Quinta tappa del gustosissimo Giro d’Italia enogastronomico di Strawberry Food & Wine (cena degustazione vino e cibo) al Posto delle Fragole: sabato 5 maggio alle 20.30 ci trasferiamo in Emilia-Romagna, più precisamente a Montecalvo in provincia di Reggio Emilia, dove andremo a scoprire i vini più pregiati dell’ azienda Cinque Campi.
I terreni e le vigne dell’azienda Cinque Campi, situati nelle prime colline ai piedi dell’appennino Reggiano, si tramandano di padre in figlio da più di 200 anni e la produzione vinicola veniva esclusivamente consumata dalla numerosa famiglia. Dal 1980 l’azienda prende il nome dall’appezzamento principale: i Cinque Campi. Il vino è venduto in damigiana a poche persone e solo in paese. Dal 2003 si formalizza la gestione “bio”, già praticata di consuetudine e inizia l’imbottigliamento e l’etichettatura. Nel 2005 è stato iniziato un importante lavoro di recupero e reimpianto di vitigni autoctoni, che hanno consentito la differenziazione della produzione e l’ottenimento di prodotti originali e di qualità elevata. L’utilizzo di metodi biologici nella coltivazione della vite e di tutte le altre produzioni aziendali è dettata dalla profonda convinzione che l’equilibrio naturale non deve essere intaccato o modificato.
Ogni singolo essere vivente presente sulle foglie, sui tralci, nella terra fa parte dell’equilibrio naturale del territorio, equilibrio e originalità che si ritrova nei loro prodotti. In azienda sono convinti che questo sia l’unico modo possibile per produrre vino.
Le vigne sono collocate su tre particelle diverse. Quella storica chiamata “Cinquecampi” esposta ad est, quella denominata “Le Marcone” esposta ad ovest e due nuove particelle “Botteghe” e “La Bora lunga” esposta a nord ovest. In un terreno franco argilloso, (20% di sabbia, 45% di limo 35% di argilla) sono coltivati vitigni autoctoni come il Malbo Gentile, Spergola e il Lambrusco Grasparossa e altri vitigni come Marzemino, Cabernet Souvignon, Moscato e Carmenere.
CENA ABBINAMENTO SABATO 5 MAGGIO
Tortino di alici del Golfo su crema di sedano rapa
- Particella 128 2016
Risotto con gamberi, zucchine e porri, mantecato alla crema di scampi
- La Bora lunga 2016
Calamari ripieni con indivia, scamorza, alici e taggiasche, riduzione al marsala, con chips di patate
- Rio degli sgoccioli 2015
Panna cotta ai frutti di bosco
Costo della serata € 30, con menù, vini, acqua, caffè e coperto inclusi
Per informazioni e prenotazioni: Tel. +39 040 578777 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Martedì 12 giugno alle ore 17, negli spazi espositivi del Museo d’Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia, inaugura la mostra "Danubius Umbratilis" di Sergio Pausig e Gian Carlo Venuto, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia
Martedì 12 giugno alle ore 17 presso il Museo d’Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia, si terrà l'inaugurazione della mostra "Danubius Umbratilis", omaggio liberamente ispirato al libro "Danubio" di Claudio Magris. L'esposizione, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, presenta i dipinti degli artisti Sergio Pausig e Gian Carlo Venuto e la cartella grafica "Danubius Umbratilis" realizzata dalla Stamperia d’Arte Albicocco di Udine con l’incipit di Fulvio Dell’Agnese.
Il progetto Danubius Umbratilis nasce sul limes danubiano, là ove l’impero romano incontra il dato barbarico e l’affinità elettiva di due artisti si mette in gioco per raccontare mondi lontani, seppur distanti il solo varco, immaginario, di una linea. Da un lato del Limes è Sergio Pausig, dall’altro Gian Carlo Venuto. L’uno parla di barbarie, l’altro di civiltà. Entrambi si esprimono nell’omaggio alla fonte letteraria di Claudio Magris, che al Danubio rimanda per il “viaggio sentimentale dalle sorgenti del grande fiume fino al Mar Nero”. Ne nasce una cartella che conosce nella risoluzione calcografica le tecniche della ceramolle e dell’acquatinta lavis.
Conosce anche i saperi antichi dello stampatore Corrado Albicocco e i profumi della stamperia, che tra inchiostri e acidi racconta una tecnica misteriosa e rivela l’attimo che tra lastra e foglio svela, come in uno specchio, il lavoro della mente e della mano. Da un lato del Limes, Pausig racconta la vegetazione incontaminata, irruenta, ingovernabile. Dall’altro Venuto nella pacatezza di un fregio esprime il controllo del mondo e il suo governo in un’antropizzazione che tutto fa proprio. Le grandi stampe calcografiche, nella loro moltiplicazione, argomentano distanze, alimentano scambi, sostengono differenze, visibili oltre il dato dell’opera, in un affondo storico denso di contemporaneità. In gioco è il confine che diviene attualità nel suo senso profondo di limes che tutto abbraccia e separa e che dal dato fisico diviene culturale, sino a farsi condizione mentale, psichica, esistenziale.
Di Fulvio Dell’Agnese è l’incipit, che vive la dimensione particolare di compresenza sulla scena eppure di commento; le parole abitano lo stesso foglio delle incisioni, senza intrecciarvisi se non nella sfera di senso, che coinvolge anche i modi del loro proporsi: il testo si specchia sulla sua traduzione, come l’immagine si sdoppia nel riflesso del fiume.
Perché lungo il limes danubiano, come dice la scrittrice Marina Mander, prende forma un doppio sogno, “in quel territorio di mezzo fluttuante tra conscio e inconscio che gli artisti sanno bene esplorare”.
Il catalogo della mostra verrà presentato all'inaugurazione e comprende testi di Francesca Agostinelli, Marina Mander, Fabio Belloni e Fulvio Dell’Agnese. L’opera grafica è stata realizzata con la tecnica della ceramolle, acquaforte, acquatinta lavis e acquerellata a mano dagli autori. La stampa è stata curata dalla Stamperia d’Arte Albicocco di Udine nel mese di febbraio 2017.
La mostra potrà essere visitata a ingresso libero fino a domenica 8 luglio 2018 con il seguente orario: da martedì a venerdì dalle 18 alle 20, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20, domenica e festivi dalle 10 alle 12, lunedì chiuso.
Giovedì 14 e venerdì 15 giugno al Teatro Franca e Franco Basaglia il convegno La comunità che fa salute - le microaree di Trieste per l'equità.
L'esperienza delle microaree di Trieste, che interessa a oggi 16 piccole frazioni di dimensione compresa tra i 500 e i 2500 abitanti, si è basata sulla creazione di una rete di operatori sanitari presenti in modo continuo nei caseggiati popolari con maggiori problemi di reddito e integrazione sociale. L’'intervento è volto a garantire aiuti diretti in ambito sanitario, ma anche a sviluppare relazioni di aiuto tra i cittadini e una sinergia tra i servizi. È stato coinvolto oltre il 5% della popolazione che risiede nelle aree più vulnerabili dal punto di vista sanitario e sociale, per la maggior densità di anziani e soggetti deprivati.
Alcuni punti di forza dell’esperienza sono stati: la continuità nel tempo (oltre 10 anni); la convergenza e la cooperazione istituzionale intersettoriale (ASL, Comune, Ente case popolari (ATER), associazionismo); la centralità dell'azione delle strutture sanitarie nel coordinamento degli interventi di costruzione di reti sociali e istituzionali per la salute; gli importanti risultati sulla salute delle persone e sull'appropriatezza delle cure.
Nel corso del convegno la cooperatival la Collina svolge diverse attività di supporto. Segnaliamo la vendita dei libri della Collana 180, in particolare il volume “La città che cura. Microaree, periferie della salute”di Giovanna Gallio e Maria Grazia Cogliati Dezza.
Il Castello di Miramare, circondato da un rigoglioso parco ricco di pregiate specie botaniche, gode di una posizione panoramica incantevole, in quanto si trova a picco sul mare, sulla punta del promontorio di Grignano che si protende nel golfo di Trieste a circa una decina di chilometri dalla città. Voluto attorno alla metà dall’Ottocento dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per abitarvi insieme alla consorte Carlotta del Belgio, offre la testimonianza unica di una lussuosa dimora nobiliare conservatasi con i suoi arredi interni originari.
Orari di apertura:
Ore 9.00 – 19.00
tutti i giorni dell’anno (chiusura biglietteria ore 18.30)
Chiusura 25 dicembre e 1°gennaio
Da settembre a maggio, nei periodi di chiusura prima delle ore 19.00 l’accesso al Castello è possibile solo attraverso l’ingresso principale (lato mare – “Viale Miramare”).
I servizi museali di sorveglianza, assistenza e supporto al pubblico sono a cura della cooperativa sociale La Collina.
Venerdì 8 giugno alle ore 16.00 presso l'aula magna della scuola media Ascoli (Via Mascagni, 9)
Siete tutti/e invitati/e a condividere i risultati del percorso che abbiamo fatto insieme per questo rione!
Presentiamo anche il libretto e il video nati da questa avventura.
Segue bicchierata presso il Francine Caffè (Via Signorini, 6) alle 18.30
Vi aspettiamo!
E poi, per chi vuole, ceniamo tutti insieme al Melting Pot (Via Colinelli, 3) alle 19.30
Prenotatevi entro il 6 giugno chiamandoci al 346.0470022
Aspettiamo le vostre prenotazioni!
Menù fisso a partire da 7,50€ a persona.
Per info ci trovate in giro per il rione
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cell: 346.0470022
Organizzato da La Collina Cooperativa Sociale
In collaborazione con Azienda per l'Assistenza Sanitaria 2 Bassa Friulana Isontina, Ater Gorizia e Servizio Sociale dei Comuni (Unione Territoriale Intercomunale "Collio-Alto Isonzo)
Dal 21 al 23 maggio la cooperativa sociale La Collina e lo IAL FVG sono stati ospitati a Zavidovici dell'associazione "Ambasciata della Democrazia Locale a Zvidovici" nell'ambito del progetto di cooperazione allo sviluppo finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia "Balkan Youth Development".
Il progetto europeo interviene con azioni dirette a potenziare il sistema di servizi sociali, soprattutto in campo educativo. Azioni rivolte ai giovani minorenni che vivono in aree rurali e periferiche o in realtà di disagio, emarginazione e carenza di risorse attraverso il coinvolgimento dell'associazionismo e del privato sociale analizzando i bisogni e promuovendo risposte coerenti alle esigenze del territorio promuovendo sia la rete istituzionale che i processi di partecipazione della cittadinanza.
Tale progetto, localizzato nell'area dei Balcani, si sviluppa anche nel comune di Zavidovici della Bosnia Erzegovina, comprende anche delle missioni di scambio di esperienze che, in questa occasione hanno coinvolto La Collina e lo IAL FVG per un confronto tra i modelli di servizi e per far in modo che si sviluppino forme di gestione pubblico-privato sociale necessarie per i paesi dell'area balcanica in quanto impegnati nell'adeguamento istituzionale richiesto nell'adesione all'Unione Europea.
Durante questo soggiorno abbiamo avuto modo di illustrare le attività della coop. soc. La Collina, nello specifico quelle della Microarea Zindis e di Radio Fragola e le attività formative dello IAL FVG.
Realtà inclusive come la Microarea e la Radio, in cui vengono valorizzate anche le persone più fragili, cercando di costruire insieme risposte positive sia per loro che per tutto il contesto in cui vivono, hanno molti punti in comune con l'associazionismo a Zavidovici.
In questi contesti risultano rilevanti le esperienze e le attività organizzate incentivando l'uso di buone pratiche, dinamiche inclusive e di realizzazione di sè sul proprio territorio. L'inclusione sociale ed educativa dei giovani nell'area dei Balcani come in Friuli Venezia Giulia è un punto centrale al fine di costruire una rete di esperienze che possano rappresentare un riferimento nei processi di riforma in corso dal punto di vista sia legislativo che organizzativo. In modo da vivere attivamente il proprio territorio e non da intenderlo solo come un luogo da cui emigrare.
Abitanti e giovani sono i protagonisti del sviluppo del territorio: a Zavidovici l'inclusione giovanile si attua attraverso la partecipazione attiva e volontaria di giovani che realizzano attività rivolte all'infanzia, ai disabili e alle donne provenienti da dinamiche di violenza domestica.
Durante la permanenza, oltre a un interessante confronto con l'assessore alle politiche sociali, abbiamo avuto modo di conoscere e vedere in azione le principali attività promosse dall' associazione "Ambasciata della democrazia locale a Zvidovici". Le attività sono le seguenti, diverse tra loro ed afferenti a diverse associazioni del territorio, ma sempre in rete tra loro:
- l'associazione "Cecker", che si occupa di progettualità rivolte ai bambini tra cui: "Ludobus" furgoncino che, muovendosi nelle zone rurali, realizzazione attività ludico/educative per i bambini; ed il progetto "Starni Vari" che si occupa di realizzare interventi ricreativi in estate per i bambini;
- l'associazione "Little Mermaid" fornisce materiali e attività rivolti ai bambini con disabilità, autogestendo una struttura arredata da loro appositamente per bambini con disabilità e per le loro famiglie in modo da avere un luogo in cui confrontarsi con educatori e specialisti;
- l'associazione "Sigurno Mjesto" che si occupa di supporto alle donne vittime di violenza domestica, realizzando sia interventi di prevenzione nelle scuole che attività laboratoriali e di supporto.
Ci siamo salutati arricchiti e intenzionati a sviluppare cooperazioni future, in un'ottica di sviluppo di pratiche comunitarie che influiscano positivamente sulla vita di tutti e in particolare su quella dei più giovani e di chi vive in situazioni di disagio.