella Maris sul palco del Lunatico Festival sabato 21 luglio alle ore 21.00.

Il progetto Stella Maris nasce come esigenza stilistica di ripercorrere alcune sonorità e atmosfere che negli anni 80a contribuirono a rendere il suono della post new wave così’ autentico e amabile lasciando pero’ alle chitarre il principale compito di essere protagoniste assolute del gioco.

Da un'idea di Umberto Maria Giardini (ex Moltheni) e Ugo Cappadonia ecco che Stella Maris prende forma. Brani accattivanti dove i sentimenti dettano legge e dove l’aria che si respira rievoca echi pastorali e incontaminati della musica pop più’ genuina.
Traiettorie ben delineate e incastri perfetti in cui la voce arieggia e rende tutto leggero e allo stesso tempo potente, nitido.

Completano il gruppo Emanuele Alosi (La Banda del Pozzo) e Paolo Narduzzo. Ha partecipato alla realizzazione dell'album Gianluca Bartolo (Il Pan del diavolo).

Una band sopra le righe che sviluppa tutte le esperienze dei componenti e che delinea una nuovo percorso per la musica pop di alta qualità in Italia.

Pagina 33 di 130